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Calciomercato Juve 2018/19: aggiornamento operazioni

17 agosto 2018. La Juventus, un po’ a sorpresa ma non troppo, comunica la rescissione consensuale del contratto con Claudio Marchisio (19/gen/1986). Pur col dispiacere di veder partire una bandiera come Claudio, i motivi della scelta sono facilmente comprensibili. Inutile nascondersi dietro un dito: dopo l’infortunio, Marchisio non è più tornato ad essere quello di prima, e se lui accettava mal volentieri il ruolo di comprimario, la Juve non aveva più interesse a corrispondergli un ricco ingaggio, a maggior ragione in un momento in cui tagliare i costi è imprescindibile. Questa concomitanza di fattori hanno portato la Juve e Marchisio a separarsi.

12 agosto 2018. La Juventus comunica di aver ceduto allo Sporting in prestito annuale gratuito il centrocampista Stefano Sturaro (09/mar/1993). Continua l’opera di sfoltimento della rosa: considerando che Stefano non avrebbe praticamente mai visto il campo, ci sta che possa andare altrove a giocare (si spera) con continuità, riuscendo così a ricrearsi un minimo di mercato per il futuro. La Juve, dal canto suo, risparmia l’ingaggio.

10 agosto 2018. La Juventus comunica di aver ceduto al Genoa in prestito annuale l’attaccante Andrea Favilli (17/mag/1997), a fronte di un corrispettivo pari a € 5 milioni, pagabili in tre esercizi. Il contratto prevede inoltre la facoltà, per il Genoa, di acquistarlo a titolo definitivo, a fronte di un corrispettivo di € 7 milioni, pagabili sempre in tre esercizi. Benché non riportato nel comunicato ufficiale, stando alle indiscrezioni, la Juve si è riservata il diritto di recompra al termine del primo anno, per un importo pari a € 21 mln (alcune testate online parlano di 16-17 mln), e al termine del secondo anno, per un importo pari a € 24 mln (altre dicono 23). Viste le cifre in gioco, pare scontato un riscatto da parte del Genoa fra un anno. A quel punto, la Juve avrà un ulteriore anno di tempo per decidere se Favilli meriterà o no di tornare alla Juve.

7 agosto 2018. La Juventus comunica di aver ceduto Marko Pjaca in prestito oneroso annuale (€ 2 mln) alla Fiorentina. Non c’è molto da aggiungere: Pjaca al momento è un oggetto misterioso, è “convalescente”, alla Juve avrebbe giocato pochi minuti in tutta la stagione e pertanto, da tempo, è sulla lista dei partenti. L’unico “giallo” sulla sua cessione è legata alla differenza tra i comunicati della Juve e quello della Fiorentina: in quello della Juve si parla della possibilità che la Fiorentina riscatti il giocatore, al termine della stagione, a fronte di un
corrispettivo pari a € 20 milioni, pagabili in tre esercizi; in quello della Fiorentina si parla di “diritto di riscatto e controriscatto”, senza indicare però a quali cifre (i giornali parlano di € 26 mln di controriscatto).
Al momento sono due i giocatori in esubero per la Lista UEFA: verosimilmente saranno esclusi Sturaro (in partenza) e Spinazzola. Per il resto la squadra è completa.

2 agosto 2018. La Juventus comunica di aver concluso le seguenti operazioni con il Milan:

