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Centro di igiene mentale CR7

Questo è il racconto di come una tifoseria, all’improvviso, nel bel mezzo dell’estate 2018, abbia rischiato seriamente di finire al manicomio ed è stata salvata solo dal provvidenziale annuncio ufficiale dopo i dieci giorni che hanno cambiato la storia del calciomercato. Esattamente i primi dieci giorni di luglio, dal 1/7 quando sono uscite le prime indiscrezioni al 10/7 quando finalmente prima il Real Madrid e poi la Juventus hanno annunciato la conclusione dell’affare del secolo.

Dicevamo il 1/7. Iniziò tutto quella mattina, quando al tifoso juventino medio (e quindi ignaro di quanto Luca Momblano anticipava da alcuni giorni su Juventibus) che faceva colazione al bar sfogliando Tuttosport andò di traverso il cappuccino nel leggere il titolone in prima pagina.

Che storia, sì! Ronaldo alla Juve, certo, ma soprattutto la storia che ha inizio in quel momento. Perché siamo nel 2018, i social governano la nostra vita e tramite i social tutti possono dare sfogo alla propria mitomania per ottenere il loro quarto d’ora di celebrità millantando improbabili conoscenze all’interno di aeroporti, alberghi, digos e ovviamente nella stessa Juventus. Conoscenze delle quali fino a cinque minuti prima nessuno sapeva nulla ma chissenefrega, la Juve sta comprando Cristiano Ronaldo e noi tifosi non abbiamo certo tempo di stare lì a sindacare se il suddetto presunto insider sia un cazzaro o no. Vogliamo sognare e cerchiamo disperatamente un pusher che il sogno ce lo venda.

E si parte fortissimo, perché c’è gente pronta a giurare (siamo ai primi di luglio) che lo sbarco del portoghese a Torino è imminente, che Marotta e Paratici siano contemporaneamente a Madrid con l’Avvocato Coppi e a Milano con Mendes, che Ronaldo  anzi è già atterrato e che lo hanno portato in fretta e furia in un castello fuori Torino. Ma il momento in cui il popolo inizia a crederci veramente è la sera in cui scopriamo l’esistenza di El Chiringuito! Tutti col nostro spagnolo modello Pieraccioni ne “Il Ciclone” passiamo le sere attaccati allo streaming di questo programma sportivo spagnolo che ci gasa di brutto dando per sicura e imminente la partenza di CR7 in direzione Torino. “Faltan oras o dìas” (e insomma, per noi in preda all’ansia che nemmeno una finale di Champions, non è che sia proprio la stessa cosa, maledetti. Ma non glielo diremo mai. Ormai gli vogliamo troppo bene e qualcuno non ha avuto la forza di defollowarli nemmeno dopo il 10/7).

Tornando in Italia, mentre la Snai non accetta più scommesse sul trasferimento ed impazza il toto nuova casa di Cristiano (tutti conoscono un agente immobiliare che gli assicura che è già passato di persona a visionare la nuova umile dimora sabauda, due camere con servizi e termoautonomo), gli avvistamenti della Madonna di Madeira si moltiplicano a vista d’occhio e la gente inizia ad accamparsi a Caselle convinta dall’amico ben inserito che il portoghese stia per sbarcare da un momento all’altro. Spunta persino una foto di Ronaldo in aeroporto, scattata chissà quando, che viene spacciata come la prova dell’avvenuto sbarco in terra sabauda del fuoriclasse.

Appurato che invece CR7 continuava a poltrire con le chiappe a mollo a Costa Navarino e che Mendes invece chissà dove cazzo fosse, decidiamo di credere persino alla peggiore delle fake picture, quella che ci promette in coda alle nuove puntate della serie “First Team” in uscita il 6 luglio su Netflix la rivelazione di un nuovo, clamoroso acquisto per la stagione successiva. A ripensarci ora, che vergogna!!

