Dopo il mezzo passo falso di Bologna, che comunque non ha avuto riflessi in classifica, atteso il pareggio casalingo del Napoli lunedì scorso, la Juve ospita allo Stadium per la seconda volta in poco più di un mese l’Inter manciniana, prima di affrontarla nuovamente fra tre giorni nel ritorno della semifinale di Tim Cup. Partita delicata ed al tempo stesso importantissima che potrebbe, in caso di risultato positivo e sia pure momentaneamente, produrre un primo “strappo” sulla diretta inseguitrice azzurra.
Reduci dalle fatiche di Champions, Allegri dovrà fare a meno del solo Marchisio – oltre al lungodegente Caceres – ma riavrà tre pedine fondamentali, rientrate dai rispettivi acciacchi: Chiellini, Asamoah ed Alex Sandro.
Nessun dubbio, allora, sul modulo che adotterà il tecnico livornese, essendo scontato il ritorno alla difesa a 3, con la premiata ditta BBC (Barza-Bonny-Chiello) davanti a Buffon. Linea di centrocampo a 5 con Lichsteiner (o Cuadrado) e Sandro sugli esterni, l’ottimo Hernanes di martedì in cabina di regia, Pogba e Khedira ai suoi lati. In attacco, manco a dirlo, la coppia Dybala-Mandzukic.
Le due compagini si sono affrontate 89 volte sotto la Mole, con 60 vittorie per i padroni di casa, 17 pareggi – l’ultimo lo scorso anno – e 12 vittorie per gli ospiti. L’unica vittoria di questi ultimi allo Stadium coincide con il primo stop casalingo subìto nel nuovo impianto dai bianconeri, quello che interruppe la serie di 49 risultati utili consecutivi.
Giocare ancora una volta prima del Napoli, questa volta in casa, può servire certamente a mettergli ulteriore pressione addosso, se la squadra dovesse incamerare l’intera posta in palio. In tal caso, gli uomini di Sarri lunedì sera a Firenze – in una trasferta sicuramente insidiosa – avrebbero un solo risultato a disposizione per non perdere contatto dalla vetta.
Occorre, pertanto, liberare la mente dal fantasma Bayern e concentrare tutte le energie su questa sfida, iniziando (si spera) ad allungare le distanze su chi ci alita sul collo.