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Atalanta – Juventus 2-2: la piccola bottega degli orrori

No, non ci riesco a commentare la partita di stasera.
Io le odio le partite come questa, le vivo peggio di una sconfitta pesante.
Si parte da un presupposto: non mi piace perdere, peggio ancora pareggiare ma soprattutto odio buttare via partite e punti, così, a casaccio.
Stasera è stata una di quelle partite, proprio come l’ultimo scontro qui a Bergamo della primavera scorsa, quando, dopo aver ribaltato in maniera quasi piratesca una partita compromessa, riuscimmo con una serie di rimpalli a vanificare tutto quanto e a fare beneficenza regalando una gioia a un pubblico che ci prendeva, e ci prende, a sputi in faccia.
Almeno lì però c’era l’attenuante di una squadra che aveva la testa alla semifinale di Champions League, e poi cominciava ad essere stanca fisicamente e mentalmente, per non parlare dell’Atalanta che ci teneva a regalarsi una bella prova contro la Juve a coronamento di una bella stagione.
Ma stasera?
Stasera c’è stata da una parte una squadra che ha giocato mercoledì, dall’organico nettamente superiore e con lo stimolo di dover vincere per raggiungere il Napoli in testa alla classifica.
Dall’altra una squadra sì vogliosa di fare una bella partita, ma pur sempre reduce da una trasferta impegnativa contro il Lione giovedì scorso e non abituata a giocare così tante partite in pochi giorni.
Poi ci sono stati i primi 31 minuti della partita, dove la Juventus ha nettamente annichilito l’Atalanta schiacciandola nella sua metà campo e portandosi dopo 24 minuti sul doppio vantaggio.
Lì la partita sembrava finita, doveva essere finita, non esisteva al mondo nessun valido motivo per permettere all’Atalanta di riaprirla.
Ma la Juventus c’è riuscita, grazie a Buffon che non è riuscito a bloccare una banale punizione calciata da Gomez permettendo a Caldara di ribadire in porta da pochi metri.

Lì ho capito, vattela a pesca come mai, che stasera non l’avremmo portata a casa.
Ma la mia sensazione non conta un cazzo di niente, perché è ciò che penso tutte le volte che rimettiamo in partita una squadra avversaria dopo aver dominato, e purtroppo non sono poche le volte.
Lo pensavo anche a Sassuolo ma in quel caso la squadra mi ha semntito ribadendo subito il distacco e riportando la squadra in un alveo più tranquillo, ma stasera la testa evidentemente era da un’altra parte, non lo sapremo mai dove.
So comunque dove manderò, solo per stasera, la squadra.
Ne salvo pochi, tra questi sicuramente Bentancur che, a dispetto dei suoi soli 20 anni, è quello che stasera ha messo più attributi in campo fino all’ultimo secondo.
Salvo anche Higuaín, finalmente rinato dopo quel breve blackout, combattivo in ogni parte del campo e preciso sotto porta.
Buona prova anche di Bernardeschi, subito in gol e decisivo nel secondo gol con l’assist per Gonzalo, poi nella ripresa un po’ è calato.
Matuidi? Solita ottima partita di sostanza, averne avuti 11 come lui stasera…
Benino anche la difesa, anche se il gol di Cristante ce l’hanno sull’anima e soprattutto Lichtsteiner ha mandato in vacca una buona prestazione con la crisi di nervi dopo essersi beccato il giallo, tramite la VAR, su Gomez con conseguente annullamento del gol del 3-1.

Poi?
Poi il capitano Buffon, che c’ha fatto capire subito che stasera aveva la serata svagata impelagandosi in disimpegni da film horror fino alla prodezza sulla punizione di Gomez, assegnata per un fallo inesistente (ma tant’è, indecente era l’assegnazione, indecente il tiro, indecente la respinta) sullo stesso Gomez.
Un solo errore ma pesante, ma tanto a fine partita lui va di abbracci e sorrisi.
Poi Mario Mandžukić, evidentemente molto stanco e fuori dalla partita: capita a tutti, ci mancherebbe, però è innegabile che abbia fatto una partita da schifo. Se poi gli annullano pure il gol del 3-1 per un fallo inesistente commesso ere geologiche prima, capisco che il giramento di palle aumenti.
Però, caro Mario Mandžukić, se vieni sostituito, tanto più in una serata come questa, esci dal campo e ti siedi in panchina vicino ai tuoi compagni, non te ne vai direttamente negli spogliatoi perché hai le palle girate.
Poi Dybala.
Giocatore sontuoso, un fuoriclasse, però come fa giustamente notare quel gran genio del mio amico, se non gira a dovere nei primi 15-20 minuti, segnando o facendo segnare, esce progressivamente dal gioco diventando uno dei tanti in campo.
Stasera è stata una di quelle sere, incazzatevi pure ma io lo metto come peggiore in campo: indolente, incapace di sottrarsi dalla marcatura di Palomino (avessi detto Augenthaler), ovvero più che un giocatore una marca di yogurt, quando finalmente nella ripresa ha l’occasione buona per riprendersi manda tutto a peripatetiche per due volte di fila.
Prima con una punizione degna di Margheritoni, su cui però il buon Petagna ci regala un rigore, poi con lo stesso rigore battuto con sufficienza e arroganza che, se fossi stato in Allegri, sarei andato a prenderlo per un orecchio e mandato a calci nel sedere nello spogliatoio.
Concedetemi questa iperbole degna di un Bar Sport.

Una piccola bottega degli orrori, che non preoccupa perché siamo alla settima giornata, con 19 punti su 21 portati a casa e anche perché nel primo tempo abbiamo costruito davvero tante azioni da gol e si è visto un buon calcio.
E un giorno poi vedremo anche la squadra al completo.
Nessun problema, ripeto, ma buttare al vento partite così mi rende nervoso, molto nervoso.
Infine, la VAR: se un giocatore come Lichtsteiner allarga le braccia e accanto arriva Petagna non succede niente, se però gli arriva Gomez è ovvio che questo venga colpito in faccia. Un po’ meno ovvio che stramazzi al suolo contorcendosi come se fosse stato raggiunto da una scarica di mitragliatrice, ma il calcio è questo.
Non era fallo ma era fallo, inoltre dopo il non fallo l’azione si è sviluppata per altri 15 secondi finendo con un gol. L’avrebbero consultata la VAR per altre squadre? Certo che no, comunque gol annullato e dopo pochi minuti è arrivato il pareggio dell’Atalanta: gli antijuventini saranno in festa e godranno come ricci al grido di “Vedi se ci fosse sempre stata la VAR? Avreste 10 o 20 scudetti in meno!”.
Onestamente non me ne frega un cazzo.
Keep the faith alive e forza Juve.
Nonostante tutto.

PS. Non prendetemi per catastrofico, è solo una sacrosanta incazzatura.

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