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Barcellona – Juve, a volte i sogni diventano realtà

Non è stata ancora smaltita la sbornia per lo spettacolo offerto dalla Juve contro il Barcellona una settimana fa che è già tempo di scendere in campo per la gara di ritorno al Camp Nou.
La parola d’ordine è dimenticare quanto accaduto alla Stadium e concentrarsi su questa nuova battaglia che attende gli uomini di Allegri in terra catalana, dove non più tardi di un mese fa qualcuno (vedasi PSG) ci ha lasciato le penne.
Tuttavia, è evidente che non bisogna lasciarsi condizionare dall’impresa che la formazione di Luis Enrique è riuscita a portare a termine contro i francesi, perché siamo certi che la squadra bianconera abbia qualità diverse e raramente si lascia prendere dall’euforia, staccando la spina nei momenti chiave di una stagione.

Come riferito dal mister nella conferenza pre-partita, servirà innanzitutto molta lucidità nel saper gestire le diverse fasi della gara, specie quelle in cui ci sarà da soffrire, reggendo l’onda d’urto degli avversari spinti dai novantamila sugli spalti.

Occorrerà anche la necessaria consapevolezza nei propri mezzi che possa consentire di andare ad aggredire la loro difesa (il principale punto debole), come già avvenuto all’andata, al fine di trovare quel gol in trasferta utile a indirizzare la qualificazione in nostro favore.

Non avrebbe alcun senso, e Allegri lo sa perfettamente, lucrare sul risultato di Torino, perché vorrebbe dire andare incontro a brutte sorprese. La Juve ha raggiunto la maturità necessaria anche in ambito internazionale che le può consentire di giocare per vincere anche al Camp Nou.

La formazione prescelta sarà la “solita”, con il fondamentale recupero di Dybala uscito malconcio dalla trasferta di Pescara sabato scorso.

I ragazzi sanno di avere una grande opportunità: eliminare una delle pretendenti alla vittoria della Champions League, dimostrando di essere arrivati a un livello se non proprio pari, quantomeno molto vicino a quello del Barcellona.

Non si parli, però, di vendetta della finale persa a Berlino, questa è una situazione che nulla ha a che vedere con quella sera.

La Vendetta – con la “v” maiuscola – potrebbe essere consumata soltanto il 3 giugno, ma non nei confronti di questo o quell’avversario bensì nei riguardi di quell’anfora che tanto ha fatto (e fa) penare i tifosi bianconeri.

Cardiff, a ogni modo, è ancora lontana; facciamo un passo alla volta, come dichiarato da Allegri nel pre match.

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