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Jgor Barbazza: una lettera al Derby d’Italia

Buongiorno caro signor tifoso juventino o interista,

le scrivo a poche ore dall’ attesissima sfida di campionato Inter-Juventus, il derby d’Italia, il derby delle polemiche, degli sfottò, il derby dei due allenatori italiani più forti in questo momento, simili per certi aspetti ma diversi per altri.

Partita attesissima, da una metà del campo un Inter che vuole ripartire, con un progetto ambizioso e con un occhio molto attento al bilancio, ecco, il bilancio, questa è la sfida più difficile, il Presidentissimo Moratti ci ha abituati al contrario, giocatori forti, allenatori da favola e poi, in fine, il conto economico; nell’ altra parte del campo, invece, una Juventus che vuole confermare il suo dominio in Paese, da sempre più attenta al bilancio, con giocatori forti ed una serie di gregari, “operai”, come li definiva qualcuno, giocatori che venivano meno tecnicamente ma abbondavano sul piano della corsa, dei polmoni, del mettersi a servizio dei top player che, ai tempi, si chiamavano semplicemente “grandi giocatori”.

Sarà la sfida tra chi non è mai stato in B, ha vinto il Triplete, ha vinto cinque scudetti di fila, ha dominato in Italia, in Europa e nel mondo e chi aveva vinto tutto, in Italia e nel mondo ed ha perso tutto, è stata distrutta, umiliata, derubata di due scudetti vinti sul campo e sbattuta in B ma anche contro chi ha vinto il campionato cadetto, è risorta ed è tornata a ruggire per far sapere all’ Italia ed al mondo intero che ci siamo e ci saremo.. “fino alla fine..”.

Spero sia una partita molto combattuta, leale ma maschia allo stesso tempo, due allenatori capaci di caricare a molla i propri giocatori, capaci di sfruttare al meglio il proprio modulo o di cambiarlo in corsa qualora c’è ne fosse bisogno.

Un gioco più concreto e tatticamente migliore rispetto allo scorso anno, anche se non ancora entusiasmante ma l’ Inter deve cominciare da stasera a dimostrare il suo valore, dato che le prime due partite, sono state giocate contro due squadre non all’ altezza, per non dire altro.

Comunque, un Milito pronto al rientro, un Palacio sempre pericoloso, un Alvarez che ha una gran voglia di essere il nuovo Kakà ma che per adesso sembra ancora lontano dal ben più noto ex Galacticos, un Jonathan che pare ritrovato dopo stagioni in ombra ed un Kovacic che sta dimostrando, assieme a Guarin, di poter essere la colonna portante su cui ripartire, in attesa che il nuovo probabile compratore societario, concluda l’ affare, anche se per adesso, non posso che unirmi al pensiero espresso nei giorni scorsi da Fiorello, quindi..

Buon lavoro Presidentissimo.

Un gioco spumeggiante, vivace, pressing, verticalizzazioni e grinta, con un Pogba che dimostra partita dopo partita di essere il nuovo astro nascente, un Pirlo che amministra, una difesa che difficilmente canna qualcosa, un Vidal che.. non trovo nemmeno più aggettivi per descriverlo perché sa difendere, impostare ed attaccare con una facilità impressionante e, per finire, un attaccante che pare abbia ritrovato lo smalto dei tempi migliori, con tanta voglia di dimostrare a tutti che il sequel di Carlitos way c’è e lo stanno girando a Torino.

Dobbiamo continuare a confermare il nostro strapotere ed è anche attraverso queste gare che lo possiamo fare, quindi…

Buon lavoro ragazzi.

Con affetto, Jgor Barbazza

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