  • cessione in prestito oneroso annuale di Gonzalo Higuain (10/dic/1987), a fronte di un corrispettivo di € 18 milioni, pagabili interamente nell’esercizio 2018/2019. 18 milioni è esattamente la quota annua di ammortamento del calciatore che la Juventus deve sostenere: con questa accortezza, pur continuando a comparire a bilancio l’ammortamento del cartellino, il suo costo per l’annualità corrente viene di fatto annullato.
    Il contratto prevede, inoltre, la facoltà per il Milan di esercitare, al termine della stagione, il diritto di riscatto del calciatore, a fronte di un corrispettivo di € 36 milioni pagabili in due esercizi. Di nuovo, 36 milioni rappresentano esattamente quello che sarà l’ammortamento residuo di Higuain al termine della stagione corrente. In questo modo la Juve si libererebbe del calciatore senza incorrere in una minusvalenza ma, al contempo, senza realizzare una plusvalenza. Sembra perciò evidente che la ratio di questa cessione sia stata quella di liberarsi del giocatore della rosa che più impegnava la “Potenza di Fuoco” (€ 18 mln di ammortamento + € 15 mln di ingaggio lordo): cessione divenuta ancor più indispensabile dopo l’acquisto di CR7.
    Non è la prima volta che la Juventus è costretta a procedere in questo modo: si ricordino, ad esempio, la cessione gratuita di Llorente (€ 8 mln di PdF) o quella di Tevez, che si concretizzò grazie ad un complesso scambio di prestiti e opzioni col Boca Juniors. Il motivo è presto detto: contrariamente alle altre potenze calcistiche europee, la Juve non ha un fatturato abbastanza ampio da consentirle di tenere in rosa giocatori “superflui”, a maggior ragione se trattasi di giocatori “pesanti”. Deve quindi cederli “a qualsiasi costo”, per liberare PdF da utilizzare per i sostituti.
    L’unico rischio, considerate la situazione economica e di FFP del Milan, è che tra un anno, qualora i rossoneri non riscattassero Higuain, il problema potrebbe ripresentarsi.

  • acquisizione a titolo definitivo di Leonardo Bonucci (01/mag/1987) a fronte di un corrispettivo di € 35 milioni pagabili in due esercizi. La Juventus ha sottoscritto con lo stesso calciatore un contratto della durata di 5 anni. Non si conoscono le cifre esatte dell’ingaggio: al Milan prendeva € 7,5 mln netti; alcune fonti dicono che, pur di tornare alla Juve, si sarebbe ridotto l’ingaggio fino a € 5,5 mln, altre che abbia accettato il precedente contratto che aveva con la Juve. Per quanto ci riguarda, stimeremo un ingaggio di circa € 5,5 mln. Come nel caso di Higuain, i 35 mln pagati dalla Juventus sono appena più della cifra che necessitava al Milan per non fare minusvalenza.

  • cessione a titolo definitivo di Mattia Caldara (05/mag/1994) a fronte di un corrispettivo di € 35 milioni pagabili in due esercizi. Tale operazione genera una plusvalenza di circa € 22 milioni. Mattia Caldara ripercorre le orme di altri giovani giocatori, che sono passati dalla Juventus senza mettere piede in campo con la maglia bianconera (uno per tutti: Domenico Berardi), e hanno lasciato il segno solo nel conto economico.

Cosa aggiungere in merito a questo scambio articolato? Per quanto mi riguarda, la cessione di Higuain, come scrivevo sopra, ha solo logiche di bilancio: con l’arrivo di CR7, Higuain doveva essere ceduto. Lo scambio Caldara-Bonucci, invece, secondo me è la conseguenza del fatto che la Juventus cercasse un difensore forte. Non a caso inizialmente giravano voci su Godin; nel momento in cui in società hanno realizzato di non poter arrivare al centrale dell’Atletico, hanno virato su Bonucci. Con il ritorno di Bonucci, il numero dei centrali difensivi sarebbe salito a 6: normale che dovesse uscirne uno. Non Chiellini e non Barzagli, per ovvi motivi: rimanevano Benatia, Caldara e Rugani. La scelta è caduta su Caldara. Personalmente, per età e stipendio, avrei preferito che il prescelto fosse Benatia, ma immagino che il Milan abbia voluto dire la sua (senza dimenticare che, alla fine, contano anche la volontà del giocatore e del procuratore).
Per quanto riguarda la plusvalenza, trattasi di una mera plusvalenza contabile: i due giocatori sono stati scambiati alla pari,  senza passaggio di denaro. Teoricamente,  le due società avrebbero potuto scambiarseli a qualsiasi cifra, al fine di abbellire il bilancio 2018/19. A onor del vero, la valutazione di entrambi i giocatori sembra essere congrua.

