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Abolizione compartecipazioni: per la Juve un danno

A un mese o poco più dall’apertura della sessione estiva di calciomercato, la FIGC ha deciso di abolire l’istituto delle compartecipazioni: non sarà più possibile aprire comproprietà. Per la Juventus, che da sempre si è finanziata con questo strumento, il danno economico può essere significativo. Riportiamo a titolo esemplificativo le cifre delle plusvalenze relative alla cessione in compartecipazione dei diritti sui calciatori relative alla sola stagione 2013-2014:

Luca Marrone: 4.419.000

Alberto Masi: 1.181.000

Hordur Magnusson: 918.000

Edoardo Ceria: 781.000

Giuseppe Ruggiero: 457.000

Simone Zaza: 319.000

Prince Gouano: 274.000

Altri: 70.000

Totale 8.419.000

Cessioni definitive:

Raman Chibsah: 869.000

Plusvalenze sospese:

Ciro Immobile: 1.299.000

Manolo Gabbiadini: 518.000

Totale: 11.105.000

Si ricorda che queste cifre non indicano quanto incassato effettivamente da Juventus, ma solo la plusvalenza. Le cifre complessive per la cessione in compartecipazione sono le seguenti:

Apertura compartecipazione:

Manolo Gabbiadini: 5.500.000

Luca Marrone: 4.500.000

Ciro Immobile: 2.750.000

Simone Zaza: 2.500.000

Alberto Masi: 2.000.000

Hordur Magnusson: 1.000.000

Edoardo Ceria: 800.000

Giuseppe Ruggiero: 470.000

Prince Gouano: 450.000

Cessioni definitive:

Raman Chibsah: 1000.000

Totale: 19.970.000

 

Graziano Carugo Campi

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