Ci pappiamo avidamente i nuovi episodi, bellissimi ma ovviamente senza alcuno scoop di mercato, e siamo già pronti per una nuova suggestione (termine molto di moda in questi dieci giorni): il 7/7. Tutto pronto per il giorno più evocativo di tutti, Cristiano arriverà, farà le visite e poi di corsa per la presentazione a sorpresa (!!!) all’Allianz Stadium. E le prove? Malfidenti! Sono girati audio nelle chat whatsapp di mezza Italia con gente che aveva avuto rassicurazioni inconfutabili da parte della Digos, della Telecontrol e ovviamente della sede della Juve con tutti gli impiegati allertati e costretti a  rinunciare al weekend di mare a Spotorno (e chissà poi perché…). In tutto ciò c’era anche la stanza prenotata al Principi di Piemonte (che però è chiuso da tempo per ristrutturazione), anzi no al Golden Palace (e vabbè, se non è zuppa è pan bagnato). Invece il weekend del 7-8 scivola via senza che accada nulla, e mentre un po’ di scoramento inizia a serpeggiare e su chat e social spuntano foto di ghiaccioli dalla forma equivoca (“calipponeeeee” = è in arrivo la fregatura ed è in arrivo proprio… lì!) ci si deve aggrappare a qualsiasi cosa per tenere viva la speranza. E così, dopo aver stalkerato il sito di underwear di CR7 sognando dietro a uno sfondo con la sagoma dello stadium, ecco che il delirio compie un passo ulteriore, che non potevamo ancora saperlo ma risulterà alla fine quello decisivo: diventiamo un popolo di poeti, santi, navigatori e… assistenti di volo! Grazie a una meritoria app chiamata Flightradar, un manipolo di invasati senza speranza di guarigione inizia a tracciare voli di qualsiasi tipo, fomentati da improbabili soffiate che assicuravano la presenza di Ronaldo, Mendes o, meglio ancora, entrambi. Vi assicuro che conosco chi ha controllato per ore un volo Girona-Francoforte non si sa bene per quale motivo. Ho sinceramente paura di scoprire, all’uscita delle prossime rilevazioni Istat, di quanto sarà calato il PIL italiano nei primi dieci giorni di luglio.

Ma dicevamo, Flightradar. Era l’intuizione giusta, ma ancora non lo sapevamo. Lo avremmo scoperto finalmente la mattina del 10 luglio 2018, il grande giorno. Sui social fa capolino una foto scattata da un addetto dell’aeroporto di Pisa. Nulla di che, se non fosse che nella foto c’era Andrea Agnelli pronto a imbarcarsi!

Io non so se questo eroe dei tempi moderni che si è immolato per noi sia riuscito a conservare il suo posto di lavoro, sta di fatto che è solo grazie a lui se quella mattina è diventata la più epica della storia del calciomercato. Perché oltre al selfie avevamo anche il codice di un volo, e il volo (privato) era un Pisa-Kalamata. Se il nome della destinazione non vi dice nulla, sappiate che si tratta di una amena località del Peloponneso, ma soprattutto dell’aeroporto più vicino a Costa Navarino, proprio il posto dove CR7 è in vacanza!! Ok potrebbe trattarsi di un mitomane, la foto potrebbe essere di chissà quando, ma per come siamo ridotti ormai non ce ne frega nulla: quello è IL VOLO, quello che sta portando Agnelli a rapire Cristiano Ronaldo per portarlo con sé alla Mandria. In realtà Agnelli tornerà indietro da solo, ma le due ore a seguire passo passo la rotta dell’aereo le potremo raccontare tra qualche anno ai nostri nipoti perché su quell’aereo c’era davvero il Presidente e da lì a poco sarebbe arrivato anche Jorge Mendes a siglare l’accordo definitivo per il colpo di mercato più fantastico della storia del calcio. Quella mattina, amici, è stata fatta la storia. E non l’ha fatta nessun giornalista impettito, l’hanno fatta dei tifosi sull’orlo della pazzia, ormai stremati dopo dieci giorni a inseguire e sognare il giocatore più forte del mondo, ancora un pochino terrorizzati dai calippi ma animati da una fede incrollabile. E tutto il mainstream si è dovuto accodare. Anche per questo, l’affare del secolo non lo scorderemo mai e lo racconteremo alle future generazioni. Sempre che non ci abbiano chiusi in qualche centro di igiene mentale, ovviamente (nel caso, se  possibile, almeno che sia di proprietà di CR7).

 

(si ringrazia Carla Gobbi per il prezioso contributo di ricerca e selezione del materiale di questi 10 giorni . Con annessi cuori che sicuramente apprezzerà  ❤️   ❤️   ❤️  )

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