Se vogliamo avere una visione d’insieme delle operazioni concluse in queste due stagioni col Milan, vi suggerisco di guardare ai flussi di cassa, ossia ai bonifici netti che passeranno da una squadra all’altra, e alle rose iniziali e finali delle due squadre.
Il Milan verserà nelle casse della Juve € 42 mln per il “prestito annuale” di Bonucci; € 18 mln per il prestito annuale di Higuain; € 35 mln per Caldara; € 36 mln per il riscatto (eventuale) di Higuain.
La Juventus verserà nelle casse del Milan € 12,5 mln per De Sciglio; € 35 mln per Bonucci.
Pertanto, qualora il Milan non riscattasse Higuain a fine stagione, la Juve si troverebbe ad aver ceduto Caldara in cambio di De Sciglio+47,5 mln (e prestato Higuain e Bonucci per una stagione).
Qualora invece il Milan riscattasse Higuain a fine stagione, la Juve avrebbe ceduto Caldara+Higuain in cambio di De Sciglio+83,5 mln (e prestato Bonucci per una stagione).
Questo è quello che resterebbe alla fine dei vari passaggi avvenuti nel biennio.

Cosa aspettarsi adesso dal mercato Juve? Difficile dirlo. Se l’acquisto di CR7, come avevamo teorizzato in precedenza, fa parte di una più ampia strategia di crescita dei ricavi, allora il mercato potrebbe anche essere chiuso; viceversa, se la campagna acquisti si svolge secondo i criteri “tradizionali”, allora, se guardo alle liste, ai flussi di cassa, all’incremento dei costi e alle poche plusvalenze realizzate finora (40 mln circa), devo aspettarmi una cessione che porti soldi in cassa e plusvalenze a bilancio (il prestito di Pjaca alla Fiorentina e l’ipotetica cessione di Sturaro sono praticamente irrilevanti): ecco quindi che le voci su Pjanic e Alex Sandro potrebbero avere un senso.

Il mercato chiude tra pochi giorni: sapremo presto.

27 luglio 2018. La Juventus comunica di aver ceduto a titolo definitivo al Sassuolo le prestazioni sportive di Giangiacomo Magnani (04/ott/1995), centrale difensivo, a fronte di un corrispettivo pari a € 5 milioni (stesso importo a cui l’aveva acquisito a inizio mese dal Perugia). Tra due stagioni la Juventus potrà ricomprare il giocatore a fronte di un corrispettivo di € 12 milioni, pagabili in tre esercizi. In pratica, la Juve ha acquistato il giocatore dal Perugia e l’ha mandato a maturare al Sassuolo, a cui eventualmente riconoscerà un premio di valorizzazione pari a € 7 milioni.

Il vantaggio di questo tipo di operazione, rispetto alla cessione in prestito o al farlo giocare nella seconda squadra, risiede nel fatto che il giocatore non pesa a bilancio in alcun modo, neanche per la quota di ammortamento, e nel frattempo potrà giocare in Serie A, invece che in Lega Pro. Lo svantaggio è ovviamente legato al corposo premio di valorizzazione che, nel caso, dovrà essere riconosciuto al Sassuolo.

