Juve -Cagliari: parola d’ordine Turnover
A pochi giorni dalla grande partita contro il Real, e dalla prossima in terra spagnola, come a metà di un labirinto, la Juve affronta in campionato il Cagliari degli ex: da Allegri ad Alessandro Matri, a Pepe, primo gol in serie A proprio con i rossoblù, in terra sarda i juventini hanno fatto così bene da meritarsi poi la grande Signora.
Una certezza, la curva ci sarà: dopo i fatti di Torino e le notizie circa la chiusura della Sud, la squalifica è stata sospesa. Quindi grande festa scudetto, anche se poi la premiazione avverrà in occasione della partita contro il Napoli.
Turnover dunque, allora spazio alle seconde linee, che poi sarebbero le prime in qualsiasi altra squadra: Coman, Matri, Pepe, un 4-3-3, un tridente per la gioia di chi come me, ha grossa simpatia per lo schema con i tre attaccanti.
Sarà anche la partita di De Ceglie, tornato a casa dopo gli accadimenti in casa Parma, di Ogbonna, di Padoin, ma soprattutto sarà la partita di Pogba: 90 minuti, ma più probabilmente qualcosina in meno per verificare le sue condizioni, le condizioni del prossimo “Mister 100 mln”, sul quale l’asta è appena iniziata. Un’asta, un tormentone che ci accompagnerà fino a fine agosto, piena di copi di scena, e chissà cos’altro.
Ma Pogba è ancora nostro, è ancora con noi, scenderà in campo oggi e poi mercoledì nella partita, ad oggi, più importante della stagione, stella tra le stelle, magari perchè no, la più luminosa.
Storari giocherà in porta, Barzagli affiancherà l’ex Torino ed a centrocampo poi largo ad un ottimo Pereyra ed all’immenso Marchisio, sul quale poche parole, a mio avviso, vengono spese.
Il Cagliari si schiererà con il solito 4-3-1-2, potrà contare su Cossu e Murru ed un briciolo di ottimismo dopo i 4 gol rifilati al Parma. L’impresa sembra titanica per i rossoblù, cercare i punti salvezza allo Stadium non è cosa facile, ma ci proveranno, l’Atalanta lontana 6 punti, sarà impegnata a Palermo, campo non proprio semplice.
All’andata la sconfitta contro i bianconeri, costò l’esonero di Zeman, che poi, dopo l’esperienza fallimentare di Zola, è tornato in panchina per un breve periodo, salvo poi lasciare il posto a Festa.
Curiosità, lo scudetto N° 31, arrivò proprio contro il Cagliari il 6 maggio 2012, in terra neutra, a Trieste.
Allora avanti tutta Juve, come al solito saremo il dodicesimo uomo in campo, inciteremo, esulteremo, come sempre, come a Firenze in coppa o come allo Stadium mercoledì, perché che si giochi contro il Rimini in serie B, o contro il Real Madrid al Bernabéu, noi ci siamo sempre…
#finoallafine…ed anche oltre!