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Buona la prima (e non è un modo di dire)

A Parma abbiamo visto la prima partita ufficiale della Juventus della stagione 2019/2020, e non è la solita frase fatta se dico “buona la prima”.

Come cantava il poeta “dati causa e pretesto” io prima della partita mi dichiaravo felice di non perdere a Parma: classico trappolone con squadra rodata, ben disposta all’italico fallaccio e contropiede con la benevolenza dell’arbitro, pronta alla beffa come abbiamo visto in passato. Noi invece ci presentavamo con una rosa incompleta (almeno nelle intenzioni), con almeno tre o quattro elementi con il trolley in mano e un cartellino del prezzo appeso al collo – trattabile, che non sia mai -, l’allenatore in contumacia e in panchina il vice, la preparazione ancora in corso con molti giocatori appesantiti e poco brillanti, Ramsey fuori perché in ritardo di preparazione.

E invece… Nel primo tempo abbiamo giocato molto bene, dominando la partita e sviluppando trame di gioco interessanti. Abbiamo avuto alcune occasioni prima del gol di bomber Chiellini che segna con un fiuto del gol sviluppatosi per osmosi in anni e anni di vicinanza ai migliori attaccanti del pianeta. Ha segnato anche Ronaldo un gol splendido, frutto di un’azione tutta in verticale condotta da Douglas Costa nella fase finale prima di cedere il joypad a CR7. La sfortuna ha voluto che ci fosse una spalla in fuorigioco che, si sa, è fondamentale nel gioco del calcio.

Nel secondo tempo siamo calati fisicamente ma il Parma non è stato quasi mai pericoloso, noi abbiamo sbagliato la solita quantità industriale di occasioni, e alla fine festeggiamo i tre punti e nessun infortunio serio patito nonostante gli sforzi dei giocatori del Parma.

Da segnalare:

– un Douglas Costa in grande spolvero, che si lancia addirittura in recupero difensivo nella propria area, confermando che il suo problema è la voglia di fare: quando c’è, è un giocatore che ti cambia le partite. Quando non c’è…

– CR7: segna ed è sempre pericoloso. La sfiga gli toglie un gol, per il resto è il solito pericolo costante. Ho letto delle critiche incredibili (“eh sì ma pure lui le deve buttare dentro”). Vi ricordo che l’anno scorso quando ha iniziato non si è più fermato. Due cose su Higuain: dopo una estate di tira e NON molla inaspettatamente lo ritroviamo titolare e lui si traveste da fido scudiero di CR7: è evidente il compito tattico di giocare vicino a Ronaldo quando questo si accentra, non segna ma fa un lavoro prezioso.

– Pjanic: al centro del gioco. E se gioca più di cento palloni a partita pazienza se ne sbaglia uno.

– De Sciglio: si può dire senza rischiare l’aggressione degli appassionati di samba? Sette contrasti vinti su sette, Gervinho contenuto a dovere (nonostante le previsioni catastrofiche lette su Twitter), una entrata in scivolata in area proprio su Gervinho e un paio di discese in attacco. Purtroppo anche diversi errori in fase di impostazione e passaggio. Se guardate le partite in attesa che il giocatore a voi sgradito commetta un errore il problema è esclusivamente vostro, non suo.

– Chiellini: il capitano c’è, si sente e si fa sentire, in più segna. Che volete di più?

Non ci potevamo aspettare molto di più e il primo tempo visto ieri fa ben sperare per quando tutte le cose saranno al loro posto.

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