Oggi, se me lo consentite, vorrei inaugurare una nuova rubrica, ironica e dissacrante, senza alcuna pretesa di autorevolezza né di serietà, con contenuti opinabili e opinati, di facezie, lazzi e frizzi vari, che si chiamerà “il moviolazzo”, ossia la moviola fatta alla… giusta maniera.
Ieri si è giocato il Derby della Mole, vinto “insolitamente” dalla Juventus. Quest’anno era alla sua terza edizione e la vittoria per 4-1 si colloca nel solco delle due precedenti. Oddio, non è che invece quelle degli anni scorsi siano andate molto diversamente, ma in questa edizione c’era una differenza: Rizzoli.
Rizzoli, come Gervasoni, mi sembra un arbitro in forte fase calante rispetto agli anni scorsi, forse non più all’altezza di dirigere gare di un certo tipo. Gli stimoli, le motivazioni e gli anni passano per tutti, e secondo me, nel caso di questi due, è diventato del tutto evidente. Opinioni probabilmente errate, visto che il designatore continua a designarli, ma diciamo che sono stato contento che un lieve infortunio gli abbia impedito di dirigere Juventus-Napoli. Gara poi diretta egregiamente dal fischietto che al momento ritengo essere di gran lunga il numero uno: Orsato.
Rizzoli ha commesso parecchi errori e molti giornalisti imparziali non aspettavano altro. Qui potete vedere l’esultanza imparziale di Paola Ferrari, della redazione di Rai Sport, al gol del vantaggio siglato da Higuain, mentre Mazzocchi la invita a contenersi; gol per altro irregolare.
Ovviamente la moviola è stata da loro trattata con la stessa professionalità con cui i media in genere discettano di calcio, ossia alla… giusta maniera, per cui forse è meglio se ve la rifaccio io col moviolazzo.
In generale Rizzoli è stato molto impreciso, non solo negli episodi decisivi. Per tutto il primo tempo ha lasciato giocare, non fischiando molti contrasti al limite (qualcuno anche oltre, tipo Dybala steso al limite dell’area) e ha tollerato un gioco duro, scegliendo di redarguire invece che ammonire. Una pantomima che ultimamente mette in scena molto spesso. La sensazione che provo ogni volta è che sia diventato una specie di stratagemma, utile per non ammonire: così facendo non corre il rischio di trovarsi costretto al espellere qualcuno per somma di ammonizioni nel corso della partita. Perciò si limita allo stretto indispensabile, sanzionando col giallo solo il comportamento palesemente antisportivo.
Arriviamo così al 48′ (0-2), al rigore di Alex Sandro. Rizzoli ovviamente non fischia nulla, ma Irrati lo costringe ad assegnare il rigore. Rigore che probabilmente non c’era. Alex Sandro schiaccia il pallone, che finisce in calcio d’angolo, fuori dalla disponibilità di Peres (qui https://giphy.com/gifs/sandro-vs-peres-JsnA2ehW2S2Dm e qui https://twitter.com/SteSteGordon/status/711578977408819200). Col metro tenuto fino a quel momento, in qualsiasi altra porzione di campo Rizzoli non avrebbe dovuto fischiare quel contrasto, mai e poi mai. Infatti l’ha “fischiato” Irrati.
Bonucci protesta vibratamente con Irrati, finché arriva Rizzoli a dividerli. I due si affrontano a muso duro, Rizzoli avanza verso Bonucci che è costretto a indietreggiare (qui https://twitter.com/AntonioCorsa/status/711848249586536450). Finisce con Bonucci ammonito per proteste.
Gli errori sono molteplici: 1) la concessione del calcio di rigore (Irrati); 2) la mancata ammonizione di Alex Sandro (se dai rigore sei convinto non abbia colpito il pallone, ergo devi ammonirlo. Solo che il rigore l’ha dato Irrati, mentre il secondo cartellino giallo doveva estrarlo Rizzoli, che evidentemente non era per niente convinto); 3) il modo in cui Rizzoli affronta Bonucci (Non si fa. Hai il cartellino giallo, usalo. Non vai a brutto muso con un giocatore. Forse pensava di copiare Orsato, se non che Orsato in questo momento è, come dicevo prima, di due categorie superiori). L’unica cosa giusta è il cartellino giallo a Bonucci per proteste.
