È tempo di derby nella 13° giornata di Serie A! Una partita a sé, una sfida affascinante dove le posizioni di classifica solitamente contano fino a un certo punto. Guai a sottovalutare i (già) 19 punti di classifica tra noi e i cugini. Dimentichiamoci delle statistiche: poco importa che l’ultimo successo granata risalga addirittura al 1995.
Detto questo, inutile nascondersi. Tra le due squadre c’è un abisso: da una parte la Juve, lanciatissima in campionato, nonostante un’epidemia di infortuni non indifferente, rinvigorita dal cambio di modulo e con un tecnico che sta mostrando tutta la sua intelligenza e sta imprimendo sempre più il suo credo calcistico; dall’altra, il Toro, che dopo la stagione passata in cui ha addirittura agguantato la qualificazione in Europa League, ora ha avuto una partenza a rilento e ha raccolto, finora, solo 12 punti in 12 partite (con soli 7 gol fatti – secondo peggior attacco della Serie A, secondo solo a quello dell’Atalanta, e 13 subiti); paradossalmente, è in Europa League che il Torino sta dando il meglio di sé, dove in un gruppo con Club Brugge, HJK e Copenaghen (vecchio ricordo…), è attualmente secondo a un punto dalla vetta. Probabilmente paga una campagna acquisti low-cost e poco di qualità, dove i partenti Immobile e Cerci non sono stati sostituiti alla perfezione.
Allo Juventus Stadium, Allegri è orientato a schierare la squadra ancora con il 4-3-1-2, che tanto ha frantumato gli avversari nelle ultime uscite in campionato. Difesa, per forza di cose, obbligata (una novità quest’anno, no?), con l’aggravante che, in questo caso, manca pure Padoin, ottimo in questo periodo, ma squalificato dopo l’espulsione presa contro la Lazio. Fuori, dunque, i soliti Barzagli, Caceres e Marrone; in campo Lichsteiner, Bonucci e Chiellini, con la novità rappresentata da Evra: il francese ha recuperato dall’infortunio patito ed è pronto a prendere in consegna la corsia mancina. Con la speranza che l’ex United cambi marcia rispetto all’opaca versione intravista a settembre, a maggior ragione in seguito alla tegola Asamoah: il ghanese sarà fuori addirittura tre mesi. Auguri di pronta guarigione a lui!
Il centrocampo e l’attacco dovrebbero essere un copia-incolla della formazione che ha affrontato il Malmoe in Champions League: Pirlo a guidare la manovra, fiancheggiato dall’uomo-derby Marchisio e da Pogba, con Vidal sulla trequarti e i “soliti” Tevez e Llorente.
Passando a considerare l’altra sponda di Torino, i granata dovrebbe schierare Gillet in porta, difesa a tre con Glik, Maksimovic e Moretti, centrocampo a cinque con Bruno Peres e Darmian sugli esterni e con Vives, El Kaddouri e Gazzi in mezzo. In attacco Farnerud e l’ex di turno Fabio Quagliarella. In panchina ci saranno anche gli ex di turno Amauri e Molinaro, mentre Nocerino salterà la gara per infortunio.
Pioggia intensa su Torino, ma per fortuna si gioca allo Juventus Stadium e non in un campo di patate qualsiasi (riferimenti al rigoglioso terreno di gioco svedese puramente casuali)…
Probabili formazioni
Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Marchisio, Pirlo, Pogba; Vidal; Tevez, Llorente.
Torino (3-5-1-1): Gillet; Marksimovic, Glik, Moretti;
Vi ricordate l’anno scorso come andò a finire? All’Olimpico, vittoria 1-0 con gol di Pogba; stesso risultato anche allo Juventus Stadium, con gol dell’Apache. Una tendenza che ci piace.
Piccola nota: a quanto pare i tifosi del Torino nemmeno ci credono, dato che metà dei biglietti del settore ospiti sono rimasti invenduti. E meno male che Torino era granata…
Fino alla fine!
1 Commento