Molti dubbi accompagnavano la Juventus di Allegri in questo esordio nella Serie A contro il Chievo Verona. I bianconeri arrivano da un pre-stagione molto difficoltoso e gli infortuni dell’ultima settimana (Pirlo out 30 giorni, Llorente e Giovinco in dubbio fino all’ultimo), più le assenze di Barzagli e Chiellini, non hanno certamente semplificato le cose. I ragazzi di Allegri però riescono a imporsi con il risultato di 0-1 e forniscono un’ottima prestazione schiacciando il Chievo dall’inizio alla fine.
La Juventus parte subito bene con un paio di tiri (Tevez e Coman) e si porta quasi immediatamente in vantaggio con Caceres, che da calcio d’angolo trova la rete di testa dopo che Bardi viene scavalcato dal pallone. I bianconeri non abbassano i ritmi e dopo aver concesso qualche ripartenza non troppo pericolosa al Chievo, sfiorano il raddoppio con Vidal: prima il cileno viene stoppato quasi sulla linea dalla difesa veronese, poi invece ci pensa il palo a impedirgli di segnare dopo un bel colpo di testa.
La squadra bianconera continua a premere e a costringere il Chievo a stare intrappolato ai limiti della propria area di rigore; significativo il dato finale del possesso palla bianconero in questo senso: 74%, negli ultimi 10 anni soltanto una volta questo dato è stato superato (OptaPaolo).
Si arriva alla fine del primo tempo con una traversa colpita da Tevez, che dopo una bella galoppata di Lichtsteiner riceve palla da quest’ultimo e, forse ostacolato dalle condizioni scarse del terreno di gioco, colpisce non bene e manda il pallone sul legno. Non è finito però il conto con i pali, perché poco dopo a colpire un altro legno ci pensa Caceres di testa dopo un altro calcio d’angolo. Da segnalare anche un tiro di Coman con il mancino dopo una bella giocata al limite dell’area di rigore, parato da Bardi in volo.
Il secondo tempo inizia forse a ritmi più lenti, ma va in crescendo per la Juventus. I bianconeri meriterebbero il raddoppio nettamente, ma le conclusioni non sono precise. Si arriva così verso la fine dell’incontro, la Juventus ha già costruito delle occasioni con Coman, Tevez, Pogba e Llorente (subentrato proprio al francesino, esordiente in Serie A), ma si rischia la beffa clamorosa: il Chievo avanza nei pressi dell’area di rigore della Juventus e trova un rimpallo favorevole che manda Maxi Lopez quasi a tu per tu con Buffon, che però è reattivo ed evita il pareggio dei gialloblu con un grande intervento.
Provando a rallentare i ritmi e a evitare altri rischi inutili, si arriva al 94′ e la Juventus ottiene così i primi 3 punti in stagione all’esordio. Esordio da condividere con Coman, che gioca la sua prima partita ufficiale con la Juventus e la prima partita in Serie A. La sua prestazione è stata, come definita dallo stesso Allegri, “da veterano”: Coman infatti ha disputato un ottimo match e tutto poteva sembrare, tranne che un ragazzo di 18 anni al debutto. Si è mosso bene, ha corso, pressato, dribblato, tirato e sfiorato anche il goal, mostrando una qualità indiscutibile, giocando addirittura fuori ruolo. Bellissima l’azione a inizio secondo tempo, in cui salta di netto un avversario e prova a piazzare il pallone sul secondo palo, non avendo fortuna (fuori di poco). Per il resto, bene tutti gli altri: Tevez non al 100%, Caceres sempre ottimo, Ogbonna abbastanza sicuro, Bonucci con qualche sbavatura, Lichtsteiner bello pimpante (straordinario lo scatto al 90′ di 50 metri, per superare un giocatore gialloblu), Pogba con i suoi classici spunti e un Marchisio pienamente sufficiente a sostituire Andrea Pirlo.
Sotto la guida di Allegri, che ha schierato la propria squadra con il 3-5-2, abbiamo visto una Juventus che ha ricominciato (anche se ancora è presto per dare giudizi) da dove aveva lasciato, vincendo e convincendo. Adesso ci sarà la sosta per la nazionale e i ragazzi insieme all’allenatore potranno contare per 15 giorni sulla fiducia che solo un’ottima prova e un risultato positivo potevano garantire. Vedremo se arriveranno novità dal mercato in queste ultime ore o se si deciderà di non integrare nuovi elementi in rosa (con un Coman così poi…). La Juventus c’è e ha convinto, adesso testa all’Udinese dell’ex-allenatore interista Stramaccioni.
Fino alla fine…