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Bomba o non bomba, noi lo prenderemo in…

Si sapeva che sarebbe andata a finire così.
La fine era scontata come la trama di un film porno e lo si era già capito la domenica stessa del derby ed il giorno dopo con, udite udite, le dichiarazioni di un ministro dell’interno che poco aveva capito della vicenda, come molti, ma di fatto aveva già sentenziato.

La curva sud della Juve doveva essere squalificata, addirittura per una stagione intera come reclamava un giornalista noto tifoso del Napoli (quella squadra con la tifoseria più sportiva e corretta insieme a quella romanista), e così alla fine è successo.

Non c’è niente da commentare o da recriminare, non c’è da alzare la voce né tantomeno si deve cercare di spiegare.
I fatti li ha riassunti molto bene la Juventus F.C. in un comunicato stampa di non molto tempo fa: un tifoso della Juventus, non abbonato allo Juventus Stadium, soggetto a DASPO ed entrato nello Stadio Olimpico (dove si giocano le partite interne del Torino) eludendo i controlli, ha lanciato una bomba carta verso un settore occupato dai tifosi del Torino.

Morale della favola è stata squalificata la Curva Sud dello Juventus Stadium per un turno.
Esiste una logica in tutto questo?
No, se non che era un provvedimento che si doveva prendere e basta.
Come quando si sgridano i bambini dicendogli di non fare una cosa, loro ti chiedono perché e tu rispondi “Perché no!”.

Evidentemente i vertici del calcio italiano hanno bisogno ogni tanto di qualche mossa ad effetto per dare un’immagine migliore agli occhi della gente (quelli del sentimento popolare), anche se si basa su minchiate, del tipo “Ehi, noi non guardiamo in faccia a nessuno, abbiamo squalificato la curva della Juve perché avevano fatto i cattivi nel derby!”.
Poi fa niente se il provvedimento “è la stronzata più grande mai presa da quando l’uomo inventò il pallone” (semicit.) e se i fatti dovevano portare ad una sentenza completamente diversa, semplicemente questa vicenda doveva finire così.
E mi viene anche da pensare che in questi casi la Juve sia una sorta di usato sicuro, colpisci lei e sicuramente ti seguiranno e ti diranno bravo, continua così (uno come Palazzi ci campa da anni con questa roba ed ancora passa come una sorta di eroe che lotta contro i poteri forti del calcio)!
Che poi, a pensarci bene, in una vicenda come quella della bomba carta, che fare? Colpevolizzare chi ha fatto entrare uno senza biglietto e sottoposto a DASPO?
Si, ma solo se sei allo Juventus Stadium, in caso contrario meglio lasciar perdere.
E questi sono i fatti.

Certo, poi ci sono le conseguenze, per esempio un pesante danno di immagine per la società, perché sin dall’inaugurazione dello stadio risalente a quattro anni fa ha puntato molto sull’effetto coinvolgente e trascinante del tutto esaurito perenne e trasmettere, soprattutto all’estero, una partita con un settore completamente vuoto non sarà il massimo. E poi, nonostante comandi il calcio italiano (a detta degli antijuventini), per l’ennesima volta la Juventus F.C. finisce presa a pesci in faccia, come nel caso dell’incasso di Supercoppa del 2013 e di tutte quelle volte che è finita all’opposizione nelle decisioni che contano.
Ma noi siamo i poteri forti, non dimentichiamolo.

PS. Questi appena elencati comunque sono solo dettagli, l’importante come spesso accade era seguire il sentimento popolare, come nel 2006 e nel 2012, per il resto chissenefrega.
So it shall be written, so it shall be done.

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