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Juve – Malmö 2-0: vittoria all’esordio dopo sei anni

Inutile nasconderlo, l’evento più atteso era stasera. La Juventus non vinceva all’esordio in Champions League da ben sei anni, quando uno sconosciuto Del Piero, con alle spalle la numero 10, risolveva il match contro lo Zenit San Pietroburgo. La numero 10 stasera la indossava un altro sconosciuto, uno che da tempo viene considerato un calciatore incompleto perché erano ormai troppi i minuti senza goal in Champions League: Carlos Tevez. Proprio l’argentino stasera riesce a sbloccarsi e riesce a far ritornare alla vittoria i bianconeri alla prima stagionale in Europa. Finalmente per lui. Finalmente per noi.

La Juventus, come dall’inizio di stagione, deve correre ai ripari e oltre ai soliti noti (Barzagli non rischiato e Vidal che forse tornerà sabato) riconquista Chiellini, ma perde Pereyra a causa di una squalifica guadagnata con l’Udinese. Allegri decide così di riproporre Evra a sinistra e di schierare Asamoah al centro del campo spostando Pogba sulla destra.

Partita che inizia a ritmi normali, con una Juventus in controllo del match ma che non riesce a velocizzare la manovra negli ultimi 20 metri di campo. La prima occasione buona è del Malmö, che dopo un cross della destra manda Eriksson quasi a tu per tu con Buffon che però è bravo a uscire con tempismo e a mandare il pallone in calcio d’angolo. Della Juventus possiamo segnalare solo un colpo di testa su un inserimento di Asamoah, un’occasione per Tevez, che controlla male, servito su un cross di Lichtsteiner e un’altra occasione ghiotta dove però lo stesso Lichtsteiner non è lucido e non riesce a servire nessuno nel mezzo dopo essere entrato in area di rigore.

Si inizia così il secondo tempo avendo il timore che la Juventus possa continuare a essere quella degli ultimi due anni. È ancora presto però per giudicare e infatti i bianconeri tengono subito a smentire tale impressione. Si vede una squadra più reattiva fin da subito e più capace di bucare la difesa del Malmö. Al minuto 59 la palla arriva a Tevez, che da dietro serve un pallone dentro l’area di rigore ad Asamoah, che è bravissimo a inserirsi e poi di tacco a mandare in porta proprio il numero 10 argentino che non ci pensa due volte e manda il pallone in rete. 1 a 0 e Tevez in goal in una partita di Champions League dopo 1003 minuti. Il match prosegue, il Malmö è incapace di reagire e la Juventus rimane sempre in possesso del pallone senza rischiare nulla, ma, anzi, riesce a proporsi in maniera sempre più pericolosa, soprattutto dalla destra, con un Lichtsteiner portentoso. Tra le altre occasioni sottolineiamo un goal annullato a Llorente per un sospetto fuorigioco, che sembra esserci; un cross dalla sinistra di Evra dove non arrivano né Llorente, né Pogba per un nulla, con il pallone che poi ritorna al numero 6 bianconero che però da posizione favorevole non riesce a battere a rete; un altro inserimento di Lichtsteiner che stavolta mette un gran pallone per Llorente che colpisce di testa non potendo dare tanta forza, para il portiere, sfera che ritorna sui piedi dello spagnolo che colpisce di tacco e ancora un riflesso del portiere gli nega il goal.

Allegri, probabilmente molto soddisfatto degli uomini in campo, decide di fare il primo cambio al minuto 86: fuori Llorente, dentro Morata. Proprio il calciatore appena entrato si rende protagonista di un gran bel dribbling a centrocampo e si apre una prateria davanti partendo in velocità, arriva al limite dell’area di rigore e viene atterrato: calcio di punizione, Caceres in barriera disturba la visuale del portiere e questo particolare si rivela decisivo proprio perché l’estremo difensore del Malmö non vede il pallone partire, fa un passo nella direzione sbagliata e Tevez lo infila sul suo lato. 2 a 0, partita chiusa e il numero 10 si prende il ruolo di protagonista assoluto della serata. Alla fine c’è spazio anche per Giovinco e Romulo, che fa una bella cavalcata ed esordisce così con la maglia bianconera, sperando di rivederlo con più continuità.

La Juventus nelle precedenti due partite di Serie A era partita benissimo, per poi abbassare i ritmi nel secondo tempo e rialzarli nel finale di gara. Oggi abbiamo assistito all’inverso, con un primo tempo discreto (e comunque non brutto) e un secondo tempo ad alti livelli con l’impressione di poter segnare da un momento all’altro. Allegri propone il 3-5-2 anche in Champions League e riesce a vincere all’esordio, portando tranquillità a tutta la squadra in vista delle prossime partite europee. Fondamentale la vittoria anche per via del risultato ottenuto dall’Atletico Madrid, che perde contro l’Olympiakos a testimonianza che nessuna partita è mai scontata. Bene più o meno tutti sul campo, un po’ sottotono Marchisio in fase di possesso, Asamoah abbastanza positivo e autore di un assist strepitoso, Evra se l’è cavata bene; buona prestazione di sponda anche per Llorente, Pogba con qualche errore di troppo all’inizio e poi in crescendo, poi un Lichtsteiner magnifico sulla destra da vero trenino, e infine un Tevez micidiale e non solo per i due goal segnati, con una posizione sul terreno di gioco un po’ più arretrata del solito.

Si riprenderà sabato, contro il Milan, l’ex-squadra di Allegri. Proprio l’allenatore bianconero sarà il primo a voler dimostrare qualcosa ai rossoneri, che sono partiti bene in campionato e avranno voglia di continuare per questa strada, seppur non avendo convinto tantissimo e seppur con qualche assenza come conseguenza della partita rocambolesca contro il Parma. Vincere, vincere, vincere!

Fino alla fine…

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