

Ma sarà mai possibile scrivere un postpartita in calzamaglia e con addosso il costume di Fred Flinstone?
E sarà mai possibile guardare una partita decisiva per la lotta scudetto in mezzo a una masnada di bambini vocianti e a un animatore interista?
Eh si, è andata così stasera, è stata una serata pazza, schizofrenica, irrazionale e non poteva che finire così, fischiettando “La porti du’ pere a Firenze e da Firenze tanti baci avrai…”.
Poi torna la calma, si torna a casa, si accende la tv, si sente Pioli blaterare su un uso scorretto della VAR e allora ti viene voglia di prendere una birra dal frigo, buttarti sul divano e goderti lo spettacolo.
Cazzo, le birre sono finite, e poi c’è da scrivere il postpartita e poi, tanto per cambiare, su RaiSport dopo aver parlato delle polemiche di Fiorentina – Juventus, sul rigore che poteva starci, sul tweet di Marcos Alonso e su quanto è brutta questa Juve che, purtroppo, vince sempre…si applica la par condicio e si parla del Napoli.
Ciao RaiSport, io giro sul Festival dei Fiori , magari aspettando un angelo con la sciarpa bianconera che al citofono mi grida vieni fuori.
“Vieni fuori, dai, c’è da festeggiare, c’è da sbattere in faccia a questi qui la nostra superiorità!”
Ma non solo, c’è da sbattegli in faccia il loro figliol prodigo che sfottevano perché era andato alla Juve e lì marciva in panchina, e lo infamavano perché non aveva montato il solito teatrino a suon di “Non sono io che voglio andarmene, è la società che mi caccia! Rifatevela con loro, io volevo rimanere ma mi hanno costretto ad andare in un’altra squadra dove lotterò per un posto in CL e guadagnerò molto di più…ma io volevo rimanere!”
L’altro invece no, aveva subito messo in chiaro che voleva andare alla Juve, perché forse la tifava fin da quando era piccolo, o semplicemente perché era ed è la squadra migliore in Italia.
“Ehhh ma guarda che fine ha fatto, c’ho caro a vederlo giocare 2 o 3 minuti!”
Oh quante volte l’ho sentita questa frase tra Settembre e Ottobre, ma io lo sapevo che il ragazzo lavorava duramente in silenzio, perché aveva capito che la Juventus era tutt’altra cosa rispetto alla Fiorentina e tutto questo lui lo voleva, lo voleva fortemente.
E sapevo che prima o poi sarebbe arrivato il suo momento: accadde a Bergamo, dove purtroppo quello che successe dopo il raddoppio di Higuaín offuscò il suo gol e la sua prestazione incoraggiante, ma è accaduto anche altre volte, perché il ragazzo piano piano alla Juve si è ambientato ricambiando la fiducia che la società e Allegri hanno riposto e ripongono in lui.
Era scritto nel destino che sarebbe tornato a Firenze e avrebbe fatto vedere quanto questi mesi lo hanno reso un vero e proprio gobbo di merda: ieri Allegri lo aveva annunciato tra i titolari, sicuramente lo avrà visto carico come una molla e ha capito che i fischi e gli insulti dei suoi ex tifosi non lo avrebbero minimamente scalfito.
Così è stato, ha lottato su tutti i palloni, è tornato sempre in difesa a chiudere e a dare una mano a Lichtsteiner e poi a Barzagli, si è proposto sempre in attacco e nel secondo tempo, quando si è procurato quella punizione dal limite, da quella che un tempo era la sua mattonella, ha voluto fortemente batterla lui.
Forse le gerarchie erano diverse, chissà, forse il designato a calciare era Pjanic che di destro avrebbe provato un fantomatico schema per sprecare il calcio piazzato, ma lui si è preso il pallone e sapendo che Sportiello stava già con le testa al rigore da parare a Higuaín ne ha approfittato per soprenderlo con una punizione velenosa che si è insaccata.
E lui che fa a quel punto? Per rispetto di quei tifosi (che fino a quel punto lo hanno insultato) decide di non esultare?
