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Cesena – Juve 2-2: what the hell is going on?

Cesena – Juventus non meriterebbe la stesura di questo testo, non meriterebbe la lettura dello stesso e non meriterebbe soprattutto commenti se non un bel “No comment“. Meriterebbe soltanto un silenzio totale fino alla prossima partita, sperando che vada decisamente meglio e non ci faccia prolungare questo periodo di vera e propria depressione mentale di noi tifosi.

La Juventus scende in campo, si fa per dire, con il classico 4-3-1-2: Tevez sostituito da Llorente, ritorna Lichtsteiner e in difesa va Ogbonna al posto di Chiellini. Si parte come peggio non si può, prima una bella iniziativa di Defrel lo porta al tiro dove Buffon è attento, successivamente Bonucci controlla male un pallone, scivola e lo stesso Defrel si trova a tu per tu con Buffon che ancora una volta è fondamentale. I bianconeri sembrano essere in un film horror, ogni zona di campo rappresenta una minaccia, il Cesena è molto aggressivo e gioca con coraggio, non indietreggia e trova meritatamente il vantaggio quando Pirlo (come purtroppo non di rado) perde un pallone velenosissimo a centrocampo e la ripartenza dei bianconeri porta alla conclusione di Djuric solo contro Buffon.

Gli errori dei calciatori di Allegri continuano, fino a quando la situazione sembra normalizzarsi e a quel punto esce fuori un po’ della qualità della Juventus. Pogba crossa al bacio per Morata ed è il pareggio. Successivamente, da una rimessa laterale e con un Cesena abbastanza colpito dal goal degli avversari, Morata prolunga di testa, Llorente non arriva ma fa sbagliare l’intervento ai difensori del Cesena, Marchisio si inserisce e mette in rete. Nonostante il vantaggio trovato, però, si ha sempre l’impressione che in campo ci sia ben poca concentrazione da parte della Vecchia Signora. Neanche a dirlo ed è subito Lichtsteiner a sbagliare un passaggio banale che può far ripartire il Cesena, ma per evitare che ciò accada trattiene l’avversario facendosi ammonire. I calciatori in maglia blu, per l’occasione, si mettono il bastone tra le ruote da soli. Il più positivo del primo tempo è sicuramente Vidal, che sembra aver ritrovato la giusta forma fisica. La strada ancora è lunga e questa stagione, ahinoi, difficilmente vedremo con continuità il miglior guerriero, anche se ce lo auguriamo.

Giusto il tempo di parlare bene di un calciatore e, non appena le due squadre scendono nuovamente in campo, il migliore comincia a sbagliare come tutti gli altri. A turno l’errore viene compiuto da tutti, lanciando ogni volta le sfuriate del Cesena. Llorente in avanti non azzecca una giocata come suo solito in questo (lungo) periodo e i difensori fanno sembrare Djuric davvero Ibrahimovic. Non solo quindi errori tecnici che lanciano un Cesena affamato verso la porta di Buffon, ma anche errori di posizionamento e poca determinazione nell’arrivare per primi sul pallone e nei contrasti, facendo trasformare ogni lancio lungo della squadra di casa in una potenziale occasione da goal. Prima infatti da un lancio lungo che nessuno intercetta Brienza si ritrova un buon pallone e lo calcia alto, poi se ne ritrova un altro dopo la bella sponda di Djuric, che vince l’ennesimo contrasto alto, e firma il pareggio. Altra palla lunga e Djuric ha l’occasione per portare in vantaggio il Cesena, questa volta però calcia male. Succede poco altro nel match: Pogba non illumina, Vidal non trova spazi e perde sempre più lucidità col passare dei minuti, sbagliando il calcio di rigore probabilmente decisivo a 10 minuti dal termine dopo un fallo di mano di un difensore avversario; Evra, anche lui bravo nel primo tempo, gioca un secondo tempo fatto di errori, adattandosi al resto della squadra.

Col senno di poi forse Chiellini sarebbe stato di grande aiuto contro Djuric, infatti l’unica cosa che bisognava fare era adattarsi a loro e, come diciamo noi, “cafuddari“. Caceres per esempio sarebbe stato utilissimo, così come Tevez, più che per la qualità, per la personalità e per lo spirito, appunto, battagliero. In partite come queste, dove ogni giocata difensiva equivale a errore, uno si potrebbe ricordare della precisione infallibile di Barzagli (che speriamo di recuperare in fretta) negli interventi. Quello che si rimprovera non è l’errore di Bonucci e neanche quello di Pirlo, che ne commette di frequenti ormai. Quello che si rimprovera è l’atteggiamento, visto che il Cesena in porta lo mandavamo noi. A un certo punto a qualcuno sicuramente sarà venuto il dubbio se passare la palla a quelli in maglia blu o a quelli in maglia bianconera, tanti erano gli errori. Stupisce come in partite del genere, che sembrano scritte, perché lo si capisce quando questa squadra si vuol far del male, la totalità dei calciatori si rincoglionisce, anche quei tre che entrano per cercare di combinare qualcosa vengono risucchiati. Non uno o due o tre calciatori in giornata no, ma tutti. Non è tattica e non è mancanza di qualità, è atteggiamento.

Infine qualche riflessione cattiva sui calciatori: Morata non è una vera seconda punta e non può fare il Tevez, anche se non era questo il problema; questa posizione la può occupare, ma in maniera differente e non come ruolo fisso. Llorente è un corpo estraneo, è da mesi che un pallone dalle sue parti si trasforma in qualcosa di pessimo. Vidal deve cercare di dare continuità a quello che fa anche all’interno dei 90 minuti; il rigore sbagliato ci può stare e su di lui tutto pesa di più quest’anno, anche se ci si deve ricordare che quel ruolo non gli semplifica le cose. I tre di centrocampo appena sufficienti, ma se Pirlo nell’arco di questa partita non riesce ad ordinare il gioco come dovrebbe, non riesce a fare un recupero difensivo e non fa neanche una giocata illuminante, aggiungendo errori clamorosi come quello sul primo goal… (pausa lunghissima). Bonucci era da mesi che non faceva una partita così disastrosa, mentre Ogbonna forse leggermente meglio. Lichtsteiner a destra attacca male e difende peggio. Evra gioca un buon primo tempo e poi si mette al livello dei compagni. Allegri tarda i cambi e non riesce a far capire ai suoi come giocare la partita.

Ragionamenti da “moriremo tutti + 1”, ma comunque riguardanti solo ed esclusivamente la partita di ieri, perché nessuno ha intenzione di fare catastrofi. Chi c’è da salvare? Neanche a dirlo, il capitano, il signor Gianluigi Buffon che ci ha messo prima le mani e poi la faccia in questa partita persa pareggiata nel peggior dei modi. Non drammatizziamo e soprattutto non facciamo paragoni con le stagioni passate che è anche peggio, e non per la Juventus attuale. Alcuni hanno la memoria corta e l’unica partita brutta che ricordano probabilmente è quella con la Fiorentina. Chi vi scrive ne ricorda anche altre, magari mascherate dal risultato, ma pessime dal punto di vista della prestazione. Ora testa all’Atalanta, per provare a scordarci finalmente di quella orrenda trasferta a Cesena.

Fino alla fine…

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