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Champions League e valore delle rose

La Champions League è una competizione resa particolarmente affascinante dall’incontro di squadre appartenenti a campionati differenti e diversi, a volte molto, forse troppo, sono i valori in campo delle squadre.

L’idea alla base di questo articolo era confrontare i rapporti di forza (economica) tra le differenti società, ma problemi di adeguatezza temporale dei dati e la difficoltà di avere un set completo di dati, ha spostato l’attenzione su un valore differente: il valore di mercato della squadra.  Per avere questo set completo e aggiornato mi sono rivolto al database di Transfermarkt.

Alcune questioni da chiarire:

I valori presenti su Transfermarkt cosa rappresentano? I valori di riferimento sono stime sul “presunto” valore di mercato di un calciatore e come tale sono soggette ad errori/incoerenze.

Se il valore di mercato di Transfermarkt spesso diverge dal valore del trasferimento “reale” di un calciatore, perché possono essere una misura affidabile in questo esercizio? Il valore di Transfermarkt tende a divergere in maniera metodica rispetto al valore di mercato di un calciatore:

  • sottostimando il valore di un calciatore molto giovane e in rapida crescita;
  • sovrastimando il valore per quei calciatori provenienti da annate sportive non esaltanti ma comunque con un valore di mercato pregresso decisamente elevato;
  • è del tutto “simbolico” il valore di quei calciatori particolarmente avanti con l’età e quindi non più soggetti ad un probabile trasferimento;

Come visto i valori presentano alcune criticità non superabili, gli scostamenti però sono sistematici e quindi nella valutazione complessiva di una rosa X gli effetti sono sono identici (probabilmente anche proporzionali) alla rosa Y, così come alla rosa Z, essendo comunque ogni rosa un complesso vario di calciatori.

I dati complessivi presenti su Transfermarkt riferiti a ciascuna squadra sono diversi dai dati che useremo, i nostri dati di riferimento sono stati depurati dai calciatori esclusi dalla lista A presentata alla Uefa (con una sola eccezione per il Lione).

Quanto valgono le rose presenti in Champions? Le 32 squadre complessivamente valgono 7,444 miliardi di euro. Così distribuite tra le varie fasce:

Immagine1

Colore – Verde: prima fascia, Blu: seconda fascia, Giallo: terza fascia, Rosso: quarta fascia, con il vecchio metodo. Dati in milioni di euro.

Da quest’anno come tutti ben sappiamo, il metodo di ripartizione delle squadre nelle 4 fasce è cambiato, ma quali sono stati gli effetti di tale cambiamento? Come è possibile vedere nel grafico in basso, il nuovo metodo di posizionamento ha influito principalmente sulla composizione delle prime due fasce, spostando in prima fascia ben 3 squadre della “seconda fascia con il vecchio metodo” e una squadra, il Psv, dalla “vecchia terza fascia” alla prima fascia. In sostanza i cambiamenti non sembrano essere irrilevanti, aggregando i dati per fasce scopriamo che:

Valore fasce Champions

Dati espressi in milioni di euro.

Il vecchio regolamento riusciva a realizzare una composizione graduata e decrescente dei valori complessivi delle singole fasce, mentre il nuovo regolamento compone una prima e una seconda fascia sostanzialmente identiche. In altre parole se il vecchio regolamento dava un senso al collocamento di un club appartenente ad ogni fascia ad un gruppo, con il nuovo regolamento tutto ciò viene meno. A questo punto qualcuno potrebbe pensare che questo possa portare alla composizione di gruppi più equilibrati livellando le prime due fasce. Andiamo a verificarlo:

Variabilità all'interno della fascia

La misura è espressione di un indice di variabilità relativo, rapportando scarto e media.

In realtà il nuovo regolamento ha aumentato in maniera significativa la variabilità all’interno delle prime due fasce. Questo cosa significa? Che la composizione delle squadre all’interno della fascia è meno omogenea.

In conclusione se il vecchio regolamento distribuiva un certo grado di squilibrio tra i vari gironi in maniera “equa”, ovvero prima del momento del sorteggio e precisamente al momento dell’assegnazione del club alla fascia di appartenenza, il nuovo regolamento assegna un peso maggiore al sorteggio potendo pescare, al momento dell’estrazione della pallina all’interno dell’urna, squadre con valori “maggiormente” differenti. Ipotesi verificata con una scomposizione della varianza. Quindi cosa aspettarsi dal nuovo regolamento? Semplicemente la possibilità di creare gironi o particolarmente equilibrati o particolarmente squilibrati.

In particolare colpisce però la variabilità della quarta fascia, la presenza di squadre dal peso specifico particolarmente elevato come il Wolfsburg e il Borussia Mönchengladbach o viceversa particolarmente basso come il Maccabi e il Malmö, e mantenendo intatta la composizione tra i due regolamenti, può comunque indicarla come un fattore chiave nella creazione dei cosiddetti “gironi di ferro” in entrambe le situazioni.

Questi i gironi creati al sorteggio:

Gironi Champions League

Andiamo a classificare i gironi per rilevanza.

