Mentre la seconda in classifica continua a pareggiare, ma rischia di perdere a Chievo (o a Borussia, o ad Arsenal, o che ne so, a Bayern…), con lo sfortunatissimo episodio capitato al nostro Federico Mattiello, a cui vanno i nostri auguri, la Juventus non può e non deve lasciare neanche mezzo punto contro il Sassuolo del buon Di Francesco. Assente sempre Pirlo, Caceres si rompe e Buffon all’ultimo non può far parte della partita, così in porta va Storari. 4-3-1-2 con formazione quasi forzata per Allegri.
Per capire la difficoltà del match non è necessario un genio. L’allenatore avversario è molto preparato, la Juventus non è in un eccellente periodo di forma e così fin dalle prime battute si intuisce che sarà sicuramente un incontro sofferto. Il Sassuolo spera di affrontare la partita come all’andata, ma qualcosa di diverso avviene, perché nonostante il loro tentativo di pressione alta, i bianconeri non vanno in affanno, seppure spesso imprecisi, e comandano il gioco. Arrivano solo un paio di tiri più o meno pericolosi di Marchisio e Tevez nella prima parte, ma nulla più. La Juventus è abbastanza imprecisa nella proposizione offensiva, anche se molto brava a tenere a bada gli avversari, mostrando una condizione fisica non da buttare. I rischi sono nulli, il baricentro bianconero talvolta sale di qualche metro e talvolta scende, sperando che i calciatori bianconeri, con pazienza, possano trovare l’episodio giusto. Su un calcio d’angolo stacca Chiellini ma manda alto, poi dalla distanza prova Tevez ma Consigli è bravo a respingere il suo tiro centrale. Sempre Tevez poi riesce a liberare Vidal al limite dell’area di rigore: il cileno è bravo perché calcia molto bene, ma il difensore che si oppone è altrettanto bravo e devia in angolo.
Il primo tempo ha visto una Juventus dai due volti: attenta e concentrata in fase di non possesso; a volte frettolosa e abbastanza imprecisa in fase di possesso. Si cerca, come detto in precedenza, l’episodio per colpire. Il secondo tempo così si avvia con una Juventus più alta e con un Sassuolo obbligato maggiormente a barricarsi in area, facendo diventare la partita un monologo. Sansone non riesce quasi mai a scappare via, Zaza vince pochi contrasti con Chiellini, assoluto dominatore, mentre a sinistra Evra è in serata di grazia risultando nettamente il migliore dei suoi. Proprio la parte sinistra della difesa a 4 è quella più sollecitata, mentre a destra Bonucci e Lichtsteiner svolgono un lavoro più ordinario, ma pur sempre di buona qualità. Pogba calcia dalla distanza, il tiro forse non centra lo specchio, ma Consigli devia in angolo. Successivamente Tevez dall’interno degli 11 metri calcia bene in diagonale di destro, ma non troppo e il pallone finisce a lato. Morata, certamente non brillante, prova ogni tanto qualche giocata non riuscendo a essere incisivo, facendo notare la difficoltà degli uomini di Allegri a essere più determinanti negli ultimi 20 metri. Lo stesso allenatore allora decide che è il momento di svoltare la partita: fuori Pereyra e dentro Pepe; fuori Morata e dentro Llorente. Si punta dunque su qualche pallone buttato in mezzo, visto che il numero 7 bianconero rimane forse il migliore nei cross, e nella freschezza e determinazione dei due neo-entrati.
Il match cambia lievemente, la differenza si nota, si va costantemente sulla destra alla ricerca del cross, mentre sembra riuscire meglio il possesso palla a circondare la loro area anche perché i minuti passano e bisogna far veloce; il Sassuolo continua a non essere mai una volta pericoloso, garantendo però un’ottima copertura difensiva. Bonucci si rende pericoloso in un paio di occasioni: prima stoppa il pallone e lascia partire un gran tiro da lontano dove Consigli è attento, poi viene servito addirittura in area di rigore in posizione favorevole per calciare, ma gli avversari creano praticamente una barriera costringendo il numero 19 a tentare la giocata, fallendo. Il tempo passa, manca poco alla fine, Pogba sembra il più incazzato in campo, sia perché deluso da se stesso per alcune giocate non riuscite, sia perché l’arbitro lo ammonisce per proteste facendolo imbestialire ancora di più. A 8 minuti dalla fine gli ospiti si affacciano in avanti alla ricerca di fortuna, ma perdono palla; la Juventus così può approfittarne e riparte velocemente con Pepe che controlla il pallone e sventaglia tagliando il campo: la palla non sembra destinata a Pogba, ma lui, inferocito, se ne frega e stoppa la sfera come a dire: “È mia, la prendo io e questa volta faccio quello che mi pare, ma per davvero!”. Arriva al limite dell’area e lascia partire al volo un grandissimo destro che si spegne in rete. La Juventus così passa in vantaggio, sfruttando l’episodio giusto, con la qualità dei suoi uomini.
La partita non dice più nulla. Il Sassuolo non ha la forza di reagire e la Juventus ha sempre gestito benissimo i tre uomini offensivi e continua per questa rotta. Allegri infine inserisce Barzagli al posto di Tevez e passa a una sorta di 5-4-1 per difendere il risultato e portare a casa questi tre punti fondamentali. Il distacco dalla seconda in classifica aumenta così a 11 punti, facendo vedere sempre da più vicino l’obiettivo scudetto, anche se non è mai finita fino a quando non è finita. Testa al Palermo adesso, sperando di vedere un altro piccolo miglioramento, soprattutto in fase di costruzione dove regna un po’ di confusione. Possiamo e dobbiamo migliorare.
Fino alla fine…