26 luglio 2018. La Juventus comunica di aver ceduto a titolo definitivo il centrocampista Rolando Mandragora all’Udinese, a fronte di un corrispettivo pari a € 20 milioni, pagabili in 4 esercizi. Tale operazione genera una plusvalenza di circa € 14,7 milioni. Inoltre, la Juventus si è riservata il diritto di riacquistare Mandragora fra due stagioni, a fronte di un corrispettivo di € 26 milioni, pagabili in due esercizi. Infine, nel caso in cui l’Udinese lo cedesse a titolo definitivo ad un altro club prima della scadenza di tale diritto d’opzione, la stessa dovrà riconoscere alla Juventus un corrispettivo di € 200 mila ed un premio pari al 50% dell’eventuale differenza positiva tra il valore della cessione e i € 20 milioni.
Rispetto alla classica recompra, quindi, l’Udinese si è riservata il diritto di poter cedere il calciatore al termine della prossima stagione, qualora dovesse ricevere offerte convenienti. Ciò significa che la Juventus, formalmente, ha perso il controllo del giocatore (fatto salvo un gentlemen’s agreement tra le parti; agreements che però non sempre vanno a buon fine, come abbiamo visto ad esempio nel caso di Berardi); controllo che riacquisterà dopo la chiusura del mercato invernale della stagione 2019/20 e che perderà definitivamente in caso di mancato esercizio della clausola di recompra al termine di quella stagione.

18 luglio 2018. Quando 3 anni fa ho cominciato a tenere la rubrica sul calciomercato della Juventus (a proposito, colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente il mitico Sasà Scarso che, nascosto dietro le quinte, mi dà una grande mano), mai e poi mai avrei immaginato di scrivere un aggiornamento a seguito dell’ingaggio di Cristiano Ronaldo. Inutile anche solo specificarlo: l’acquisto di CR7 esula da qualsiasi logica di bilancio. Quindi? È un azzardo? È la prima mossa di una nuova strategia? Come si è ritornati, in pochi anni, a far sì che il giocatore più forte al mondo scegliesse la Juventus come nuova tappa della sua carriera?“Non sono preoccupato. Lo sarò se fra 12 mesi saremo ancora a questo punto”. Con queste parole Andrea Agnelli commentava il suo primo anno da Presidente. Un anno drammatico, invero: settimo posto in campionato, un conto economico che chiudeva segnando la peggior perdita della storia della Juve, un aumento di capitale da 120 milioni già programmato per ripristinare il capitale sociale. Insomma, poche notizie, tutte pessime. Eppure, a fari spenti, la Juve procedeva lungo la via tracciata da Agnelli. Management societario rivoluzionato in tutte le aree; una nuova filosofia aziendale incentrata sulla delega; indebitamento finanziario azzerato; patrimonio netto positivo; nuove fonti di ricavo (stadio): così la Juve era pronta a spiccare il volo (Apro una parentesi. Notate le differenze con i “progetti” di Inter-Thohir e Milan-Li, la cui unica idea era: “mi indebito per comprare i campioni così poi vado in Champions -forse- e me li pago -forse-”). Confesso che sono molto “affezionato” al mercato fatto da Marotta in quell’estate, perché furono davvero celebrate le nozze coi fichi secchi: Pirlo, Vidal, Lichtsteiner, Vucinic… poca spesa, massima resa. Da quel momento in avanti, l’incremento dei ricavi è sempre andato di pari passo con gli investimenti nell’area sportiva e nell’area immobiliare. In breve tempo, però, la Juve è arrivata a spremere tutte le risorse disponibili: gli incassi da stadio sono arrivati al massimo, i diritti TV idem, sponsorships e merchandising, benché in crescita, sono a un livello insoddisfacente e crescono troppo lentamente. E le prospettive non erano rosee.