Macché, se ne fotte altamente ed esulta e tanti saluti al politicamente corretto e all’ipocrisia (lo dico qui: non ho mai capito i giocatori che non esultano dopo aver segnato alla propria ex squadra, o alle 1500 ex squadre come Quagliarella che ormai non esulta più. Il gol è goia, è felicità e uno quando è felice ha tutto il diritto di manifestarlo al mondo intero e se qualcuno si offende sono affari suoi).
Bravo Federico, in quasi 70 minuti nel tuo ex stadio, dove uno dei più grandi talenti del calcio italiano di tutti i tempi giocò con la tremarella quando ci tornò per la prima volta, hai fatto vedere a tutti quello che sei diventato: un giocatore da Juve, uno che non sente il peso di quella maglia anzi si esalta ad indossarla, che è arrivato alla Juve in punta di piedi, non ha mai alzato la voce, è sempre educato e mai banale (cosa abbastanza rara per un giocatore).
Loro non lo capiranno, continueranno ad infamarti e si terranno stretto quel bulletto di periferia che provoca i difensori avversari e stramazza al suolo appena lo sfiorano: a noi va bene così, bravo Fede!
Tutta qui la partita? E la serata?
Neanche per sogno, dovrei dirvi un sacco di cose sul mio costume da Fred Flinstone, sul gruppo dei babbi dediti a smadonnare davanti a un iPad che ogni tanto si bloccava perché non c’era linea, sulla maestra dell’asilo (gobba pure lei) che sotto sotto si sentiva in colpa per non aver guardato il calendario a suo tempo.
Ma vabbè, tutto passava in secondo piano durante la partita, tra un piatto di penne al sugo ed uno di magro, con la forchetta a mezz’aria come un Fantozzi qualsiasi quando Guida aveva assegnato il rigore alla Fiorentina.
“Cazzo, ma non è rigore, dai! C’era fallo su Alex Sandro, e poi quell’altro era in fuorigioco…”
E li immaginavo lì al Franchi a godere, perché se vuoi far godere un tifoso viola dai un rigore che non c’è alla Fiorentina contro la Juventus, funziona più di un’ora su Pornhub.
“Ehhhh, vedrai ora con il VAR la smetterete di rubare!”
Così sentivo dire la scorsa Estate, ma chi VAR ferisce di VAR perisce: il rigore non c’era, tra il fallo su Alex Sandro e il fuorigioco di Benassi non c’era manco da arrivarci a quel punto ed alla fine Guida ha dovuto fare marcia indietro.
Spiace, spiace davvero, ma se non altro Pioli avrà per qualche giorno la solidarietà dell’intero mondo del calcio, compresa la nostra perché, diciamolo, quando fanno così starei ad ascoltarli per ore ed ore…
Dovrei anche dirvi che lo streaming di SkyGo era in ritardo di un paio di minuti buoni, per cui il gol di Higuaín, splendidamente imbeccato dal noto scarpone Giorgio Chiellini, lo abbiamo scoperto grazie al solito guastafeste che si teneva aggiornato con il telefonino, ma finché si tratta di un gol segnato non va bene, di più!
Dovrei parlare della ormai solita prova tosta e decisa delle difesa, con Benatia e Chiellini sugli scudi, con un Lichtsteiner tanto per cambiare leggermente sopra le righe e con un Alex Sandro finalmente lontano parente dello zombie di qualche settimana fa.
Dovrei parlare del centrocampo che ha sopperito all’assenza di Matuidi con un Marchisio purtroppo evanescente ma con un Pjanic padrone e con Khedira convincente.
Il solito Marione Mandžukić inesauribile su quella fascia, Higuaín in splendida forma con tanto di vizio del gol ritrovato…
Come dite?
Non abbiamo giocato bene?
Ecchissenefrega, vieni a vincere 2-0 in un campo tosto come Firenze, dove l’avversario getta il cuore oltre l’ostacolo e i tacchetti addosso alle gambe dei nostri giocatori, a 3 giorni dall’andata degli ottavi di CL e a 7 dal derby e stiamo a spaccare il capello in 4 sul gioco espresso?
Mapperfavore (tutto attaccato), quelli di stasera non sono 3 punti ma 3 macigni, prendiamoli e festeggiamo.
E visto che siamo nella settimana del Festival dei fiori, cantiamo, cantiamo a squarciagola…
“La porti du’ pere a Firenze e da Firenze tanti baci avrai…”
Keep the faith alive e forza Juve!