Juve – Lazio 2-0: nuova stagione, nuove vittorie

A distanza di quasi una settimana ancora rifletto sulla partita di sabato scorso.
Il punto principale è che non mi sono deciso se davvero questa partita davvero si sia giocata oppure no.
Sarà che sono cresciuto in un periodo dove il calcio andava in vacanza a fine maggio e riprendeva ai primi di settembre (e nel mezzo niente, europei e mondiali esclusi) e quindi un trofeo non ci si giocava nella prima settimana di agosto, ma io proprio non mi ci abituo alla Supercoppa.
E poi è un trofeo rognoso per la Juve.
Se la vince, vabbè ha fatto il proprio dovere.
Se la vince con qualche episodio dubbio “gliè uno scandalo!” o “campionato falsato!!!” (funziona sempre).
Se la perde crolla il mondo, Juve in crisi, celebrazione dell’avversario in stile “Davide che sconfigge Golia”, forum bianconeri in preda a crisi isteriche.
Infine, last but not least, agosto ormai è mese di calciomercato e come succede spesso negli ultimi anni, i commenti (specie quelli dei tifosi juventini)sono sempre gli stessi: Juve indebolita, le avversarie pronte a lanciare battaglia perché si sono rinforzate con giocatori di qualità, mica con le mezze calzette prese da Marotta.
Tutti gi anni così, roba che si commenta solo con un sacrosanto “Che dupalle!”
Insomma, questo è stato l’approccio con cui ho affrontato la partita.

Poi la partita è cominciata ed il buonumore è tornato: oddio, non certo per lo spettacolo offerto dalle due squadre in campo, quanto per il clima surreale e quasi fantozziano che aleggiava sul terreno di gioco.
Si giocava su un campo di patate, e per tutta la partita siamo stati lì a pregare che non si facesse male qualcuno (visto che avevamo già dato tra l’altro), e se non fosse stato per i soldi che hanno sganciato i cinesi veniva da chiedersi perché erano volati fino in Cina quando anche il campo sportivo del mio paese è in condizioni migliori.
Ma il bello doveva venire e ce ne siamo accorti semplicemente guardando: una regia pessima, replay mandati ad minchiam, calci di punizione non inquadrati, primi piani di allenatori anch’essi mandati ad minchiam, cronometri sballati ed il solito commento piatto e banale dei telecronisti Rai al cui confronto la figura del “Tennico” descritta da Benni in “Bar Sport” è l’erede di Gianni Brera.

Insomma, tutto molto bello, tutto molto italico anche se giocavano a Shangai.
Viene da domandarsi se ciò sarebbe potuto accadere per un Barcellona – Real Madrid ma questo è un altro discorso, meglio tornare a noi.
Ah, poi la partita nel secondo tempo l’abbiamo vinta con due bei gol di Mandzukic e Dybala, ed alla fine ho come tirato un sospiro di sollievo.
E ho ringraziato la Juve, perché in un periodo come questo ci voleva una vittoria di un trofeo ufficiale.
L’avessimo persa, come dicevo prima, sarebbe partita la solita caccia alle streghe soprattutto dai tifosi juventini al grido di “L’avevo detto io che ci siamo indeboliti, vergogna!!1!!1!”.
Per il resto c’è poco da dire, si è visto pochissimo gioco, si è capito che Mandzukic sarà un punto fermo dell’attacco ed una “gatta incinta attaccata ai coglioni” per tutte le difese avversarie oltre che vero leader, che Dybala crescerà con calma e verrà dosato all’inizio da Allegri ma il potenziale c’è tutto, e si è capito che la vecchia guardia sta insegnando bene ai nuovi arrivati cosa vuol dire essere alla Juventus.
Bello vedere poi Barzagli recuperare prima del previsto e giocare alla grande, speriamo succeda anche per gli altri, Kedhira in primis.

E ora aspettiamo gli ultimi giorni di calciomercato con calma, c’è da sistemare qualche tassello ma ricordiamoci che lo spirito è rimasto e la squadra c’è.
Le altre stanno dietro.