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Crotone – Juventus 1-1 : L’obbrobrio, l’obbrobrio

Scrivo senza aver visto neanche l’ultimo minuto di recupero, ho chiuso la televisione sul fallo a centrocampo di Bernardeschi.
Tanto lo sapevo che non sarebbe andata a finire come a Roma, ci sono partite che vale la pena guardare fino alla fine e riguardarle tante altre volte e altre partite, invece, da dimenticare.
Io questa partita di Crotone VOGLIO dimenticarla e VOGLIO anche dedicargli poco tempo perché chi si è reso protagonista di questo obbrobrio non merita il mio tempo.
Scordatevi che io stia fino a mezzanotte e mezza a scrivere, a cercare il titolo e la foto giusta.
Stasera è una di quelle sere in cui caccerei seduta stante tanti giocatori, soprattutto quelli scesi in campo in ciabatte convinti che la partita fosse già vinta.
Faccio nomi?
Ma si vai: in primis Dybala (e domenica si accomodi in panchina, grazie), seguito a ruota da Higuaín, passando per 2/3 del centrocampo odierno (si salva solo Matuidi) e finendo a Rugani, Benatia e il solito Alex Sandro anche se ha segnato il gol del momentaneo vantaggio.
Troppi, troppi giocatori hanno offerto una prova indegna stasera, giocando al piccolo trotto per tutta la partita, trovando casualmente sul solito spunto di Douglas Costa il gol del vantaggio che metteva la partita in discesa.

Dopo 17 minuti ti trovi in vantaggio a Crotone, il Napoli è in difficoltà in casa contro l’Udinese iper rimaneggiata, all’inizio del secondo tempo è addirittura sotto 2-1… cosa avrebbe dovuto fare la Juventus?
La butto lì, anche senza intendermi molto di calcio: accelerare, chiudere il Crotone nella propria area di rigore, buttarla dentro per il gol del 2-0 e poi gestire un doppio vantaggio che contro il Crotone significa 20-0.
Invece no, niente di tutto questo, hanno continuato con un possesso palla sterile ed inoffensivo, cercando di addormentare la partita con mezz’ora da giocare in casa di una squadra che lotta per non retrocedere.
Che sarà successo?
Che il Crotone, più meravigliato che altro, ha cominciato a crederci quando si è visto concedere una punizione a 2 in area, frutto di un malinteso tra Benatia e Szczęsny, con il portiere che per sicurezza avrebbe dovuto buttarla in tribuna.
E poi… circa a metà del secondo tempo, ecco il patatrac.
Ecco la solita rovesciata, ieri di Ronaldo oggi di tal Simy, che ci punisce e che consegna al Crotone un pareggio insperato.

E basta, la partita per me è finita lì.
Lo sapevo che non l’avremmo vinta, lo sapevo che quella di stasera sarebbe stata uno spreco quasi uguale a quello di Juventus – Lecce del primo anno di Conte.
Anzi, pure peggio.
Perché in quel caso di giornate ne mancavano 2 (anche se il vantaggio era risicatissimo) e c’era l’attenuante di un difetto di gioventù, in questo caso invece c’è una squadra reduce da 6 scudetti consecutivi che non sa gestire una partita in discesa contro il Crotone, sprecando quindi un patrimonio (perché un +4 non vale assolutamente un +6, per dirla alla Max Catalano e non mi si venga a dire “Avrei firmato per arrivare allo scontro diretto a +4”. Anch’io, ma questo più di un mese fa).
Ah, in questo caso di giornate ne mancano ancora 5 e dobbiamo giocare contro il Napoli in casa e Inter e Roma fuori casa.
La vittoria di stasera era fondamentale, non importava che arrivasse tramite il calcio champagne, bastava portarla a casa.
Potevamo e dovevamo arrivare a domenica sera a +6 sul Napoli, soprattutto dovevamo mandare un messaggio chiarissimo ai nostri rivali.
Abbiamo mandato il messaggio opposto, abbiamo rivitalizzato una squadra capace di prendere 2 gol in casa contro un Udinese scesa a Napoli per vedersi la città e con la testa al prossimo scontro con il Crotone.
Bravi, veramente bravi.
E non giudicatemi se stasera ho voglia di vederli tutti, o quasi, con un’altra maglia.
Keep the faith un cazzo.
Scusate.

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