La Juventus di Massimiliano Allegri vince lo scontro diretto contro il Napoli. Vittoria numero quindici per la squadra bianconera che conquista anche la vetta della classifica.
Finalmente, dopo una settimana di pompaggio esagerato da parte di media e addetti ai lavori (con tanto di aperture dei telegiornali, interviste al limite del delirio ed ex-calciatori che si dedicano al canto con risultati quanto meno discutibili), alle 20.45 la partita inizia e si può parlare di calcio e non di folklore, funerali, arbitri da scegliere o tifosi ospiti imbucati (a proposito, mi pare di aver visto che qualcuno in effetti ci fosse: ve lo immaginereste uno juventino al San Paolo? Ecco).
Nei primi minuti il Napoli sembra avere più lucidità con il pallone tra i piedi, ma la Juve è comunque ordinata e non ci sono emozioni. Entrambe le squadre sono molto ben disposte in campo e determinate a non lasciare spazi all’avversario. Il risultato è una partita molto tattica, da manuale del calcio, da ambo le parti. È evidentissimo come Allegri e Sarri abbiano in questo momento in mano le due squadre più forti della Serie A. Per organizzazione e capacità tattiche non esiste proprio confronto con le altre squadre. Il primo tempo si chiude con due soli tiri in porta per la Juve -poco pericolosi- e tre tentativi da parte del Napoli di sfruttare la velocità di inserimento da parte di Higuain su cross tagliati dalla trequarti: due fuori misura, sul terzo invece un intervento straordinario di Bonucci toglie al Pipita la possibilità di calciare. Davvero una grandissima giocata quella del nostro numero 19, che lascerà il campo dopo pochi minuti nel secondo tempo per i postumi di una botta rimediata in uno scontro fortuito con Khedira verso la metà della prima frazione. La partita di Rugani, subentrato a Bonucci, sarà sostanzialmente positiva: il giovane difensore, preso per mano da Barzagli, gioca con la giusta sicurezza e tranquillità, mostrando qualche piccolo ma importante segnale di crescita a livello mentale.
Il secondo tempo parte a ritmi elevatissimi, con un ottimo slalom di Insigne il cui tiro-cross viene ribattuto da Buffon. La sensazione è che entrambe le squadre vogliano accelerare, ma in realtà si tratta di un fuoco di paglia. Il Napoli fa più possesso palla, ma la Juve fa buonissima guardia con Marchisio (che non inizia benissimo ma cresce alla distanza) e Khedira che impediscono agli avversari di creare superiorità numerica, e i difensori (soprattutto un Barzagli ancora una volta monumentale) che non concedono agli attaccanti avversari nessun tiro pericoloso: quello di Insigne sarà, alla fine, l’unico tiro nello specchio per la squadra di Sarri.
Sembra che sia la Juve a voler davvero sbloccare la partita, prima con un calcio d’angolo manovrato: Cuadrado tocca corto per Dybala che crossa, torre dell’accorrente Khedira (molto prezioso in un paio di occasioni nel creare spazi per i compagni in fase offensiva) e tiro di Evra di prima intenzione che finisce alto. Poco dopo l’azione sicuramente più bella della partita, con Marchisio che lancia Pogba, stop perfetto del francese sul lato corto a sinistra dell’area di rigore napoletana e assist fantastico a Dybala che in corsa tira alto di pochissimo: sarebbe stato un gol memorabile.
Dopo questa azione ci si aspetterebbe forse maggiore convinzione da parte dei bianconeri nel cercare il gol, ma complice anche l’atteggiamento sempre ordinato del Napoli e l’inevitabile calo fisico per entrambe le squadre la partita si riaddormenta. Allegri inserisce prima Zaza per Morata (autore di un’altra prestazione in chiaroscuro, con molto sacrificio e lavoro per la squadra) e verso la fine tenta la carta Alex Sandro per Dybala, schierando una sorta di 4-5-1 in fase di non possesso che si era visto anche negli ultimi minuti del derby (la partita della svolta). Una mossa che forse non ha vinto la partita in sé, ma ha mostrato una volta ancora come Allegri legga benissimo la partita in corso. Passa pochissimo tempo e sulla trequarti Evra serve un pallone a Zaza che con un ottimo movimento si crea lo spazio per tirare e segnare il gol che decide il match (con leggera deviazione di Albiol).
Il Napoli accusa il colpo e non ha la forza di organizzare una reazione credibile. Il match finisce con i giocatori della Juve che esultano per un’altra straordinaria vittoria, mentre i partenopei lasciano il campo sconfortati, con Higuain che pare quasi piangere di rabbia e delusione.
Si chiude così questa settimana di chiacchiere in libertà. Non è per nulla chiuso, invece, il campionato, che è ancora lungo e vivrà altri momenti importantissimi per entrambe le squadre in lotta per il titolo. Le Coppe, imminenti, saranno un fattore da non trascurare sia a livello fisico che psicologico. Ma intanto godiamoci -noi tifosi almeno, ché la squadra deve sempre rimanere concentrata sulla prossima partita- questa straordinaria Juventus. E’ il caso davvero di ribadirlo, una squadra eccezionale che finalmente, dopo un filotto di quindici (15!) vittorie consecutive, è tornata a casa: in testa alla classifica di Serie A. Fino alla fine forza Juventus!