Connect
To Top

Frosinone – Juventus 0-2: sono 14!

La strada verso il big match di sabato prossimo allo Stadium (per inciso, si pronuncia come si scrive, basta con le e al posto delle a, non se ne può più!) è lastricata di ridenti campagne, di vallate ubertose, di centri di provincia che attendono solo il giorno della rivincita per passare alla storia. Accolgono il pullman con flash e bagni di folla e il giorno dopo, all’ora delle sentenze aspettano l’ospite illustre col coltello tra i denti.

Frosinone, nel bel mezzo della Ciociaria, non è da meno. La linea Maginot che il mister Stellone (ex Toro ed ex Napoli, vi è sufficiente?) traccia sul campo è l’esempio classico di come le trappole siano disseminate ovunque. Ma si vince e fanno 14. Lo dico subito per gli ansiosi affinché risparmino le unghie per sabato prossimo.

Il risultato finale di 2 reti a 0 può trarre in inganno. Poiché la Juventus deve soffrire parecchio a scardinare il fortino eretto dai ciociari davanti a Leali. Per tutto il 1° tempo e mezz’ora della ripresa gli attacchi sono vani e a ben vedere più per la sterilità della manovra e per imprecisioni varie nella gestione della palla che per merito degli avversari. I gialloblù da parte loro provano a camminare sui piedi degli juventini, ad appiccicarsi come pezzi di scotch ai busti in maglia nera, per togliere spazi e velocità.

Allegri imposta la squadra secondo il 3.5.2 canonico, rischiando i diffidati Bonucci e Alex Sandro e inserendo il solo Sturaro al posto di Padoin, rispetto alla vittoria interna contro il  Genoa. Proprio Sturaro al 5′ ha l’occasione per sbloccare la partita, ma arriva in ritardo di un’inezia su un bel cross di Alex Sandro. Detto di un aggancio al volo e tiro in area juventina di Ciofani al 13′, più stilisticamente pregevole che realmente pericoloso, la gara si mette su una serie di batti e ribatti senza costrutto. La partita si imbruttisce fino all’occasione divorata da Morata alla maniera di Siviglia. Il ragazzo si ripete troppo sovente.

Ripresa dal cliché analogo. La Juve prova da fuori area varie volte con Marchisio, Pogba, Dybala, ma sono tentativi velleitari. Dybala colpisce il palo e la pratica si incancrenisce.  Ci vuole il ritorno di Pereyra in campo dopo 3 mesi a dare maggiore velocità alle azioni bianconere. Si gioca a una porta sola e finalmente allo scoccare del 28° minuto una palla filtrante di Alex Sandro attraversa tutta l’area frusinate per giungere a Cuadrado inspiegabilmente solo, che di guistezza piazza un tiro forte e chirurgico in diagonale per la rete che porta in vantaggio la Signora.

C’è tempo per l’ennesimo infortunio al polpaccio destro di Chiellini ( collezione che non ha mai fine!) e per una bella azione personale con assist (era ora!) di Morata a Dybala che non si fa pregare a chiudere l’incontro con un altro dei suoi gol di piatto sinistro sul palo lontano. Allegri fa esordire Favilli, marcantonio pisano di 18 anni, punta della Primavera, completando la terna delle sostituzioni che azzecca sempre.

Ora il pensiero va alla madre di tutte le partite, nella quale il Napoli dovrà dimostrare di saper giocare contro tutto (la Juve) e contro tutti (lo Stadio). A quanto cioè la Juve è abituata dalla sua fondazione.

2 Comments

Lascia il tuo commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Campionato

  • È davvero solo colpa di Allegri?

    Eccoci qui, al terzo anno consecutivo, a cercare di capire dove arrivino le colpe e i meriti della squadra e dove...

    Francesco Di Castri20 Settembre 2021
  • Juventus-Fiorentina, un commiato

    Il campionato di Serie A 2020/21 perde oggi ogni barlume di credibilità e, come scritto a ottobre, smetto di occuparmi di...

    Giuseppe Simone22 Dicembre 2020