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Juventus-Cagliari 3-0: buona la prima

La prima partita del campionato non è mai una partita facile. Chiedete ad Antonio Conte, ne sa qualcosa. Non è mai facile soprattutto per le big, che calibrano la preparazione per arrivare in forma smagliante in altri momenti della stagione, non di certo all’inizio. Juventus contro Cagliari potrebbe sembrare una partita già scritta ma è una partita tutt’altro che semplice da giocare. Bisogna innanzitutto lasciarsi alle spalle la sconfitta di Supercoppa e le successive critiche. Bisogna poi vincere, a qualsiasi costo e in qualsiasi modo, perché da oggi le partite iniziano a essere importanti e vincere uno Scudetto, nonostante quello che si legge in giro, in casa Juve non fa schifo a nessuno.
Mandzukic la mette subito in discesa con un gran gol al 13′ su cross di Lichtsteiner e Buffon si dimostra più forte del Var, che assegna al Cagliari un rigore sacrosanto che probabilmente in diretta sarebbe sfuggito praticamente a tutti, tanto è svelta l’azione e tanto è nascosto il tocco di Alex Sandro su Cop. Per fortuna quest’anno le polemiche dovrebbero non esistere più, quindi l’arbitro, dopo aver rivisto le immagini assegna un rigore che però Farias calcia male e che Buffon riesce a parare.
Concedetemi una parentesi sul Var. Penso che questa tecnologia potrebbe ammazzare drasticamente la godibilità del calcio. In altri sport dove il tempo è effettivo o semieffettivo e dove le azioni sono molto più spezzettate, esperimenti del genere hanno dato frutti strabilianti. Nel calcio è necessariamente diverso. In uno sport in cui il movimento è continuo, in cui le azioni si sviluppano senza soluzione di continuità e in cui il tempo non è effettivo questa tecnologia rischia di portare più danni che benefici, innanzitutto, come detto, in termini di godibilità di una partita. Inoltre non fuga e non potrà mai fugare ogni dubbio. Del resto siamo ancora qui a discutere di un contatto Iuliano Ronaldo visto e rivisto migliaia di volte in televisione, siamo ancora qui a discutere se il rigore per il mani di De Sciglio della passata stagione ci fosse o meno. Certamente il Var ridurrà gli errori arbitrali ma di sicuro il gioco non ne guadagna nell’appeal, già scarso di suo per un pubblico non tifoso. Tuttavia questa è la linea intrapresa e tocca accettarla come hanno fatto i giocatori in campo ieri sera, totalmente astenutisi da qualsiasi protesta dopo la decisione dell’arbitro.
Var o non Var il Cagliari sbaglia il rigore, ai fini pratici quindi non cambia nulla e la Juve rimane in vantaggio.
Il gol di Dybala a pochi secondi dalla fine del primo tempo uccide la partita. Gliela darei più spesso la 10 sulle spalle a questo ragazzo, se dimostra di saperla portare così. Nelle prime due partite giocate con il numero di gente del calibro di Platini e Del Piero (non proprio gli ultimi arrivati) la Joya dà segnali di una maturazione che sinceramente da lui non mi sarei aspettato. Gioca di sostanza, corre, dribbla e segna. E come segna. Un gol bellissimo e una traversa interna colpita su una giocata che solo i campioni veri hanno nel loro repertorio. È migliorato anche fuori dal campo il gioiellino sudamericano, con dichiarazioni che probabilmente lo porteranno, in breve tempo, a essere uno dei leader dello spogliatoio, con buona pace delle malelingue che dopo Cardiff lo avrebbero voluto vedere crocifisso in sala mensa alla Ugo Fantozzi.
Bene Marchisio e benissimo Pjanic, sicuramente i due centrocampisti titolari almeno per questa prima parte di stagione. Rugani gioca una partita bella e di sostanza e personalmente mi piace moltissimo. In fase difensiva non ha nulla da invidiare a nessun difensore in circolazione nella nostra serie A. Se terrà la testa sulle spalle, limiterà il numero di blackout e lavorerà sodo sarà sicuramente il solido pilastro su cui costruire la futura difesa bianconera.
Unica nota dolente della serata lo stato di forma di Higuaín, comunque autore di un bel gol. La sua stazza fisica gli concede l’attenuante del tempo, che Allegri saprà dargli. Questo per lui è l’anno della verità. Non importa a nessuno di avere in squadra il centravanti più forte al mondo, tutti vogliono avere il più decisivo. Gonzalo ha tutte le carte in regola per esserlo.
Da questa partita la Juve esce comunque bene e con ampi margini di miglioramento. Il mercato ha portato enormi benefici, se consideriamo che questa sera i giocatori entrati a gara in corso sono stati Khedira, Douglas Costa e Matuidi (senza considerare Bernardeschi, il cui debutto in A con la Juve è rimandato). Il brasiliano ha i numeri e sicuramente non starà seduto in panchina ancora a lungo. L’ex Psg ha iniziato questa sera a conoscere lo Stadium e il calcio italiano, gli servirà tempo. Tempo che comunque la Juve e Allegri hanno a disposizione, considerando la rosa di questa stagione.
Allegri dovrà lavorare bene e duramente per trovare la chiave per far rendere al meglio questa squadra. Col Cagliari era importante partire bene per mandare un segnale, chiaro e preciso: noi ci siamo, e siamo ancora la squadra da battere.

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