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Caro Andrea ti scrivo…

Lettera aperta

Gent.mo
Presidente Andrea Agnelli

La cronaca sportiva di questi giorni ci racconta che la Juventus, la NOSTRA Juventus ha scritto un’altra memorabile pagina di storia e di questo Le saremo per sempre grati.
Fino a soli tre anni fa sarebbe stato alquanto temerario credere che di li a poco la NOSTRA Juve sarebbe stata capace di raggiungere un simile traguardo e questo grazie al lavoro, alla programmazione, alla pazienza e alla grandissima voglia di riscatto che tutto il popolo bianconero bramava dopo le cocenti, indelebili ed ancora sanguinanti ferite di calciopoli.

Parafrasando le parole del nostro Mister, sappiamo che vincere non è mai facile, sappiamo che vincere è una parola facile da pronunciare ma difficile d’attuarsi. Sappiamo che i castelli non si costruiscono dall’oggi al domani e soprattutto sappiamo che non vanno e non devono essere costruiti con la sabbia. Grazie al Suo lavoro, al lavoro dei Suoi preziosissimi collaboratori, si è tornati a leggere il nome della Juventus negli stadi dell’Europa che conta. E’ questo il nostro habitat naturale, è qui che vogliamo restare.

Il protrarsi del lungo periodo di crisi che l’economia Italiana sta attraversando, congiuntamente alla perdita di appeal del calcio italiano nei confronti dei nostri competitors europei, non ha impedito alla NOSTRA gloriosa società di costruire quella che è diventata la NOSTRA casa, teatro e testimone delle nostre vittorie. Non ha impedito alla NOSTRA gloriosa società di aumentare esponenzialmente i propri ricavi nell’arco di pochi anni.

Tutto questo grazie alla capacità di saper programmare, tutto questa questo grazie anche alla pazienza di noi tifosi nel saper aspettare prima di tornare a VINCERE. Questo dimostra che il popolo bianconero, quello con la B maiuscola, una volta tornati ad essere vincenti in Italia, avrà la pazienza di aspettare prima di tornare ad essere vincenti anche in Europa.

Nessuno mai Le chiederà di vincere la Champions League il prossimo anno, nessuno mai Le chiederà di forzare le tappe. Quello che Le chiederemo, se mai, sarà di lottare su ogni campo da calcio, in ogni stadio d’Europa finchè non sarà caduta l’ultima stilla di sudore, questo si.

Però, una cosa è fondamentale, una cosa è imprescindibile: a condurre la nostra truppa, a comandare le nostre imprese, deve esserci il nostro Condottiero, il nostro Comandante, il nostro mentore, Antonio Conte. Perché nessuno come lui, bianconero dalla nascita, gobbo nell’animo, sa cosa significa la parola JUVENTINITA’, perchè nessuno come lui, sa cosa significa la parola JUVENTUS, perché nessuno come lui sa cosa significa VINCERE nella Juve. La Juventus è una famiglia, è una grande famiglia e se Lei può essere considerato nostro padre, Antonio è il nostro fratello ed un padre non abbandonerebbe MAI il proprio figlio, un padre non lascerebbe MAI separare i suoi fratelli e farebbe di tutto per mantenere unita la propria famiglia.

E se è vero che nella Juventus vincere non è importante ma è l’unica cosa che conta, è vero anche che noi vogliamo continuare a vincere con ANTONIO CONTE. Qualora anche Antonio avesse dubbi riguardo la nostra pazienza, qualora anche Antonio avesse dubbi riguardo la nostra voglia di continuare a sognare insieme a lui, gli faccia leggere questa lettera.

RingraziandoLa per il prezioso tempo che vorrà dedicare a queste poche ma sentite righe, l’occasione mi è gradita per salutarla con sommo affetto e gratitudine.

Fino alla fine
Benny

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