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Bayern Monaco – Juventus 4-2: Fa male

Fa male scrivere queste righe, malissimo.
Perché come si fa a parlare di un sogno bellissimo che nel giro di pochi minuti si trasforma nel nostro incubo peggiore?
Perché alla fine, dopo 70 minuti giocati da grandissima squadra, ci ritroviamo con un pugno di mosche in mano?
Perché questa coppa di merda continua ad odiarci così tanto?
Perché ha voluto bene a squadre minori come il Nottingham Forest, la Steatua Bucarest o l’Inter regalandogli gioie e soddisfazioni immense e a noi ha regalato solo amarezze?
Io la odio questa coppa, la odio da fare schifo perché la fregatura è sempre dietro l’angolo; la puoi trovare nel girone ad eliminazione, ma lì c’è poco da recriminare, spesso l’abbiamo trovata in finale, stasera agli ottavi.

Una qualificazione a portata di mano, una partita capolavoro nonostante il solito arbitraggio contrario (conviviamoci, rain man collina c’ha fatto capire quali sono gli equilibri di potere in questa competizione e noi siamo fuori dai giochi.
Vuoi andare avanti in CL? Sii più forte di tutti, arbitri compresi), due gol a zero alla fine del primo tempo, un gol regolare annullato e nel secondo tempo la convinzione che si potesse andare sul 3-0 in più di un’occasione.
Mancava poco, andava tutto bene, un meccanismo che funzionava in modo perfetto.
Un po’ come nelle tante edizioni di coppa campioni dove facevamo tutto bene, giocavamo partite da urlo ad Amsterdam, a Birmingham, a Barcellona ed arrivavamo in finale alla grande.
Ecco, così come nelle finali abbiamo dilapidato tutto quello che avevamo fatto di buono giocando partite orrende e regalando coppe a squadre improbabili come Amburgo o Borussia Dortmund, così stasera negli ultimi 20 minuti siamo crollati lasciando il campo alla rimonta del Bayern.
C’è tutta la maledizione della coppa campioni in una serata come questa, dove pure un giocatore esperto come Evra al 90° si impunta per uscire con la palla al piede facendosi uccellare in modo banale e dando il la all’azione del pareggio.
Eppure aveva giocato benissimo, un’altra delle sue prestazione maiuscole come gli capita spesso (e pensare che qualcuno gli dava del pensionato lo scorso anno), ma lì ha sbagliato e loro hanno pareggiato.
Lì la partita è finita, come Italia – Francia nel 2000 in Olanda.

Inutile commentare, la delusione è tanta e difficile da mandare giù; perché se a dicembre mi avessero detto che a Monaco saremmo andati ai tempi supplementari facendo sputare sangue a questi qui mi sarei messo a ridere.
Ma stasera, come molti di voi, c’avevo fatto la bocca e sentivo la cosiddetta puzza di capolavoro (cit.).
E invece niente, quella coppa schifosa ha voluto rimettere le cose a posto, lasciandomi per l’ennesima volta da solo a sedere, mentre gli altri se ne andavano.
Sono passati 27 anni dall’ultima volta che ho pianto per una partita di calcio, era un Napoli – Juventus di coppa Uefa persa all’ultimo minuto del secondo tempo supplementare, anche in quel caso partita arbitrata scandolosamente.
Quella sera ho pianto di rabbia, poi non è più successo.
Ma la delusione, quella delusione che ti porta a fissare un punto sul pavimento tenendo in mano una bottiglia di birra vuota e che ti lascia lo stomaco chiuso e un grande groppo in gola, quella non mi lascia mai.

E come sempre si ripartirà, smaltiremo la delusione e la rabbia per questa ennesima coppa che va in vacca e ci concentreremo su ciò che resta da giocare, campionato e coppa italia.
Sperando che un giorno, prima o poi, quella troia di una coppa decida di far godere anche noi.
Anche se non sarà mai abbastanza.

PS. La partita commentatela voi, io non ci riesco.
Comunque grazie lo stesso ragazzi, c’avete provato, fino alla fine.
Se ora sto male è perché comunque ve la siete giocata: a volte va bene, a volte no.
Orgoglioso di voi.

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