I ricavi da stadio non si possono incrementare più di tanto, e anche un ampliamento dell’Allianz Stadium non porterebbe che pochi milioni lordi in più (sottolineo “lordi”, perché i costi di un ampliamento sarebbero importanti e si perderebbe l’effetto scarsità, quindi la resa “netta” sarebbe tutta da verificare); i diritti televisivi della Champions League idem, inoltre non dipendono solo dalla Juve; i diritti TV della Serie A, come abbiamo visto, sono fermi al palo se confrontati con la crescita delle altre leghe e non possono essere incrementati senza la collaborazione di tutte le componenti del sistema (Governo, CONI, FIGC, Lega e Società di A e di B), quindi, anche qui, meglio lasciar perdere; rimangono solo le sponsorizzazioni e il merchandising. Così, con una lucidità imbarazzante e in tempi non sospetti, 1) la Juve lasciava Nike per Adidas, riservandosi, prima società del panorama calcistico, di gestire in proprio il merchandising 2) varava un rivoluzionario cambio del marchio 3) oggi recluta la più potente macchina di marketing del pianeta, ossia CR7. “Più vai su mercati lontani, meno conta il nome della società e più hai bisogno di giocatori portabandiera”. Più o meno virgolettate, queste sono parole di Andrea Agnelli, pronunciate, manco a dirlo, in tempi non sospetti. Al di là dell’aspetto tecnico dell’acquisto di CR7, adesso è evidente che siamo di fronte a un nuovo step nella crescita economica della società FC Juventus S.p.A.

Ora. Tante volte ho sentito la stupidaggine: “la società “x” si è già ripagata l’acquisto del giocatore “y”, grazie alla vendita di “tot” magliette. Questa affermazione è sempre stata totalmente priva di fondamento, perché i contratti di sponsorizzazione lascia(va)no allo sponsor tecnico la gestione del merchandising e quindi è quest’ultimo che guadagna dalla vendita delle magliette, non certo la società che ha acquisito il calciatore. Nella migliore delle ipotesi alle società vengono riconosciuti dei bonus al verificarsi di certi volumi di vendita; bonus che certo non possono ripagare l’acquisto di un calciatore di primo piano.
Bene, per la prima volta potremo verificare davvero questa affermazione, guardando se la Juventus riuscirà a ripagarsi l’acquisto di CR7 grazie all’incremento del merchandising.
Secondo gli unici dati che ho trovato in rete, la Juventus avrebbe venduto circa 850.000 magliette nel 2016, merchandising che ha portato, stando al bilancio 2016/17, circa 19,2 mln di ricavi lordi. Pare che, nel primo giorno di CR7 alla Juventus, siano state vendute 520.000 casacche: numeri impressionanti, certo, ma ce ne vorranno molte altre affinché Ronaldo “si ripaghi da solo”.

Già, perché CR7 è costato 116 mln tra cartellino e oneri accessori, e percepirà un ingaggio netto pari a € 31 mln. Avendo firmato un contratto della durata di 4 anni, il suo peso a bilancio è pari a circa € 88 mln. Tutti gli indicatori di sostenibilità economica sono apparentemente fuori scala e l’uso delle plusvalenze per far finanziare l’incremento dei costi non basterà, né si può pensare di smontare la squadra per ridurre le spese: dal momento che le strategie “tradizionali” sembrano essere inadatte allo scopo, non vi nascondo che sono in trepidante attesa di vedere come questa dirigenza riuscirà a riportare il conto economico sotto controllo.

