Imperativo: dimenticare la vittoria di Bergamo e non pensare al big match di domenica contro la Roma. Con questo calendario già piuttosto denso di impegni, non c’è nemmeno un minuto per rilassarsi ed è tempo di rituffarsi nell’avventura europea: nella seconda giornata del Gruppo A, infatti,  le note dell’inno della Champions League risuoneranno a Madrid, sponda Atletico. Tutto esaurito al Vicente Calderon per il big match, un crocevia piuttosto importante (se non fondamentale) per entrambe le formazioni.

Abbiamo voglia di vincere a Madrid, è nel DNA di questa squadra”. Così si è espresso alla viglia mister Allegri e c’è da star sicuri che la Juve non firmerà per il pareggio. L’occasione è ghiotta: vincere, portando a 6 punti il distacco sulla squadra più insidiosa del Girone, ci assicurerebbe un vantaggio importante per il prosieguo del cammino.

Ancora assente Pirlo, oramai sulla via del recupero e probabilmente in panchina contro la Roma, la notizia peggiore arriva ancora dallo sfortunato Romolo, sottopostosi ieri ad un intervento chirurgico per un’ernia e costretto pertanto a rimanere lontano dal campo da gioco per almeno trenta giorni. Ecco quindi che Lichsteiner sarà costretto a fare gli straordinari ancora per qualche tempo, a partire ovviamente da stasera. Caceres, invece, è già “miracolosamente” guarito, nonostante qualche giornale nazionale l’avesse già spedito in infermeria per almeno un mese: l’uruguaiano potrebbe anche sostituire sul centro destra il pur ottimo Ogbonna delle ultime uscite. Il resto della difesa, in attesa del recupero di Barzagli, è presto fatto, con Bonucci e Chiellini a proteggere la porta occupata dal nostro capitano.

Rispetto all’ultima gara di campionato, Allegri dovrebbe rinunciare all’esperienza di Evra, per l’inserimento di Asamoah. Il resto è confermato, con il già citato Lichsteiner, Vidal, Pogba e Marchisio.

In avanti non può mancare l’Apache Tevez, vero e proprio killer in queste prime apparizioni. Per il posto accanto al numero 10 abbiamo un testa a testa fra i due spagnoli Llorente e Morata, il primo ancora a secco ma capace comunque di rendersi utile per la squadra, il secondo sbloccatosi proprio nell’ultima gara contro l’Atalanta.

Per noi è già una finale”. Come dare torto a Simeone? La clamorosa sconfitta per 3-2 contro l’Olympiakos pone i Colchoneros in una situazione di classifica potenzialmente già compromettente. Gli spagnoli hanno bisogno di una vittoria per rimettersi in carreggiata e per affrontare i successivi impegni europei con meno ansia da risultato obbligato. L’Atletico Madrid viene dalla convincente vittoria per 4-0 contro il Siviglia in campionato ed è solito schierarsi con un 4-2-3-1. In difesa, la solida coppia centrale è formata da Miranda e Godin (proprio l’uruguaiano è stato l’ultimo a trafiggere Buffon, durante Italia – Uruguay dei Mondiali brasiliani…). Mario Suarez sostituisce il capitano Gabi nella diga di centrocampo, completata dall’ex Tiago, giocatore trasformati rispetto ai “fasti” di Torino. A supporto dell’unica punta Mandzukic, ci saranno gli ottimi Arda Turan, Raul Garcìa e Koke. Per quanto riguarda l’ex granata Cerci, invece, Simeone non ha ancora sciolto i dubbi: panchina o tribuna? In ogni caso, molto difficile vederlo all’opera.

L’ultimo confronto fra le due squadre risale addirittura a 49 anni fa, dove la Juve riuscì a vincere 3-1 in un incontro di Coppa delle Fiere della stagione 64-65. L’ultimo e recente incrocio con una squadra italiana si è avuto, invece, la scorsa stagione, quando il Milan di Seedorf è stato il primo ostacolo dei Colchoneros verso la finale di Lisbona. Inutile ricordare che gli spagnoli sono prima riusciti ad espugnare Milano per 1-0 e poi hanno dilagato in casa per 4-1…

Fino alla fine!