Revoca del titolo di Campione d’Italia 2004/05.
Non assegnazione del titolo di Campione d’Italia 2005/06.
Retrocessione all’ultimo posto nella serie A 2005/06.
Retrocessione in serie B per la stagione 2006/07.
9 punti di penalizzazione (erano 17) nella Serie B 2006/07.
In sintesi, i motivi per i quali la Juventus fu condannata per illecito sportivo nei processi sportivi del 2006. Di seguito, cosa rimane di ognuno dei motivi dopo anni di processi.
Tesi. Condizionamento del settore arbitrale, attraverso contatti indebiti e esclusivi, e incontri riservati.
Nessun condizionamento del settore arbitrale e nessuna punizione per arbitri nemici o premio per arbitri amici. Anzi… Nessun rapporto esclusivo o riservato con i designatori: quanto ci fu mostrato nel 2006 era meno che parziale. I rapporti tra designatori e dirigenti (vietati poi dal 2007) all’epoca dei fatti erano addirittura auspicati dalla Figc.
Tesi. Condotta aggressiva e “sequestro” nei confronti dell’arbitro Paparesta.
Nessun sequestro nei confronti di Paparesta: leggenda metropolitana, inchiesta archiviata con la motivazione che “il fatto non sussiste”.
Tesi. Comportamento sleale (art.1 del Cgs) per Juventus-Lazio 2-1. Il Pf aveva richiesto: illecito sportivo, art.6 del Cgs.
L’arbitro Dondarini, l’assistente Baglioni e Giraudo: assolti.
Moggi, e i designatori Bergamo e Pairetto: prescrizione.
Tesi. Comportamento sleale (art.1 del Cgs) per Bologna-Juventus 0-1. Il Pf aveva richiesto: illecito sportivo, art.6 del Cgs.
L’arbitro Pieri, e i designatori Bergamo e Pairetto: assolti.
Moggi: prescrizione.
Tesi. Comportamento sleale (art.1 del Cgs) per Juventus-Udinese 2-1. Il Pf aveva richiesto: art.1 del Cgs.
L’arbitro Rodomonti, gli assistenti Gemignani e Foschetti: assolti.
Moggi, Giraudo, e i designatori Bergamo e Pairetto: prescrizione.
Tesi. Condizionamento delle griglie arbitrali e alterazione dei sorteggi, con la complicità del designatore.
Nessun condizionamento delle griglie arbitrali: tra vincoli e preclusioni, nelle partite di prima fascia, non c’erano molti dubbi. Chiunque ne avrebbe azzeccati almeno 3 su 5. Nessuna alterazione dei sorteggi: più volte dimostrato e confermato nel processo penale. Colpi di tosse, sguardi compiacenti e palline ammaccate (o cadute) si sono rivelati essere null’altro che roba da avanspettacolo.
Tesi. Atti diretti ad alterare le gare attraverso ammonizioni “preventive” pro-Juventus. Nella partita precedente, ammonizioni dei giocatori in diffida.
Niente ammonizioni preventive: le ammonizioni mirate pro-Juve non sono mai esistite. La media di ammoniti e espulsi a favore era inferiore o uguale a quella di tutte le altre principali squadre della serie A.
Tesi. Alterazione della classifica del campionato 2004/05, anche senza alterazione delle partite.
Già il fatto che la classifica si alteri da sola, senza partite tarocche è paradossale, ma il campionato 2004/05 (fin dalla sentenza penale di 1° grado) non risulta essere stato alterato nemmeno dall’attività della fantomatica cupola.
Cosa rimane dei motivi delle condanne dei processi sportivi del 2006? Praticamente nulla. Tutti i capi d’accusa dei processi sportivi che avevano determinato la condanna della Juventus sono stati di fatto sgretolati. Grazie agli atti e alle sentenze dei processi penali, e grazie all’ascolto e all’analisi (in virtù dell’operato del collegio difensivo di Moggi) delle intercettazioni inizialmente “scomparse”.
Una dozzina di “trasmissioni brevi” di 12-13 minuti l’una. Nel decennale di calciopoli, ne ripercorreremo la storia evidenziandone i punti salienti. Circa...
Lo scandalo viene costruito mediaticamente. Nessuno ne sa nulla, ma tutti ne parlano… e tutti sanno come deve andare a finire....
Nino Ori14 Gennaio 2017
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