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Juve – Fiorentina 1-2: 30 secondi di silenzio

Dopo la vittoria buttata alle ortiche contro la Roma per chiudere quasi definitivamente il discorso scudetto, è il turno della Coppa Italia. In casa dei bianconeri arriva la Fiorentina di Montella che sta vivendo un buon momento di forma. La Juventus scende in campo con il 4-3-3: in porta Storari, in difesa Caceres, Bonucci, Ogbonna, Padoin, a centrocampo Vidal, Marchisio, Pogba e in avanti Coman, Llorente e Pepe.

Il match inizia bene per la Juventus, che sembra pimpante e aggressiva, non permettendo ai viola un possesso palla continuato. Vidal si inserisce ottimamente da dietro, viene servito alla perfezione da Pogba ma il tiro-cross è a lato, con Pepe in ritardo di poco. Avvio non male dunque degli uomini di Allegri, costretti però a fare i conti con l’eccessivo campo concesso agli avversari quando da un corner a favore al minuto 11 il pallone viene respinto, Salah parte palla al piede e si appresta ad andare nell’uno contro uno con Padoin, che perde per una frazione di secondo l’egiziano di vista, quanto basta al calciatore della Fiorentina per superarlo e poi andare a piazzare il pallone alle spalle di Storari. La squadra di Montella mette la partita come meglio non può e adesso cerca di gestire, facendolo anche discretamente bene visto che la Juventus non riesce a essere pericolosa. A volte però bastano pazienza, un gran colpitore di testa e un buon crossatore per cambiare la direzione delle cose e infatti da un ottimo pallone buttato in area da Pepe al minuto 24, Llorente stacca benissimo e la mette dove Neto non può mai arrivare. Bel goal e risultato di pareggio.

Dicevamo di una Fiorentina in un periodo di forma molto buono, tanto è vero che la Juventus dopo il goal non riesce a essere incisiva, mentre i viola prima impegnano Storari dalla distanza, poi sfiorano il secondo goal quando Basanta si ritrova il pallone a due passi dalla porta ma lo manda di testa sul palo esterno. Dopo la mezz’ora Allegri è costretto a far entrare Tevez per Coman, fattosi male dopo un fallaccio punito solamente con il cartellino giallo di Kurtic, e l’argentino ha subito un’occasione potenziale che però non porta a nulla. La prima frazione finisce così, con la speranza di un secondo tempo migliore.

Ma la ripresa non porta a miglioramenti, perché la Juventus inspiegabilmente entra in campo anche peggio e la Fiorentina non tarda ad approfittarne: prima crea un presupposto pericolosissimo con Richards, inseritosi da dietro dove sia Bonucci che Storari si dimostrano bravi deviando in angolo, poi arriva il colpo del KO ancora da parte di Salah, dopo che Marchisio sbaglia un pallone assassino in uscita regalandolo proprio all’egiziano, bravo e freddo a battere Storari (non perfetto). Adesso la reazione dei bianconeri se l’aspettano tutti ed essa infatti arriva, in maniera affannosa e confusa, ma arriva. Morata prende il posto di Llorente e al primo tocco dà la possibilità a Tevez di poter battere Neto dall’interno dell’area di rigore, ma il pallone non viene calciato benissimo e il portiere della Fiorentina è bravo. Ilicic rischia di tirare fuori il terzo goal della Fiorentina dal nulla, quando prende palla sulla trequarti e lascia partire un gran sinistro fuori di poco. Allegri si gioca l’ultimo cambio ed entra Pereyra per Pepe. L’argentino crea subito una grande opportunità, ma invece di tirare preferisce toccare per Morata in fuorigioco. Ancora Pereyra pericoloso: Caceres mette un pallone in area che deve essere solamente spinto in porta, ma il numero 37 bianconero colpisce malissimo.

Tante altre azioni, tanti altri errori, tanta confusione e forse anche tanta voglia di recuperare il risultato, ma una sola verità: si doveva fare di più, aldilà del gol preso in avvio. Al ritorno servirà un mezzo miracolo per passare il turno, visto che bisognerà vincere con due goal di scarto, ma ci si proverà, come è giusto che sia, tra un mese. Ora testa al Sassuolo, dove, inutile dirlo, non è ammesso il minimo errore.

Fino alla fine…

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