A questo punto scatta lo scandalo. No, non la concessione di un rigore inesistente, bensì l’unica decisione giusta di tutto il cucuzzaro: l’ammonizione a Bonucci. Perché? “Scene mai viste su un campo di calcio. Bonucci doveva essere espulso”.
Sarà che ho passato i 40, ma scene così ne ho viste a iosa. Che so, tipo queste, in cui un educato Eto’o accetta serenamente la decisione dell’arbitro:
O queste, con protagonista Rizzoli:
In campo nazionale ed internazionale:
Con maglie di tutti i colori:
nessuna sanzionata col cartellino rosso.
Ma questa volta è diverso, questa volta era da rosso. Quindi secondo il moviolazzo, ossia la moviola fatta alla… giusta maniera, la sequenza corretta sarebbe stata: concessione di un calcio di rigore inesistente, espulsione di Alex Sandro per un fallo non commesso, espulsione di Bonucci per delle normalissime proteste. E pure una fettina di culo. Viva viva il moviolazzo!
Proseguiamo.
Sette minuti dopo, al 55′ (1-2), è la volta di Cuadrado di finire a terra in area, falciato da Gaston Silva. Qui potete vedere un paio di rarissime immagini del fallo e poi passiamo oltre, che al moviolazzo non abbiamo tempo di soffermarci su episodi marginali.
La moviola seria la lasciamo quindi al Corriere dello Sport (!), che dopo aver elencato tutte le malefatte a favore della Juve, conclude così: “Gaston Silva interviene a forbice su Cuadrado, tocca sì il pallone che però resta nella disponibilità anche del giocatore bianconero. L’intervento è poi pericoloso a prescindere del tocco sul pallone. Doveva essere calcio di rigore”. Doveva. Con lo stesso metro di quello su Alex Sandro, questo era rigore tre volte. In un’altra zona del campo fischiavi il fallo senza pensarci mezzo secondo. E ammonivi. Però non è stato. Pazienza. Fallo di Gaston Silva, che era già stato ammonito al 35′ del primo tempo. Eh, pazienza due volte.
Stavolta l’addizionale non fischia, e Rizzoli se ne guarda bene dall’attivarsi.
Poi al 58′ (1-2) è il momento dello scandaloso fuorigioco fischiato a Maxi Lopez. Il gol era buono. Chiamata F A C I L I S S I M A dicono al moviolazzo.
Beh, scandaloso… Parliamo di quanto? 5 centimetri? E la spalla di Maxi Lopez potrebbe anche essere oltre. Insomma, sembra buono ma non è scandaloso.
E poi… Il fermo immagine è fatto a mano. Un attimo prima, un attimo dopo… e zac. Qui a voler proprio essere pignoli la palla è già partita. Ci vorrebbe il frame prima, non questo.
E lo sapevate che pure la riga è fatta a mano? Non ridete, non mi riferisco al fatto che non sia parallela a quella dell’area (semicit.), mi riferisco al fatto che il punto dove tracciarla è deciso da un operatore. Lo stesso che fa il fermo immagine. Chissà se è professionale ed imparziale come il resto del personale di studio… Scherzo ovviamente. Per me il gol è buono, ma il guardalinee (non Rizzoli), che umanamente guarda al busto e non ai piedi, non è stato dello stesso avviso. Errore importante nell’economia della gara, ma svista arbitrale assolutamente veniale.
Poi al 74′ (1-3) Glik stende Alex Sandro al limite. Punizione per la Juve. Ci poteva stare anche il secondo giallo per Glik ma va beh, siamo al moviolazzo, non stiamo a spaccare il… capello in quattro. Abbiamo capito che Rizzoli, in questa gara, non fischia nulla né vuole fischiare nulla.
Infine al 87′ (1-4), dopo ripetuti vaffa, Khedira viene espulso per proteste, dopo aver subito un fallo (l’ennesimo) non fischiato da Rizzoli.
Ops scusate, ho sbagliato immagine. Me n’è scappata una di repertorio. Errore mio. Che mi perdonerete, è vero? Tanto questo è il moviolazzo, ossia la moviola fatta alla… giusta maniera, e quindi va bene uguale.
