C’è ben poco da esultare amici gobbi.
Abbiamo vinto anche il ritorno della semifinale di Coppa Italia, siamo in finale per la quarta volta consecutiva, abbiamo eliminato ingiustamente a prescindere la Cenerentola Atalanta.
Non va bene, non si fa.
C’è un’Italia, l’altra Italia, la Vera Italia che anche stasera è sdegnata, arrabbiata e grida ai quattro venti (gelidi): “JUVE, NON COSÌ!”
Per l’ennesima volta.
Sono sei anni che lo gridano, da quella magica sera di Febbraio quando recuperammo in extremis lo scontro diretto contro il Milan, caratterizzato da una miracolosa parata di Buffon su un tiro di Muntari.
C’è chi l’aveva già vista dentro, altri come me erano convinti che se fosse entrata l’arbitro avrebbe convalidato il gol, ma ciò che conta è che proprio quella sera ritornammo finalmente a sentire quella frase magica… JUVE, NON COSÌ!
Sei scudetti, tre Coppe Italia e tre Supercoppe dopo eccoci qua, a commentare l’ennesima finale di Coppa Italia raggiunta, l’ennesima lotta scudetto e l’ennesima partita di Champions League da giocare fino alla fine, insomma… l’ennesima stagione dove proviamo a lottare il più possibile su tutti i fronti.
Perché la Juve è così, ha l’obbligo morale, verso se stessa e verso i propri tifosi, di provare fino in fondo a vincere tutte le manifestazioni a cui partecipa: a volte, spesso, va a finire bene, a volte non va bene e ci prendiamo le nostre belle delusioni cocenti.
Fa parte del gioco: a volte vinci, a volte perdi, noi comunque ci proviamo fino in fondo.
Poi, certo, non saremo belli da vedere, non esprimeremo il gioco più bello d’Europa, le nostre avversarie si scansano, resta il fatto che siamo ancora lì con evidente ed enorme dispiacere di:
– Tifosi del Napoli.
– Tifosi di tutte le altre squadre italiane, dalla Serie A alla terza categoria.
– Tutte le altre squadre italiane, dalla Serie A alla terza categoria.
– Gran parte degli addetti ai lavori.
In particolare mi viene da pensare ai tifosi del Napoli intervistati da un giornalista (sic!) Rai per la Domenica Sportiva di tre giorni fa, sdegnati perché l’Atalanta aveva previsto una formazione rimaneggiata per la partita poi rinviata: una vergogna che facessero turnover, una vergogna che si fossero giocati la qualificazione in Europa League, una vergogna che volessero giocarsi l’accesso alla finale di Coppa Italia dopo che li avevano eliminati (facendo pure turnover)!
Mi viene da pensare anche ai radiocronisti RAI di stasera, che avevano affiancato a Giuseppe Bisantis (quello che lo scorso Ottobre faceva il tifo per lo Sporting Lisbona in Champions League) nientemeno che il Vecchio Cuore Granata Claudio Sala, o anche ai telecronisti RAI Alberto Rimedio e Claudio Di Biasi, affranti e disperati dopo il gol di Pjanić.
È tutto molto bello, lo ammetto, se non ci amassero così tanto le vittorie non avrebbero lo stesso sapore.
A parte questo vi ricordo che c’è stata anche una partita, durata circa 95 – 96 minuti, abbastanza noiosa nel primo tempo (che in pochi avranno visto dato l’orario), un po’ vivace e frizzante nel secondo tempo, diciamo un buon aperitivo per la serata di stasera.
C’è chi si è lamentato del, poco, gioco espresso dalla squadra e, sarò sincero, anch’io a un certo punto ho pensato: “Mamma mia però, che palle!”.
Poi ho anche pensato: manca mezza squadra, sabato prossimo abbiamo una trasferta di quelle proibitive, la settimana prossima abbiamo il ritorno di Champions League, il Napoli in campionato sta andando a 100 all’ora per trovar la bimba sua… sarà il caso di andare al minimo stasera e di badare alla sostanza.
In fondo, come diceva il Trap, il nostro calcio è prosa, non poesia.
E poi, non dimentichiamolo… all’andata avevamo vinto noi, tra l’altro giocando una bella partita che finì 1-0 per la nostra cronica allergia al chiudere le partite, chi doveva attaccare era l’Atalanta!
E l’Atalanta un po’ c’ha provato, ha creato alcune occasioni che potevano riaprire le sorti della qualificazione, ma quando la palla calciata dal Papu Gómez ha finito la sua traiettoria sul palo, a Buffon ampiamente battuto, allora lì abbiamo capito che anche stasera sarebbe stata la nostra sera: ciao Papu, metti anche stasera una foto su instagram e complimenti per essere usciti a testa alta anche stavolta!
I nostri?
Da sottolineare subito uno sciagurato Chiellini, che ha pensato bene di guadagnarsi subito un bel cartellino giallo che gli impedirà di giocare la finale, ma anche un Marchisio anche stasera troppo evanescente e pallido ricordo del giocatore che era fino a un paio d’anni fa.
Lo stesso Pjanić non è che abbia brillato, ma se non altro stasera abbiamo rivisto Matuidi, quest’anno l’unico davvero imprescindibile in mezzo al campo.
In difesa buona prova di Benatia, che poteva essere migliore se solo non avesse perso quel pallone che poteva costarci caro, e dei due gregari Lichtsteiner e Asamoah, convincenti sia in fase difensiva che offensiva.
Douglas Costa stasera è andato a corrente alternata ma va bene così (e poi quando ha cominciato a giocare ha sfiorato il gol con un bel sinistro a giro che si è stampato sulla traversa), Mandžukić è tornato al suo ruolo naturale di centravanti e naturalmente si è mangiato un gol sotto porta.
Bene gli altri e anche stasera si è rivisto Dybala, che nelle prossime due gare dovrà tornare a essere lui, perché mai come in questo periodo abbiamo bisogno di lui.
E niente, siamo in finale anche stavolta, il prossimo 9 Maggio ce la giocheremo e, che dire? Vediamo di fare 13!
Keep the faith alive e forza Juve!
PS. C’era il rigore su Matuidi?
Non c’era?
E che ha detto la VAR?
Ma soprattutto, quanto cazzo me ne frega della VAR?
Esatto, zero.
E, come ho detto durante l’intervallo: lo stesso fallo di mano in Napoli – Bologna non è stato sanzionato con il calcio di rigore contro il Napoli, in Atalanta – Juventus però si, a favore dell’Atalanta e stasera no, ed era a nostro favore.
Ma noi rubiamo eh, non dimenticatelo!
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