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Chievo – Juve 1-2: La Juve vince ma non convince

Mi ritrovo qui a scrivere di una partita difficilissima da commentare per via di come è andata. Una Juventus che riesce ad espugnare il Bentegodi dopo un match difficilissimo e dopo essere andata sotto nel punteggio, dimostrando comunque ancora una volta che ha bisogno di subire il colpo prima di svegliarsi e farsi valere.
Al fischio iniziale la Juve si comporta come nella norma, con un avvio pieno di attenzione e solito possesso palla continuo che però, al contrario delle precedenti partite, non porta a nulla, se non ad un misero colpo di testa di Pogba alto sulla traversa. Troppo poco per pungere e la conferma di una Juventus che probabilmente ne risente troppo dei molti cambi  attuati alla formazione iniziale e manca di incisività negli ultimi 20 metri.
Il calcio però è lo sport più bello del mondo per un motivo preciso, la sua imprevedibilità. Quando meno te lo aspetti il Chievo compie un affondo, la difesa va in affanno e Buffon è costretto a rinviare velocemente il pallone con i piedi concedendolo però alla formazione in gialloblu, che è brava a sfruttare l’occasione e a concedere a Thereau la palla dell’1-0. Il dato preoccupante è che la Juventus quest’anno si ritrova a subire 5 goal nelle ultime 5 partite e ha sempre concesso il goal iniziale agli avversari nelle ultime 4.
La squadra di Conte però è dura a morire ed ovviamente prova la reazione, ma il primo tempo si chiude con il Chievo in vantaggio ed una Juventus che non riesce a creare praticamente nulla di pericoloso, se non con Llorente al minuto 42, che si ritrova a colpire il pallone di testa, ma in maniera troppo debole per impensierire Puggioni.
La ripresa Conte la riapre con gli stessi 11 e la scelta si rivela azzeccata, visto che, anche fortunatamente, il pareggio arriva subito e a mettere a segno il goal è Fabio Quagliarella, abile a sfruttare l’occasione su un cross arrivato dal lato destro. Ma neanche il tempo di gioire e Buffon la combina grossa per la seconda volta, visto che su un tiro innocuo non trattiene e regala a Paloschi la palla del 2-1, che viene però ingiustamente annullato per fuorigioco.
La Juventus continua ad insistere, e un miglioramento lo si intravede, ma la mancanza di idee sembra evidente, soprattutto con un Chievo e il loro autobus parcheggiato in area di rigore che non lasciano un centimetro di spazio; inoltre si sente in avanti l’assenza di fantasia, vista la panchina per Vucinic e Tevez.
La fortuna e la sfortuna però oggi sono in campo e vanno assieme in direzione della squadra bianconera, che ancora in maniera fortunosa riesce finalmente a trovare il vantaggio; su un cross di Pogba destinato a Llorente, Bernardini si lancia in tuffo e devia nella propria porta. 1-2 e partita che da quel momento si congela, o quasi, visto che la difesa bianconera si concede qualche rischio di troppo e manca di sicurezza. Ultimi minuti infine conditi con l’ingresso in campo di Tevez e Vidal che provano a dare un pizzico di tranquillità, mancante per tutto il corso della gara.
Abbiamo visto una Juventus prevedibile e ancora una volta in campo con scarse motivazioni, con l’atteggiamento di una squadra sì sicura di sé, ma che non riesce ad affondare e che ha bisogno sempre di prendere un pugno nell’occhio prima di trovare una quadratura sufficiente. Male il rientrante Marchisio, che oltre ad essere troppo assente, si concede qualche errore di troppo, ma è appena rientrato e non gli si può chiedere subito una partita di alto livello, soprattutto con una squadra che oggi non si è aiutata per niente. Malissimo anche Isla, che come suo solito compie mezzo passo in avanti e due dietro; impressionante poi che al suo fianco ci sia un certo Paul Pogba che a momenti si vede intralciato dal cileno. Discreto Pirlo, che almeno questa volta ha potuto giocare un numero di palloni decenti vista la minima libertà a lui concessa. Giudicabili poco gli attaccanti, che hanno avuto pochissimi palloni giocabili e in spazi che dire stretti sembra riduttivo; la nota positiva è che quest’anno sembra ci sia una maggior tendenza al goal da parte degli attaccanti stessi, ma è ancora presto per dirlo. Infine una nota sulla difesa che, dopo aver iniziato bene, non appena è stato subito il goal, è crollata nelle certezze, non trasmettendo la solita sicurezza. La squadra di Conte si ritrova a subire come detto il quinto goal consecutivo e per ben 4 volte di fila si è ritrovata in svantaggio, per via di goal praticamente regalati agli avversari. Se da un lato la sfortuna è tanta, dall’altro lato è possibile costatare un livello di concentrazione che invece non è altrettanto alto.
3 punti FONDAMENTALI visto come si era messa la gara: sfortuna per il goal preso e i 2 calci di rigori non fischiati, fortuna per il goal annullato ingiustamente a Paloschi e anche per i 2 goal segnati da noi, a testimoniare ciò anche l’autogoal del Chievo.
Bisogna superare altre 3 partite, magari giocando molto meglio, e recuperare un po’ di quella concentrazione e attenzione che sembra mancare; va considerato però che le partite consecutive cominciano a diventare troppe e troppo ravvicinate tra di esse e che per superare ciò bisogna attuare dei cambi nella formazione iniziale, che può portare anche prestazioni molto discutibili come quella di oggi.

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