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Juve – Lazio: quello che non capite di Conte…

Oggi Antonio Conte alle 15:30 ha tenuto la classica conferenza stampa pre-partita in occasione del match contro la Lazio, per provare ad analizzare in maniera dettagliata, o almeno dovrebbe essere così, le intenzioni e le impressioni che si hanno per il match stesso. Ma siamo in Italia e da buoni italiani la partita è l’ultima cosa che ci interessa, indi per cui sarà sicuramente meglio concentarci sul mercato e sulla cessione di Matri (11 milioni dal Milan pagabili in 4 anni). Qui sorge il primo problema, ossia che certa gente non riesce ad accettare il fatto che saranno proprio 4 gli anni in cui il Milan ci pagherà Matri. Forse perché non sanno che quasi la totalità delle operazioni è sulla base dei 3 anni. A voi le considerazioni su tali persone…

Ma andiamo al punto principale, la conferenza con cui Conte ha presentato la partita. Ho visto sul web dei cataclismi incredibili. A quanto pare Conte non si sarebbe mai privato di Giaccherini e Matri, e mai cosa fu più vera. Guardate dentro voi stessi e ditemi se solo uno di voi si sarebbe mai voluto privare di anche soltanto uno di questi due. Però lo dice Conte, quindi deve esserci per forza qualche problema, ed il problema è sempre e solo uno: “colui che deve essere sempre nominato” Marotta.

A quanto pare è stato fatto passare il messaggio che Conte non solo sia scontento delle cessioni, ma addirittura abbia posto un veto su di esse e Marotta abbia fatto di testa sua. Roba da pazzi. La società è composta da tante persone e tante persone lavorano per un unico obiettivo. Non pensate neanche per un solo secondo che all’interno della società Juventus ci sia una persona che lavora per conto suo, vi sbagliate, e di molto.

Allora cosa intendeva veramente Conte dichiarandosi scontento e arrabbiato per le cessioni di alcuni nostri giocatori?

>Come già detto, tutti noi siamo rimasti un po’ tristi per le cessioni, ci sono sentimenti in ballo. Però poi uno si sofferma a riflettere da un punto di vista, diciamo così, un po’ più tecnico e pensa: abbiamo ceduto il nostro sesto centrocampista (Giaccherini, che veniva dopo Vidal, Marchisio, Pogba, Pirlo e Asamoah) e il nostro ultimo attaccante (Matri, che veniva dopo Tevez, Vucinic, Llorente, Giovinco e Quagliarella), e abbiamo ricavato ben 18,5 milioni. Caspita, non male, esatto? Esatto.

Conte però è uomo furbo, e le cessioni, ben fatte e retribuite, potrebbero fare arrivare un messaggio sbagliato a tutti, noi tifosi compresi. Infatti una Juventus che vende bene e che vende bene soprattutto due riserve avrà del denaro da reinvestire, ergo, abbiamo più possibilità per rinforzarci e spendere per giocatori più forti. Ora, conoscerete Conte, e sappiamo tutti che non può lasciare passare un messaggio del genere. Come ci si difende? Ci si difende dicendo che quei due giocatori erano fondamentali, erano giocatori di cui non ci si sarebbe mai privati. Viene dunque aumentato il valore dei giocatori ceduti, come a dire che la Juventus si è rinforzata, ma a causa di questo ha dovuto vendere 2 giocatori importantissimi per la squadra e che uno dei due ha addirittura rafforzato di molto una diretta rivale; la prossima volta che si dice che la Juventus ha investito molto e che la distanza con le altre è aumentata, saprà che sarà nel torto. D’altronde ricorderete anche le parole che Conte rivolse contro Guardiola, che si era permesso di dire che siamo un club ricco.

In definitiva, Conte ha preso 3 piccioni con una fava:

  1. Ci siamo rinforzati ma abbiamo dovuto sacrificare dei nostri giocatori importanti, quindi gli acquisti vengono finanziati dalle cessioni;
  2. Di conseguenza non abbiamo molto denaro da investire, anzi ci sono società più ricche, quindi la distanza tra noi e le altre contendenti non può aumentare ma anzi, può solo diminuire. Tutto quello che viene fatto è solo frutto del lavoro;
  3. Di conseguenza non possiamo essere i favoriti assoluti, e sapete benissimo che a Conte soprattutto non piace essere IL FAVORITO. Per evitare di esserlo, dunque, aumenta il valore delle cessioni, diminuisce le risorse della Juventus, aumenta quelle degli avversari e così sfrutta la situazione anche per eliminare l’effetto pancia piena (ormai lo chiamiamo così, semmai ci fosse).

Abbiamo un allenatore che nel comunicare è probabilmente il migliore, un allenatore che dice sempre quello che pensa ma che cerca sempre di tenere la squadra con i piedi per terra. Immagino che qualcuno di voi abbia voluto sentire queste parole: “Abbiamo ceduto due riserve a buon prezzo e abbiamo preso due super-campioni come Llorente e Tevez, siamo i favoriti e quest’anno ancora più forti”. Ma questo è proprio quello che si deve evitare e Conte non si limita solo a non dirlo, ma, anzi, a contraddirlo, così da tenere le aspettative basse da parte di tutti e responsabilizzare maggiormente le squadre che saranno le nostre contendenti al titolo. È già dall’anno scorso che lo lascia intuire, ma alcuni, come già detto da Conte stesso, ascoltano solamente quello che gli pare.

Infine i discorsi riguardanti la completezza o meno della squadra e il lavoro di “colui che deve essere sempre nominato” Marotta meriterebbero un approfondimento, ma il mercato non è concluso. Sono sicuro che tra Conte e Marotta non ci sia mai stata scontentezza. Inoltre tenete sempre a mente, come detto in precedenza, che tutti lavorano INSIEME e per lo stesso obiettivo. Bisogna allontanarsi dal categorizzarsi e trovare sempre un colpevole (“anti-marottiani”?), basterebbe solo analizzare le situazioni con obiettività, darsi del NOI in ogni contesto, sia esso positivo che negativo, e crescere tutti insieme.

Domani però c’è una partita fondamentale assolutamente da vincere!

Fino alla fine…

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