Reduci dalla battuta d’arresto di San Siro, si torna (per fortuna) subito in campo per il primo turno infrasettimanale di campionato.
La Juve ospita fra le mura amiche il Cagliari dei tanti ex (Storari, Isla, Padoin, Borriello) per dimenticare la settimana appena trascorsa, tutt’altro che positiva sia sotto il profilo dei risultati che delle prestazioni offerte.
Come da più parti si è sostenuto, i match contro Inter e Siviglia hanno evidenziato scelte tattiche e di formazione quantomeno discutibili, specie se si considera il primo tempo giocato dai ragazzi di Allegri contro il Sassuolo soltanto una decina di giorni fa.
Naturalmente sui media – e sui social – l’allenatore toscano è passato in un batter di ciglia dagli onori della ribalta alla polvere; sia chiaro, gli errori commessi nello spazio di quattro giorni sono lampanti e siamo certi che il primo a rendersene conto sia stato proprio lui.
Così come è emersa in tutta la sua indiscutibilità l’emergenza di un centrocampo monco di (almeno) un ulteriore elemento, lacuna che la dirigenza non ha colmato nell’ultima sessione di mercato.
Contro i sardi è prevista ancora una rotazione di uomini, in modo tale da offrire un turno di riposo a coloro che non hanno saltato nemmeno un minuto in questa prima parte di stagione.
Non è prevedibile, invece, un cambio di modulo anche se sarebbe auspicabile che il mister iniziasse a provare qualcosa di diverso dal punto di vista tattico, soprattutto considerando la qualità degli esterni a sua disposizione.
Nove punti nelle prime quattro giornate sono un bottino più che accettabile, se si tiene conto delle avversarie incontrate e senza dimenticare che inserire elementi nuovi – sia pure dai nomi altisonanti – in un organico vincente e supercollaudato richiede i suoi tempi.