E adesso che succederà, nel resto del mercato? Premettendo che le strategie tradizionali, come abbiamo visto, hanno poco senso per analizzare il mercato corrente, e aggiungendo che, per quanto riguarda la lista UEFA, ci son ben 4 giocatori di troppo, vi lascio una “ipotesi di lavoro” di Nino Ori, emersa durante il consueto cazzeggio della chat di Redazione, che tutto sommato mi sento di condividere nei concetti base:
Prima di C.Ronaldo, sapevamo che l’aumento della pdf 2018/19 rispetto al 2017/18 (per effetto di Perin, Cancelo, E.Can, Caldara, etc., Buffon, Licht, Asa, Howedes, etc.) era +10 o 12 mln.
Con Ronaldo, l’aumento della pdf diventa di circa 100 mln/anno.
Per prendere Marcelo puoi ipotizzare in pdf ulteriori 30-32 mln/anno. Quindi, aumento totale pdf ca 130-135 mln.
In uscita: Higuain (32,5), A.Sandro (10,5), Rugani (2,5), Sturaro (4,5) Pjaca (9,5), cessioni minori (4-5). Totale ca 65 mln.
Quindi, devi coprire ca. 70 mln di pdf in più (135-65).
Necessario che i ricavi aumentino di 100 mln (Ffp dice che pdf max. pari al 70% dei ricavi).
– Dallo stadio + 10-15mln;
– dai diritti serie A + 8 mln;
– dal marketing (prudenziale) + 40-50 mln;
– dal main sponsor (senza esagerare) + 15-20 mln
– sempre almeno ai quarti (pessimistico) in CL + 15-20 mln.
Totale aumento annuo ricavi: +90-110 mln.
Quindi, un po’ al limite, ma Marcelo ci starebbe.
Godin ci può stare se, anziché Rugani, va via Benatia (12 di pdf liberata, e non 2,5), e con qualche altro piccolo sforzo.
Per farci stare Pogba, devi eliminare Marchisio (7) e Pjanic (15,5)… e ancora non ti bastano.

Se volete divertirvi, provate a partire da questo. Senza esagerare con la calcolatrice però, perché questa dirigenza ha dimostrato di avere idee chiare e nervi saldi e perché, alla fine, CR7 era un sogno impossibile, ma si è avverato.

17 luglio 2018. La Juventus comunica di aver ceduto in prestito annuale il portiere Emil Audero (18/gen/1997) alla Sampdoria, a fronte di un corrispettivo pari a € 1 milione. Al termine della stagione la Sampdoria avrà la facoltà di riscattare il giocatore, a fronte di un corrispettivo pari a 14 milioni, pagabili in tre esercizi.

12 luglio 2018. La Juventus comunica di aver ceduto in prestito annuale l’attaccante Alberto Cerri (16/apr/1996) al Cagliari, a fronte di un corrispettivo pari a € 1 milione. Qualora il Cagliari raggiunga determinati obiettivi sportivi nel corso della stagione 2018/2019, sarà obbligato a riscattare il giocatore, a fronte di un corrispettivo pari a 9 milioni, pagabili in tre esercizi.
3 luglio 2018. In virtù delle voci che impazzano su Cristiano Ronaldo, in tanti mi avete chiesto: è un’operazione fattibile?

Contrariamente a quello che potete pensare, la risposta è “sì”. Ovviamente, il bilancio non potrebbe mai e poi mai sopportare l’ammortamento dei 120 mln del cartellino, men che meno i 30 milioni netti dell’ingaggio fino al 2022: un incremento dei costi di 90 mln annui (60 mln lordi di ingaggio + 30 mln di ammortamento del cartellino) appare essere uno scoglio insormontabile, che violerebbe tutti i vincoli del Fair Play Finanziario e ci porterebbe a fare la stessa fine del Milan (esclusi dalle coppe ndr).

