

“Scusate, stavamo solo scherzando domenica scorsa.
Lo sappiamo, vi abbiamo fatto arrabbiare, volevate vincere lo scudetto contro la Roma e forse lo volevamo anche noi, ma dopo essere andati in vantaggio con Lemina abbiamo deciso, per scherzo, di provare a non giocare più.
Oh, quei permalosi dei giocatori giallorossi hanno dimostrato di non avere senso dell’umorismo e c’hanno rifilato 3 gol.
Ma io dico, ma si può fare una cosa del genere?
Che permalosi, ma soprattutto che maleducati!
Volevamo solo fare uno scherzo, ma a quel punto ci siamo arrabbiati anche noi e abbiamo deciso di non concedere più niente a nessuno!
Quindi mercoledì abbiamo vinto la Coppa Italia e oggi lo Scudetto, e tanti saluti a tutti!”
Al termine di questa straordinaria cavalcata, che si è conclusa con un bel 3-0 casalingo contro il Crotone e la certezza matematica del 35° scudetto, il 6° di fila indi record assoluto in Serie A, ho provato a immaginarmi questa “giustificazione” da parte dei giocatori per la prova di domenica scorsa e direi che ci può stare tutta, ripensando anche alle altre sconfitte della stagione…
Ma come ci si sente dopo questo ennesimo Scudetto portato a casa?
Oh, non so voi, ma a me vincere lo Scudetto fa sempre godere da matti: mai capito quelli che storcono il naso, facendo gli snob dicendo “Ehhh ma vincere il campionato ormai non mi diverte!” oppure “Ma in Italia non ci sono avversari, io voglio la Champions!”.
Io parto dal presupposto che vincere non è mai facile, che una partita, un campionato, una coppa la vinci solo se ti impegni e sei più bravo del tuo avversario (e Grazie Ar Cà), e tutto questo lo ottieni con tanti sacrifici e voglia di lottare che i tuoi avversari non hanno ma soprattutto questo non deve mai essere considerato come un qualcosa di scontato o di dovuto.
Non sono pochi quelli che si confondono quando citano il motto di Boniperti “Alla Juventus vincere non è importante ma è l’unica cosa che conta!”: a parte i volponi che lo reputano un messaggio antisportivo e sleale, ci sono poi quelli che dicono “Eh beh, vuoi non vincere lo scudetto? Siamo la Juve eh!” come se fosse la cosa più normale di questo mondo.
Ecco, a questi (pseudo) tifosi voglio dire una cosa: oggi abbiamo vinto il sesto scudetto di fila, un record assoluto per la Serie A, mercoledì scorso abbiamo vinto la terza Coppa Italia di fila, un record assoluto in Italia, il prossimo 3 Giugno andiamo a giocarci la seconda finale di Champions League in 3 anni, abbiamo frantumato tutti i record esistenti in Serie A e i coglioni degli antijuventini di tutto il mondo…ragazzi, qui STIAMO TIFANDO LA JUVENTUS PIÙ GRANDE DI TUTTI I TEMPI!!!
E chi lo scrive ha visto la Juve del Trap e di Platini, quella di Lippi e grazie alle cronache del babbo (che a quest’ora sarebbe stato già al bar del paese a sfottere i fiorentini con la sua cravattina bianconera) quella di Boniperti e di Sivori e anche quella tutta italiana degli anni ’70.
Ecco, qui lo dico: una Juventus così grande non c’è mai stata!
Chi ancora non ne è convinto lo capirà un domani, speriamo il più tardi possibile, quando altre squadre torneranno a vincere e noi magari attraverseremo un periodo negativo: lì forse capiranno cosa hanno fatto di straordinario TUTTI i giocatori che dall’estate del 2011 hanno dato il loro contributo alla nascita di questa leggenda.
Un qualcosa di unico, di fantastico, di immenso, che difficilmente verrà eguagliato o battuto e se un giorno succederà, fidatevi, sarà sempre la Juve a farlo.
È stato uno scudetto stupendo, una bella cavalcata in cui abbiamo sempre recitato la parte dei protagonisti ma dove niente è stato mai troppo facile e scontato.
Perché, nonostante l’indubbia superiorità a livello di rosa rispetto alle concorrenti, nonostante i pronostici che ci davano campioni già lo scorso Agosto, ho visto pochissime partite giocate sul velluto, il resto sono state partite portate a casa con la maglia sudata (spesso per la nostra maledetta abitudine a concretizzare la metà scarsa delle palle gol costruite), con avversari che, a dispetto dei Pistocchi vari, contro di noi si sono sempre impegnati.
È stata dura perché lo scudetto era si importante, ma anche la Coppa Italia lo era (e si è visto) e poi in Champions League c’era davvero da far capire chi eravamo diventati: volevamo stravincere il campionato il 2 o il 3 Maggio come gli anni scorsi? Bastava mettere la Champions League da parte, oppure farsi eliminare dal Napoli in semifinale di Coppa Italia.
Invece è andata così: magari le nostre coronarie ne avranno risentito, magari mia moglie (che non detesta il calcio, semplicemente non lo concepisce) avrebbe preferito che l’avessimo vinto 2 o 3 domeniche fa, ma va bene così!
E poi, dai, apprezziamo anche la volontà dei nostri giocatori e della nostra società di scrollarci di dosso l’aura di squadra antipatica.