Dati espressi in milioni di euro; il Gruppo medio è un raggruppamento formato da 4 squadre fittizie calcolate come media di ogni fascia

Dati espressi in milioni di euro; il Gruppo medio è un raggruppamento formato da 4 squadre fittizie calcolate come media di ogni fascia

Come sottolineato dai media il sorteggio è stato poco magnanimo con le squadre italiane, come si può notare dal grafico la Roma (gruppo E) e la Juve (gruppo D) vanno a comporre le fila di due gruppi “sopra la media”, in particolare è curioso notare come il gruppo di minor valore, il gruppo C con Benfica, Atletico, Galatasaray e Astana, valga meno della metà del gruppo di maggior valore, il gruppo A con Psg, Real Madrid, Shakhtar e Malmö. Non necessariamente un gruppo di maggior valore è di conseguenza un gruppo di ferro o meglio, più equilibrato. Anche il semplice confronto tra il Gruppo C e il Gruppo A ad occhio farebbe pensare che il valore del gruppo può certamente aiutare a capire quale siano i gruppi più “prestigiosi“, non però i gruppi più combattuti.

Andiamo a considerare allora i gruppi (per comodità non li ordinerò ma li lascerò in posizione così come nel grafico in precedenza) in base all’omogeneità e quindi all’equilibrio delle contendenti.

Il valore è espressione di un indice di variabilità relativa.

Il valore è espressione di un indice di variabilità relativa.

Le cose iniziano a diventare più interessanti e soprattutto a fornire un giudizio abbastanza netto sui gironi, ricordiamo prima che l’incertezza sul girone non è riferito esclusivamente alla lotta per il primato. Possiamo facilmente dividerli in due categorie:

  • gironi in cui non c’è un equilibrio tra le contendenti (facilmente si potrebbero ad esempio trovare la prima o le prime due classificate così come il fanalino di coda) e sono tutti i gironi con un valore superiore al Gruppo medio: Gruppo C, G, E, F, A. In assoluto il valore più alto è fatto registrare dal girone del Chelsea, anche il girone della Roma sorprendentemente è un girone “poco equilibrato”, in effetti sulla carta sarebbe già possibile identificare la prima e l’ultima classificata;
  • gironi in cui c’è un forte equilibrio tra le partecipanti: Gruppo H (in assoluto il più incerto con Zenit, Valencia, Gent, Lione), Gruppo B e Gruppo D, il gruppo della Juventus.

A questo punto qual è il vero girone di ferro della Champions League? Senza dubbio l’unico girone di ferro che possa associare valore dei partecipanti e “equilibrio” dei valori in campo è proprio il girone della Juventus. Ovviamente il giudizio è dato da un punto di osservazione esterno, è chiaro che un tifoso del Malmö potrebbe chiamare il proprio girone “girone di ferro”, ma con ogni probabilità è un giudizio soggettivo e come tale è relativo.

Continuando è interessante riuscire ad esprimere i rapporti di forza all’interno di ogni gruppo (partecipante vs resto del gruppo) per avere una misura che possa essere confrontata tra partecipanti a gironi differenti e capire, in sostanza, chi ha il compito più difficile nell’emergere nel proprio girone.

Classifica

 

Spicca in testa senza sorprese il Chelsea, seguito dalle tre spagnole e dal Bayern Monaco. Non passerò in rassegna ogni girone per motivi di lunghezza del post, ma come evidenziato anche in tabella i gironi delle due italiane presentano un seguente schema: il girone della Juventus è più equilibrato nelle 4 squadre, solo in uno dei due gironi la leadership è evidente con il Barcellona che supera 4,3 volte il valore medio del gruppo a differenza del City, squadra di maggior valore del gruppo D ma con un valore di appena 2,1 seguita nel proprio girone dalla Juventus a 1,4. Quindi il girone della Juventus si presenta più difficile ma meno difficoltoso per i bianconeri prevalere e eventualmente scalzare il City o classificarsi solo davanti Siviglia e Borussia Mönchengladbach, più complicato anche il secondo posto invece per la Roma.

In generale facile poi individuare anche le squadre con chance residuali di qualificazione e confrontare ad esempio in quale girone la lotta per il terzo posto è più aperta o meno scontata, da quest’ultima il gruppo D della Juventus e i gruppi A, E, C con Astana, Bate e Malmö lontanissime dalla terza piazza.

La tabella è utile anche per gli scommettitori che potrebbero ad esempio confrontare le quote tra le varie piazzate di ogni girone e capire se effettivamente l’agenzia di scommesse “paga” un eventuale sorpresa nel girone H ad opera del Lione rispetto a vittime sacrificali come Olympiakos e Shakhtar, così come per il Benfica da molti considerato favorito sul Galatasaray ma un pelo indietro nella classifica.

A questo punto l’articolo si ferma qui, con una conclusione aperta che colmeremo a fine qualificazione quando ci sarà un confronto tra i punti conquistati tra le varie squadre, le posizioni finali e le conclusioni della tabella in alto così capiremo quale sorpresa sarà stata più “sorprendente” delle altre, quale squadra avrà ottenuto una qualificazione da posizioni peggiori e viceversa, ecc.

 

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