Quindi? Sono forse impazzito? Sì e no. Un’operazione simile, in realtà, è già stata fatta: basterebbe copiare. Vi ricordate l’acquisto di Neymar da parte del PSG? Immaginate ora che FCA, FERRARI o EXOR decidano di fare di CR7 il loro testimonial, e vadano a pagare la clausola rescissoria di 120 mln per liberarlo dal Real. In questo modo, la Juve non sarebbe costretta a mettere a bilancio i 30 mln annui dell’ammortamento del cartellino. E una è fatta.
Rimane ora lo scoglio ingaggio, anche quello ampiamente “non sostenibile”. Di nuovo, basta copiare. City e PSG in grande, ma anche Inter e Sassuolo in piccolo (e, probabilmente, anche altre squadre), ricevono annualmente, da sponsor correlati, un importo che non è proporzionale al reale valore commerciale della sponsorizzazione stessa. Viene fatto perché l’incremento dei ricavi così ottenuto consente di aumentare il livello dei costi e quindi permettersi un monte ingaggi altrimenti insostenibile. Nel caso della Juve, JEEP (o chi per essa) dovrebbe intervenire, aumentando in misura considerevole il valore della sponsorizzazione, rendendo così sostenibile l’ingaggio di CR7. Ed anche questa è fatta.
Questo accenderebbe sulla Juve i riflettori della UEFA, così come è successo per il PSG? Ovviamente sì. La UEFA ricalcolerebbe la sponsorizzazione, riportandola al Fair Value (stimato), ma la Juve avrebbe la possibilità di difendersi in maniera concreta, come sta per fare il PSG nel caso Neymar-Mbappe, adducendo la motivazione che l’ingaggio di CR7 aumenterebbe di molto il valore del marchio Juventus e quindi della sponsorizzazione. Ad oggi non mi pare che la UEFA abbia preso provvedimenti particolari contro i parigini, nonostante questi siano già in regime di Settlement Agreement (l’ultimo step prima di finire alla Camera giudicante e far la fine del Milan ndr).
Insomma, come vedete, teoricamente è possibile: finché non suona la sveglia, vale la pena sognare.

2 luglio 2018. La Juventus comunica di aver acquisito a titolo definitivo dal Perugia le prestazioni sportive di Giangiacomo Magnani (04/ott/1995), centrale difensivo, a fronte di un corrispettivo pari a € 5 milioni. Il giocatore ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2023.

29 giugno 2018. La Juventus comunica che Andrea Barzagli (08/mag/1981) e Giorgio Chiellini (14/ago/1984) hanno rinnovato il proprio contratto, rispettivamente fino al 2019 e 2020. Tutto ampiamente previsto, mancava solo l’ufficialità. Con l’arrivo di  Mattia Caldara (05/mag/1994) , il reparto dei centrali di difesa è composto da ben 5 giocatori: considerando le liste, c’è da chiedersi se resteranno tutti.

27 giugno 2018. La Juventus comunica di aver acquisito per € 40,4 milioni, pagabili in 3 anni, il terzino destro portoghese João Cancelo (27/mag/1994). Il giocatore ha firmato un contratto di durata quinquennale e percepirà circa € 3 mln netti a stagione.

