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Juventus-Palermo 3 punti scontati, non ancora incamerati

Si stanno avvicinando le sere magiche di Coppa dei Campioni. Ebbene sì, proprio così, Coppa dei Campioni, come è giusto chiamare il massimo torneo continentale da un “diversamente giovane” che ha scalato i gradini del Comunale decine e decine di volte, rincorrendo una qualificazione o un passaggio del turno. La Juve non gioca da ripescata o da seconda, terza, quarta in classifica, la Juve è campione d’Italia, dunque mercoledì prossimo a Oporto giocherà la Coppa dei Campioni, chiaro?

Detto questo, è bene non perdere nemmeno un grammo di concentrazione per affrontare allo Juventus Stadium il Palermo che viene a fare visita alla “casa degli juventini” per la sesta giornata del girone di ritorno. È naturale che i rosanero faranno leva su una certa possibile deconcentrazione delle fila juventine, oltre a sperare in un pizzico di buona sorte, per uscire indenni dallo Stadium, cosa per altro divenuta proibitiva da 28 partite. La situazione dei siciliani è drammatica, anzi quasi segnata, ma come dice il proverbio, non nuocerà loro tentare.

La Juventus dal canto suo non ha intenzione alcuna a mollare la presa sull’obbiettivo primario della stagione: la leggenda di 6 scudetti di fila. Spesso i punti sulla carta più scontati, possono risultare allo stato dell’arte quelli più faticosi da incamerare. È sufficiente rammentare la modalità con cui all’andata si è espugnato il Barbera, per averne immediatamente la prova. Quasi 5 mesi fa si giocò la più brutta partita dell’intero campionato e la vittoria fu frutto di un tiro sporco di Dani Alves deviato fortuitamente nella porta palermitana. Poi, i buoi ed i sorci verdi.

Ora però Juventus e Palermo sono 2 compagini distantissime da quelle di allora e la classifica recita di una distanza pari a 46 punti. Non è il luogo preposto a sottolineate come in un campionato a 20 squadre si possano scrivere i verdetti definitivi già a febbraio, ma certo una riflessione andrà fatta nelle sedi opportune. Per non saper leggere e scrivere, la Juventus è chiamata in 8 giorni a regolare sia il Palermo, infognato nelle sabbie mobili, che l’Empoli, a tutt’oggi adagiato sulla riva dello stagno. Per non fare torto a nessuno. Nel bel mezzo c’è la trasferta in terra lusitana: senza avere chiesto aggiustamenti di calendario o anticipi degli anticipi. A Napoli sanno come si fa, a Torino si ha maggiore pudore.

Allegri deve fare a meno di Barzagli e Chiellini per infortuni in via di smaltimento e di Mandzukic squalificato. Niente di più facile pensare dunque ad un minimo di turnover. Con buona approssimazione la Juventus si dovrebbe presentare con Buffon tra i pali;  Dani Alves, Bonucci, Rugani (Benatia) e Asamoah linea di difesa; Marchisio e Rincon a centrocampo; Cuadrado, Dybala e Pjaca a sostegno di Higuain unica punta. Non sarebbe sorprendente se il mister bianconero optasse per un 4 – 3 – 3 più conservativo. Allora avrebbero spazio Sturaro per Pjaca e Khedira per Rincon.

Diego Lopez (attuale allenatore del Palermo, Zamparini permettendo) deve fare a meno di Pezzella e di Goldaniga, aggiuntisi alla già lunga lista degli infortunati. La probabile formazione potrebbe contemplare Posavec in porta; Rispoli, Balogh (Morganella), Gonzalez, Aleesami i 4 della difesa; Bruno Henrique, Jajalo e Chochev a centrocampo; Embalo, Nestorovski e Trajkovski linea avanzata d’attacco.

Pare che Dybala, da bravo ex, non esulti qualora segnasse. Auguriamo alla Joya di non esultare almeno un paio di volte. Ci pensiamo noi al posto suo. Un solo risultato ammesso per fare 29 in casa e 63 in classifica. Chi ha voglia se li può anche giocare sulla ruota di un bel carretto siciliano.

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