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Atalanta – Juventus: occhio alle trappole

In settimana la Juventus ha raggiunto un obbiettivo di prestigio: la finale di Coppa Italia. Poichè il trito e ritrito strascico di fastidiosi brusii di sottofondo ha determinato l’ennesima manifestazione di chiacchiere senza costrutto, lasciamo che i protagonisti fuori dal campo si esercitino nel loro sport preferito, quello per cui sono famosi dall’Italia all’Indonesia e che li fa campare da un’estate all’altra “sotto l’ombrellone”,  come si canta allo Stadium in curva sud.

Il mondo “Juve” è già concentrato sulla 28a giornata del massimo campionato, da affrontare con le debite molle al cospetto dell’Atalanta, squadra che sta attraversando un periodo di scarsa vena e che proprio per questo potrebbe ricercare nella “impresa” un motivo di rilancio. È dal lontano 2001 che la Dea non batte la Juve e nei 15 anni successivi ha ottenuto solo 2 pareggi. Tutto farebbe presagire un turno facile, ma… Nel calcio esiste sempre un ‘ma’ e l’andamento del ritorno di Coppa Italia a San Siro lo sta a testimoniare. Imparata la lezione? Bergamo è notoriamente un campo rognoso, per cui occhi ben spalancati, per non recriminare dopo.

Reja, che ha rilevato Colantuono proprio all’indomani della sconfitta allo Stadium per 2 a 0, ha gravi defezioni in attacco. Gomez è indisponibile, cosiccome Pinilla che è in recupero ma ancora fuori forma. Unica soluzione disponibile è schierare Borriello, che già ha trafitto Buffon in questa stagione nelle fila del Carpi, prima di approdare in maglia nerazzurra atalantina. Per il resto, conferme di Sportiello tra i pali, Paletta, Masiello e Toloi nella terna difensiva e centrocampo a 5 con Dramè e Conti esterni, in mezzo De Roon a fungere da perno centrale, con Cigarini e Kurtic nel ruolo di mezze ali; Borriello unica punta e Diamanti chiamato a fare il trequartista.

In casa juventina i dubbi sono ancora molti e Allegri non li ha sciolti nemmeno nella conferenza stampa dell’ora di pranzo. Quello che è certo è il ricambio massiccio rispetto alla squadra scesa in campo al Meazza. Al netto della non convocazione di Sturaro per problemi legati a un piede malconcio ed al prolungamento del recupero di Chiellini in vista della trasferta di Monaco, il resto della truppa è a disposizione, Marchisio compreso.

Con ogni probabilità la Juventus si schiererà col solito 3 – 5 – 2, dando un’altra chance a Rugani, con Bonucci e Barzagli al loro posto, a fare da sentinelle davanti a Buffon, impegnato a raggiungere il record di imbattibilità. Da sinistra a destra la linea di centrocampo prevederebbe Evra,  preferito ad Alex Sandro e poi Pogba, Marchisio al rientro, Khedira e Lichtsteiner. Davanti Dybala e Mandzukic. Non è da escludere un ripensamento del mister sull’opzione 4 – 4 – 2, con conseguente esclusione  di Rugani e il ballottaggio tra Cuadrado e Pereyra.

Sono assolutamente necessari i 3 punti, in questa che è l’ultima trasferta apparentemente tranquilla. Le prossime saranno da far tremare i polsi: in successione Milan, Derby e Fiorentina. Come sempre sarà il campo a dare i verdetti insindacabili.

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