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Juventus – Barcellona 0-0: neanche un minuto di “Non Juve”

Quel gran genio del mio amico da Agosto non faceva che ripetere la stessa frase appena parlavamo di Juve.
“Noi si deve trovare i biglietti per il Barcellona! Che vuoi m’importi di andare a vedere il Benevento?”
La vita è strana, è andata a finire che ha trovato i biglietti per Juventus – Benevento e non per la partita di ieri sera, ma devo dire che tutto sommato non gli è andata male.
Certo, un conto è vedere in campo Messi e Iniesta, un conto Ciciretti &C., però dai, contro il Benevento 2 gol della Juve li ha visti, poi era di domenica pomeriggio ed è tornato a un’ora decente a casa e poi… vuoi mettere il prezzo del biglietto?
Ultima considerazione: contro il Benevento ha visto una squadra in campo, stasera avrebbe visto solo 11 giocatori in maglia bianconera girare spaesati attorno a un pallone, gestito in maniera svogliata e sonnolenta da un Barcellona che avrebbe preferito starsene a casa a guardarsi “Quinta colonna” mangiando pasta e fagioli.

Ecco, ora dovrei parlare della partita di stasera ma mi trovo in difficoltà a farlo, perché se non fosse per il caffè preso prima del fischio d’inizio starei già dormendo da un pezzo, inoltre non sono bravo con le parole a descrivere il niente.
Perché questa partita così tanto strombazzata, con i soliti propositi bellici del prepartita, all’insegna del “Dobbiamo giocare da Juve”, si è tradotta in 90 e passa minuti caratterizzati dalla voglia di portare a casa un punticino, magari senza prendere gol, perché in fondo un pareggino in casa contro il Barcellona fa sempre comodo.
Mentre sto scrivendo sento Allegri dire che hanno giocato per il pareggio: sarà, a me pare semplicemente che abbiano giocato da schifo, tutto il resto sono chiacchiere.
Non capisco poi perché proprio stasera avremmo dovuto giocare per il pareggio: partendo dal presupposto che lo Sporting avrebbe vinto, e così è stato, pareggiare o perdere era la stessa cosa visto che la qualificazione l’avremmo rimandata all’ultima partita, per cui tanto valeva provare a vincere e chiudere il discorso, così potevamo affrontare la settimana cruciale di Dicembre (Napoli – turno di Champions – Inter) in modo più sereno e più concentrati sul campionato.
Certo, a pensarci bene il discorso qualificazione poteva essere già chiuso il turno scorso, bastava provare a vincere a Lisbona ma anche lì il niente più assoluto.

Io poi non sono un esperto di tattica, ammetto tranquillamente di non capire tanto di calcio, ma vedo quando una squadra c’è e quando invece è solo un insieme di giocatori messi lì in campo.
Non so come la pensiate voi, ma a me questa non pare una squadra quanto 11 giocatori messi in fretta e furia in campo senza che nessuno sappia dove deve stare e cosa debba fare.
Ho visto per tutta la partita una squadra ferma, con nessun giocatore che andava incontro al pallone, con possibili azioni pericolose subito vanificate perché nessuno si proponeva in avanti e allora si tornava al classico giro palla sterile in difesa, ho rivisto il Gonzalo Higuaín di un paio di mesi fa incapace di conquistarsi un fallo ma capace di imprecare contro arbitro e compagni di squadra, ho visto il solito Dybala evanescente, ho visto due enigmi calcistici chiamati Cuadrado e Alex Sandro che, consentitemelo, hanno ampiamente rotto le palle.
Voi continuate pure a difenderli, io spero di non rivederli in campo per molto tempo e se per il secondo arrivasse un’altra volta un’offerta dal Chelsea tante grazie e arrivederci, che vada a a spiegare a Conte quanto è duro di comprendonio a capire la fase difensiva.

Se non altro stasera si è rivista la fase difensiva, con un’ottima prova sia di Barzagli che di Benatia e Rugani e questo lascia ben sperare per il futuro (del secondo e del terzo) e si è visto a sprazzi anche un ottimo Douglas Costa, uno dei pochi in avanti capaci davvero di fare la differenza o quantomeno voglioso di farla.
Sugli altri ho già detto, un discorso a parte lo merita Allegri, contento perché ha ritrovato la fase difensiva… oh, l’allenatore è lui, ma fossi in lui mi domanderei perché tanti (presunti) fenomeni là davanti segnino con il contagocce invece di fare sfracelli, piuttosto che della difesa più ballerina del solito.
Tra l’altro, particolare di non poca importanza: il Barcellona ha giocato a ritmi bassissimi, non ha mai dato l’impressione di voler affondare il colpo, lasciando fuori per un’ora Messi e ancora di più Jordi Alba, ha cercato solo di contenere i nostri sterili e improvvisati attacchi invece di provare a chiudere la partita.
Nel delirio di quei 90 minuti ho avuto anche l’impressione che gli facessimo pure tenerezza e anche un po’ pena, ma tant’è.

È stata una brutta serata, anzi peggio ancora è stata una serata anonima.
Poi penso a tutto il ben di Dio che abbiamo in rosa e non riesco a capire.
Poi penso a tutte le lezioni subite, ultima quella di Cardiff, vedo ancora la ricerca ossessiva dell’equilibrio difensivo e continuo a non capire.
Poi penso a quanto parlano e straparlano alcuni giocatori, li vedo in campo e continuo a non capire.

Ma il problema è tutto mio, va tutto bene, i conti si fanno a Maggio, non si sale sul carro e bla bla bla.
A me non frega niente di carri o vittorie, mi basterebbe vedere una squadra.
Non credo di chiedere poi così tanto.

Keep the faith alive (voi, che io sto diventando ateo) e forza Juve.

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