In un’annata piena, fin qui, di gioie per noi, abbiamo deciso di regalare qualche momento di allegria e di felicità a loro, ai bisognosi, a quelli che si trovano in difficoltà e soffrono, eccome se soffrono: gli antijuventini!
Pensateci:
– Agli interisti e a De Boer abbiamo regalato una serata da campioni, una delle poche vittorie della loro bellissima stagione: quella sera avranno festeggiato fino a tarda notte, con caroselli di auto e bottiglie di champagne. Poi De Boer è sparito, è arrivato Pioli e a lui abbiamo regalato una settimana di solidarietà per i furti (?) ricevuti a Torino, un idillio spezzato nientemeno che da Mario Sconcerti alla Domenica Sportiva e dalla sua stessa Inter nelle giornate successive. Un tennista, non ricordo chi, dopo la vittoria nel girone di andata, scrisse, parola più parola meno, in un tweet: “Adesso andate pure a vincere lo scudetto!”.
Fatto, grazie!
– Ai milanisti abbiamo regalato una vittoria con furto, abbiamo trasformato 2 buoni giocatori come Locatelli e Suso in 2 fenomeni, abbiamo regalato sotto Natale il loro unico trofeo da 5 anni o 6 anni a questa parte, gli abbiamo regalato la gioia di un portiere che bacia la maglia e ci sfascia lo spogliatoio a fine partita allo Stadium: tutto molto bello, ci penserà poi Mino a svegliarli quando se lo porterà via.
Devo dire che con loro siamo stati più buoni che con gli altri, ma se lo meritavano, negli anni c’hanno regalato Pirlo a 0 € e scaricato un tecnico come Allegri che noi abbiamo riciclato abbastanza bene. Non finirò mai di ringraziarli.
– Ai napoletani abbiamo regalato 2 partite in 3 giorni al S.Paolo completamente dominate da loro! Noi sembravamo una squadretta di provinciali, loro il Real Madrid più forte di tutti i tempi, morale della favola: un pareggio in campionato, una vittoria inutile in Coppa Italia.
Siamo stati buoni anche ad aver concesso l’occasione di creare il loro bel melodramma nella semifinale di andata ma va detto che abbiamo reso eunuco un loro tifoso.
Sentiamoci in colpa.
Però godiamo per avergli portato via, dietro regolare pagamento di clausola rescissoria, Gonzalo Higuaín.
– Ai romanisti, schiavi dei rigori loro concessi e della telenovela del loro capitano (roba al cui confronto “Sentieri” è niente), che mai si sono sentiti veramente in corsa per lo scudetto, abbiamo regalato una serata maggica proprio domenica scorsa. Una serata da campioni, chissà quando gli ricapiterà…
– Ai fiorentini, che vivono l’intero anno in funzione di Fiorentina – Juventus, abbiamo regalato una fredda serata di Gennaio, con tanto di 1 gol irregolare e 1 rigore negato. Tutti a fare festa, chi non salta è un bianconero, l’ennesimo predestinato che risponde al nome di Federico Chiesa.
Da lì il buio, il campionato per loro era finito, peccato fossimo solo alla prima giornata di ritorno.
– Ai genoani (anche a loro abbiamo pensato, pensate quanto siamo stati buoni), una domenica pomeriggio da leoni, un 3-1 secco, l’indomani titoli a 9 colonne sui giornali, il miracolo di Jurić, il predestinato Simeone… da lì il niente.
Si sono salvati oggi grazie alla squadra più inutile di tutta Italia, cioè coloro che chiudono questa rassegna qui sotto.
– Last but not least, ai bovini abbiamo regalato l’unico pareggio casalingo dai tempi del Frosinone. Cioè, gli stavamo pure regalando la vittoria per come stava andando la partita, ma è una squadra talmente inutile che riesce puntualmente a farsi fregare nei minuti di recupero.
Parafrasando Walter Matthau, cari bovini siete così inutili che se facessero le Olimpiadi degli inutili arrivereste secondi! Perché? Perché siete inutili!
E salutateci la magica punizione di Ljajić e il vecchiocuoregranata!
Grazie, grazie di cuore antijuventini, come recitava una maglia presente nello store dell’Inter “Voi Allegri, noi di più”.
Permettetemi di dire che siamo molto più Allegri noi di voi, soprattutto dopo campionati come questo.
Tanti saluti a voi, alle vostre polemiche inventate, alle avversarie che si scansano e fossi in voi boccerei la VAR perché senza quest’anno il campionato è finito oggi, se ci fosse stata sarebbe finito a Febbraio.
E così si cala il sipario su questo ennesimo scudetto vinto, ora pensiamo solo a festeggiare e tra un po’ spostiamoci tutti a Cardiff, chi di persona chi, come me e molti di voi, con il cuore.
E in merito all’annosa diatriba sul conteggio degli scudetti, ai soliti antijuventini dico che sono 35 non solo perché sappiamo cosa è successo nel 2006 e perché quei 2 scudetti non andavano revocati, ma anche perché, se volessimo ragionare come loro, ci porteremmo avanti di un paio d’anni.
Ora dicono “Sono 33, non 35, rispettate le sentenze!”
Noi 33 lo dicevamo 2 anni fa, potevate ascoltarci.
Keep the faith alive e forza Juve!