Per quanto mi è dato sapere, Khedira è alla sua prima espulsione in carriera. Chissà cosa avrà detto di così tremendo a Rizzoli, notoriamente portato a far finta di nulla, a cercare il dialogo coi giocatori e a perdonare qualche intemperanza… probabilmente l’ha insultato in macedone. E poi non dimentichiamo che ieri pomeriggio Rizzoli era in versione Orsato: così deciso, così autorevole, così autoritario ed interventista! Cioè, fino a quel momento si era astenuto in tutti i modi e in tutte le maniere, ma insomma… Sta di fatto che Rizzoli ha preso l’unica decisione attiva della sua partita al 87′, a gara finita, per dimostrare contro il muro che lui ce l’ha più… scusate, stavo sbagliando ancora citazione. Si scherza, un po’ di ironia per sdrammatizzare. Ma tanto col moviolazzo è permesso dire frasi alla… giusta maniera.
Conclusi i furti perpetrati dalla Juve, va in scena Gervasoni in quel di Napoli. La gara è subito in salita. Un Pepe Reina distratto a scrivere su twitter frasi degne del moviolazzo viene sorpreso da un tiro centrale di Rincon da 70 metri. Succede. Higuain pareggia ma la gara si fa dura. Il Napoli attacca ma siamo ormai al 80′. Dura sfangarla. Ma “Karma is a bitch” (scusate la volgarità) ed entra in azione. Cronaca alla moviola della Gazzetta: “Resta un dubbio sul 2-1 del Napoli (il tecnico Gasperini protesta molto con il quarto uomo): c’è l’entrata robusta di Koulibaly su Cerci, ma la tendenza anche in Italia è di non fischiare più contatti simili. Okay il pari del Napoli (non c’è fuorigioco), mentre era da annullare il 3-1 per l’offside di Gabbiadini (è lui a innestare El Kaddouri)”.
Hum… dubbio il gol del 2-1 e fuorigioco quello del 3-1. Vediamo la sequenza al moviolazzo.
Il primo e unico replay va in onda 4 minuti dopo il gol, che tanto mica era urgente né importante; ancor meno decisivo.
Vediamo quindi Cerci che si accinge a stoppare un pallone rilanciato dalla sua difesa, mentre gli si avvicina da dietro un gigantesco omone nero, con il gambone teso.
L’omone col gambone sfonda piede e pallone (scusate la rima), e mentre Cerci si massaggia la parte offesa, il Napoli riparte e con due passaggi segna il gol del meritato vantaggio.
Ma si sa che un omone col gambone può fare molto male, specie se dispone di duri tacchetti, montati in punta ad un arto teso. Cerci infatti, mentre il Napoli festeggia il ritrovato vantaggio che ha rialzato il PIL di molti italiani (semicit.), è a bordo campo a farsi curare. Rientra stoicamente ma non ce la fa, al primo scatto si ferma, alza la mano, chiede il cambio e si accascia a terra.
Ma il Genoa ha finito le sostituzioni e il Napoli può chiudere definitivamente la gara sul 3-1, contro un avversario ridotto in dieci, segnando un gol in fuorigioco.
Fuorigioco che sembra essere decisamente più netto di quello di Torino, visto che i giocatori sono vicini, non c’è incrocio visto che corrono nella stessa direzione e Gabbiadini ha anche il busto più avanti, non solo il piede. Ma insomma, ci può stare (cit.).
In buona sostanza possiamo concludere che Rizzoli e Gervasoni hanno arbitrato alla maniera tipica del moviolazzo due gare che, probabilmente, sia Juve che Napoli avrebbero vinto comunque. L’unica differenza è che nella gara della Juve gli errori sono stati da entrambe le parti, mentre in quella del Napoli da una parte sola. Capita quando gli arbitri non sono in perfetta forma.
Ma almeno Paola Ferrari può esultare per la sua scommessa con Mazzocchi. In maniera imparziale però. Anche queste son soddisfazioni.
In conclusione, però sapete che vi dico? Ho riflettuto e credo che questa sarà la prima ed unica edizione del moviolazzo. Purtroppo dover rovistare nella pochezza del giornalismo sportivo italiano è veramente deprimente. Ed io mi sono già rotto il moviolazzo.
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