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Juve – Roma: basta la parola

Siamo soltanto alla sesta d’andata ed il calendario mette già di fronte le due leader del campionato: all’insolito orario delle 18,00, nella cornice dello Stadium, va in scena il big match tra Juve e Roma. La squadra di Allegri vi arriva dopo la prima sconfitta stagionale subita a Madrid, mentre i giallorossi sono reduci dal prezioso pareggio ottenuto contro il City; questi due risultati farebbero pensare che gli ospiti arrivano meglio alla partita odierna ma, si sa, il campionato è una cosa, la Champions un’altra.

Dall’infermeria arrivano buone notizie, in quanto sia Caceres che Morata hanno recuperato dagli acciacchi rimediati nella trasferta spagnola e sono disponbili, così come Pirlo, finalmente convocato per la prima volta quest’anno. Resta ai box il solo Barzagli e purtroppo non si sa ancora per quanto, atteso ciò che ha dichiarato la società tramite il sito ufficiale in settimana.

La formazione che probabilmente scenderà in campo sarà la stessa del “Calderòn”, con l’unico cambio rappresentato dal rientro di Asamoah sulla sinistra al posto di Evra. Per il resto, confermato il 3-5-2 con la linea di difesa composta da Caceres, Bonucci e Chiellini; in mediana Lichsteiner ed il ghanese sugli esterni, Marchisio in cabina di regìa con Pogba e Vidal ai suoi lati; coppia d’attacco ovviamente Tevez-Llorente, con il basco ancora alla ricerca del primo gol in gare ufficiali. Dall’altra parte del campo ci si troverà di fronte il classico 4-3-3 di Garcia con il trio d’attacco composto da Totti, Gervinho e Florenzi; centrocampo con Keita, Pianjc e Nainggolan a “protezione” della difesa formata da Maicon, Manolas, Yanga-Mbiwa e Cole, schierata davanti al sostituto di De Sanctis, Skorpuski.

Inutile spendere tante parole, questa partita si presenta da sola per diversi motivi, colorati soprattutto di giallorosso perché, al solito, per la Juve è solo una delle tante da affrontare da qui al traguardo finale. I media ci mettono, come sempre, del “loro” per gonfiare a dismisura il significato di questo incontro, rivendicando leggende metropolitane (Turone, Zeman, Aldair e chi più ne ha più ne metta) nella speranza che il “calcio pulito” della capitale possa sconfinggere il “male” bianconero. Lasciando a chi se ne nutre queste storielle, è indubbio che per la squadra di Allegri è fondamentale ottenere il risultato pieno in quanto trattasi del primo vero banco di prova per il suo campionato, a maggior ragione dopo la sconfitta comunque immeritata subìta contro l’Atletico.

Per quanto riguarda i precedenti, soffermandosi scaramanticamente sugli incontri disputati allo Juventus Stadium, si osserva che la squadra di casa ha centrato un filotto di 4 vittorie (compreso il 3-0 nella Tim Cup del 2012) piuttosto nette: 4-0 nel 2011-12; 4-1 nel 2012-13 ed il 3-0 del gennaio scorso. Al di là del risultato rotondo, ciò che conterà di più sarà la prestazione convincente che la Juve dovrà offrire contro l’antagonista principale allo scudetto anche per mettere a tacere quelle (tante) voci che esaltano a dismisura la compagine capitolina (qualcuno ha scritto che la Roma parte da 1-0) e considerano la Juve in testa alla classifica come una mera casualità, senza dimenticare che ci sarà la sosta per le nazionali e due settimane di (stupidi) processi non sarebbero gradite.

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