Il 30 giugno 2016, probabilmente sarà un caldo giorno d’estate, certamente sarà l’ultimo giorno in bianconero di Carlos Tevez , autentico trascinatore della Juve dell’ultimo biennio. A meno di clamorosi e dolorosi colpi di scena (addio anticipato a giugno 2015) o di più liete notizie (rinnovo non escluso dall’argentino) quel giorno sancirà la naturale scadenza del contratto firmato nell’estate del 2013 dall’Apache.
Non sarà un fulmine a ciel sereno e la trasparenza dimostrata finora da Tevez , che ha espresso il suo desiderio di ritornare nel suo Boca Juniors, rende meno amaro il divorzio per i tifosi bianconeri e soprattutto non lascia impreparata la società che ha tutto il tempo ed il modo di pianificare il futuro, studiare e scegliere a chi consegnare un eredità abbastanza pesante: a chi affidare la numero 10?
Dato per assodato che il carattere e la “garra” dell’argentino sará difficile ritrovarle in un altro giocatore, il parco attaccanti attuale non presenta alternative che possano sostituire per caratteristiche tecnico-tattiche Tevez, con l’unico adattabile al ruolo Morata che però sta più mostrando caratteristiche da prima punta moderna.
Quindi a meno di stravolgimenti tattici e al passaggio ad un tridente puro da parte di Allegri la ricerca dovrà cadere per forza di cose su una seconda punta.
Da un argentino all’altro il futuro potrebbe essere di Paulo Dybala.
22 anni il prossimo novembre, dal 2012 in Italia, dopo la serie B conquistata lo scorso anno, sta stregando la serie A e insieme al connazionale Vazquez sta portando il Palermo ad una salvezza non scontata.
Contratto in scadenza nel 2016 e poca voglia di rinnovarlo, con rabbia annessa di Zamparini, il nuovo Aguero come ribattezzato in Gioventù in patria, é il pezzo pregiato del mercato estivo. Accaparrarselo non sarà semplice sia per la poca predisposizione allo sconto da parte del patron rosanero , che quota il giocatore 40 milioni , sia perché su di lui sono già puntati gli occhi di emiri e oligarchi del calcio europeo pronti a battagliare a suon di milioni.
Il profilo sarebbe giusto, seconda punta dal gol facile e ampi margini di miglioramento, oltre ad un ingaggio ancora contenuto, tecnicamente é senza dubbio un Crack che con caratteristiche differenti potrebbe sostituire degnamente Carlitos.
Rimanendo in serie A , da Palermo si va in Emilia sponda Sassuolo dal promesso sposo Domenico Berardi, classe ’94 , due anni di serie A conditi da gol assist e “colpi di testa”.
Carattere caldo che probabilmente rappresenta unico dubbio sul futuro del l’esterno calabrese che nel tridente offensivo Di Francesco ha messo in luce tutte le sue qualità: dribbling forza ed un sinistro magico.
Col gemello Zaza , anche lui in orbita Juve, rappresenta il futuro della nazionale e forse anche della Juventus che, quest’estate, dovrà scegliere se risolvere a proprio favore la comproprietà: Pavel Nedved in prima persona ha più volte speso parole dolci per il talento di Cariati , parole che sanno di incoronazione.
Fra gli “outsider” che potrebbero sostituire Carlos Tevez alla Juve figura un altro Argentino: Luciano Vietto. Classe ’93 , “El Chico” é una seconda punta rapida e all’occorrenza si disimpegna bene da trequartista. Nel 2014 é il Villareal a credere nelle qualità mostrate tra Independiente de Balnearia e Racing, qualità che sta confermando nella Liga con 11 gol in 22 partite. Il nuovo Falcao, per l’innato bisogno degli argentini di trovare un erede a qualsiasi giocatore, ha un valore di circa 10 ml di euro ma il prezzo é destinato a salire, soprattutto se , come fatto vedere nell’ultimo turno di Europa League , continuerà a segnare.
Lasciando da parte i nomi da Fantamercato, da i Cavani ai Falcao, per chi dovrà raccogliere la pesante eredità sarebbe ideale crescere un anno al fianco dell’Apache affinché l’estate 2016 non diventi sul serio un’Odissea