La rosa è ora completa in tutti i reparti, con l’unico dubbio legato alle condizioni di Spinazzola: se il decorso post operatorio dovesse rivelarsi più complicato del previsto (il suo ritorno al calcio giocato è previsto per dicembre, con tutte le incognite del caso), la Juventus potrebbe decidere di tamponare la situazione escludendolo dalle liste e virando su un altro terzino a basso costo (Darmian?).
In questo momento ben 3 giocatori devono essere esclusi dalla lista UEFA: i papabili sono appunto Spinazzola, Sturaro e Pjaca.
Anche il costo della rosa (la c.d. Potenza di Fuoco) sembra far pensare che la campagna acquisti in entrata sia finita e sono portato a credere che, a meno di cessioni illustri che potrebbero scompaginare le carte, sia davvero così. La rosa è più giovane della precedente e, sulla carta, sembra più forte.
Rimane da sistemare la questione plusvalenze: la cessione di Mandragora a € 20 mln garantirebbe una plusvalenza di circa € 16,5 mln; Sturaro ha un ammortamento residuo di € 4,3 mln; Pjaca di € 17,2 mln: la cessione di questi due calciatori, rispettivamente a € 15 mln e € 20 mln, verosimilmente non garantirebbe un importo sufficiente a raggiungere il pareggio di bilancio a fine stagione. Benatia? Rugani? Sono loro i prescelti? Nel caso, preferirei Benatia: garantirebbe una plusvalenza inferiore rispetto a Rugani ma ridurrebbe maggiormente i costi a bilancio. Benatia infatti, come potete vedere dalle tabelle, pesa per circa € 11 mln, mentre Rugani solo € 2,5 (se i dati sugli ingaggi che si trovano in rete sono corretti): se la Juve vuole liberarsi dal cappio delle plusvalenze obbligate ad ogni campagna acquisti, l’unica strada percorribile rimane il taglio dei costi. 90 e più milioni annui di ammortamento dei cartellini sono una pesante zavorra per l’attuale bilancio della Juve.
Nota a parte: ad oggi non si ha notizia ufficiale dei rinnovi (scontati) di Chiellini e Barzagli, né del mancato riscatto di Howedes.
21 giugno 2018. La Juventus comunica di aver acquisito a parametro zero il centrocampista tedesco Emre Can (12/gen/1994), che ha siglato un contratto della durata di 4 anni. L’operazione ha generato € 16 mln di oneri accessori, che verosimilmente sono commissioni al procuratore del giocatore e/o un bonus d’ingaggio una tantum al calciatore, riconosciuto al momento della firma del contratto. Tali oneri, pagabili in 2 anni, saranno capitalizzati come se fossero un normale ammortamento del cartellino. Stando alle indiscrezioni, il giocatore percepirà circa € 5,5 mln netti a stagione. Sempre secondo queste indiscrezioni, nel contratto sarebbe stata inserita una clausola rescissoria pari a € 50 mln, valevole a partire dal terzo anno: in caso di reciproca soddisfazione, ci sarà tutto il tempo di rinnovare il contratto ed eliminarla.
Con l’acquisto del centrocampista e il probabile arrivo del terzino destro Cancelo, la rosa è completa in tutti i reparti; la PdF è verosimilmente satura e i flussi di cassa sono già importanti; già così ci sono 2 giocatori di troppo per la lista UEFA (3 con Cancelo) e mancano ancora all’appello un minimo di plusvalenze: vediamo se a partire saranno solo giocatori di seconda fascia (Pjaca? Sturaro?) o se saluterà anche un big (Pjanic? Alex Sandro?).
15 giugno 2018. La Juventus comunica di aver acquisito dall’Ascoli l’attaccante Andrea Favilli (17/mag/1997). Il giocatore era già stato in prestito nella JuventusU19 tra il febbraio 2015 e il giugno 2016; dopo aver fatto la spola tra Ascoli e Livorno, la Juventus se lo è aggiudicato a titolo definitivo per € 7,5 mln, pagabili in 2 esercizi, più ulteriori € 1,25 mln al verificarsi di determinare condizioni. Ai fini di questa analisi lo inseriremo solo tra i flussi di cassa, in quanto difficilmente farà parte della prima squadra.
8 giugno 2018. La Juventus comunica di aver acquisito dal Genoa il portiere Mattia Perin. Al prezzo di 12 miloni (più 3 di bonus), la Juve si aggiudica un ottimo giocatore, che viene a fare il secondo di Szczesny. Perin ha firmato un contratto di 4 anni; secondo le indiscrezioni percepirà 2,3 mln netti a stagione. Il reparto è completato dal CTP Pinsoglio.
Guardando l’organico, con l’arrivo di Emre Can mancherebbe solo un terzino destro (Darmian? Cancelo?), dopo di che la rosa sarà completa in tutti i reparti.
7 giugno 2018. La Juventus comunica di aver esercitato il diritto di riscatto per l’acquisizione a titolo definitivo di Douglas Costa. Al momento la batteria di esterni risulta composta da 4 giocatori: Pjaca, Bernardeschi, Cuadrado e, appunto, Douglas Costa. A questi 4, eventualmente, può aggiungersi Mario Mandzukic. Ragionevolmente, il reparto è più che completo: a meno di cessioni impreviste (Pjaca?) o dello spostamento in pianta stabile di Cuadrado in difesa, la pista Martial, per costi e logica di squadra, appare del tutto inverosimile.

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