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Juventus-Milan: ultimo atto

Dopo aver perso nella gara di andata a Milano e nella finale di SuperCoppa a Doha, la Juventus si appresta a giocare l’ultimo match stagionale contro il Milan di Vincenzo Montella. Reduci dalla parziale battuta d’arresto (non solo in termini di punti, ma anche e soprattutto di atteggiamento e gioco) di Udine, gli uomini di Allegri dovranno tornare a esprimersi in maniera convincente, principalmente per mandare un chiaro segnale agli avversari che inseguono.

Per chi scrive le due sconfitte di San Siro e Doha sono state dovute principalmente all’atteggiamento spocchioso e svogliato dei bianconeri, anche se il Milan ha avuto senza dubbio il merito di metterci qualcosa in più (soprattutto in relazione a quelle che sarebbero le reali capacità della squadra rossonera). Insomma, considerando il fattore Stadium (trenta, dicasi TRENTA, 30 in cifre, tre-zero, tre decine tonde di vittorie consecutive tra le mura amiche) e il fatto che questa squadra sbagli molto raramente due partite di fila, ma anche l’oggettiva differenza di valori tra le due rose -per tacere dei due allenatori-, direi che sulla carta la fatica per incamerare altri tre preziosi punti sulla strada verso il sesto scudetto consecutivo dovrebbe essere minima.

Ma sappiamo tutti fin troppo bene che nel calcio “la carta” conta fino a un certo punto e ci sono moltissime cose che possono creare problemi. In primis c’è sempre il rischio di sottovalutare l’impegno, del resto lo abbiamo già fatto in due uscite su tre. Poi ci sarà da capire quanto possa pesare a livello psicologico (da intendersi non tanto come distrazione, quanto per l’aggressività agonistica che bisognerà mettere in campo) l’imminenza del match di ritorno degli ottavi di Champions League con il Porto. Infine, va detto come quest’anno (in barba ai soliti commenti dei tifosotti da bar) stiamo assistendo a una vera e propria gara di non assegnazione dei calci di rigore alla Juventus e, in generale, a un atteggiamento arbitrale che sta andando ben oltre il vecchio “nel dubbio pensa a chi sta dietro”, con decisioni che hanno parecchio superato i confini del grottesco. Quest’ultimo aspetto da solo non preoccupa -nonostante tutto siamo primi con otto punti di vantaggio sulla Roma seconda- ma la concomitanza con gli altri fattori potrebbe portare qualche complicazione di troppo. Non tanto per questioni di pianginerie che non apparterranno mai allo stile della Juventus, quanto piuttosto per la componente psicologica che influisce sul modo in cui i giocatori affrontano i tackle sul campo. In diverse occasioni quest’anno abbiamo potuto vedere proprio una specie di timore nell’andare a contrasto che non si spiega soltanto con ragionamenti di “risparmio di energie”.

Per quanto riguarda i singoli, sarà importante un ritorno in condizione accettabile soprattutto di Mario Mandžukić, fondamentale per lo sviluppo della manovra offensiva in maniera davvero pericolosa; poi anche la coppia Khedira/Pjanić si spera possa tornare a dettare legge a metà campo, dove abbiamo sofferto più del dovuto a Udine. Se poi la squadra dovesse tornare a far girare la palla in maniera meno prevedibile e lenta di quanto abbia fatto recentemente, al Milan non resterebbe altro che appellarsi alla buona sorte per sperare di interrompere la striscia di vittorie casalinghe dei bianconeri.

Appuntamento allora per le 20.45 di Venerdì 10 Marzo, sperando di allungare la serie positiva e fare quindi un altro importantissimo passo verso la vittoria finale.

 

Fino alla Fine!

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