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Juve – Torino: chi ricorda il vero derby?

22 dicembre 1983. Non è una data importante per la Juve ma è il giorno in cui chi vi scrive è nato (e per quest’anno siete ancora in tempo per gli auguri). Da allora, Juve e Toro si sono incontrate 45 volte tra campionato, coppa Italia e uno spareggio per entrare in UEFA, e la Juve ha collezionato solo 7 sconfitte,  con match senza storia per molti anni.

Ecco, per chi come me ha questi numeri nel proprio “tabellino”, il derby coi cugini non ha mai avuto un grande appeal: troppo lontana da me Torino per poter sentire la pressione del tifo dei cugini, troppi i fallimenti che hanno ridimensionato negli anni la squadra granata, troppo più grande la rivalità con le milanesi in questi anni.
E poi arrivo subito dopo le grandi sfide a cavallo dei 70/80, anni in cui il Toro era ancora una squadra che lottava per i primi posti e ci dava anche qualche dispiacere ( 2-3 in rimonta del marzo 83 uno dei più scottanti) ma, appunto, allora ero ancora troppo piccolo per averne memoria. E se pensiamo che dagli anni 90 (sfido chiunque ad avere ricordo nitido calcisticamente parlando prima degli 8/10 anni) questa sfida non ha avuto quasi mai storia, diventa più semplice capire il mio punto di vista: 20 anni di distanza fra le ultime 2 sconfitte e addirittura 12 anni senza subire gol sono numeri abbastanza chiari.

Inoltre, per noi bianconeri, giudicare la stagione da una singola sfida non è mai stato importante, che sia esso il Toro o la Fiorentina (a proposito, a sto giro niente tazza…): il derby puoi anche perderlo se alla fine della stagione porti a casa lo scudetto (come nel 94/95 con 2 derby persi su 2 ma il tricolore conquistato per la prima Juve di Lippi).

I ricordi che restano maggiormente impressi nella memoria di chi vi scrive sono un magnifico gol di tacco di Alex Del Piero e una volée decisiva al 90º (…) di Trezeguet. Ma, per assurdo, in questo lasso di tempo restano 2 gli episodi caratterizzanti, extracalcio se vogliamo, che le rispettive tifoserie ricordano con molto affetto: le corna di Maresca e la buca di Maspero.

Poi, d’un tratto, cambia tutto: lo Juventus Stadium, gli ultimi due derby casalinghi lì in curva… ecco se fossi un tifoso granata ringrazierei, col senno di poi, Pirlo e Cuadrado. In fondo se la sfida contro i cugini ha riacquistato un senso, personalmente, è per le ultime due sfide in casa, vinte all’ultimo secondo con una goduria che ancora adesso mi fa… muggire.

Quello di stasera sarà il derby numero 190 (il 46º per chi vi scrive) ci presentiamo in un ottimo momento di forma psicofisica dopo il filotto di 6 vittorie consecutive in campionato. Allegri ieri in conferenza ha ufficializzato ciò che era nell’aria: é arrivato il turno di Rugani e Neto. Probabilmente oltre loro vedremo alcuni giocatori fra i meno utilizzati fino ad ora, fra cui anche quell’Alvaro Morata che non attraversa certamente uno momento positivo ma che potrebbe sfruttare l’occasione per sbloccarsi. La voglia di proseguire il cammino in Coppa Italia, visto anche il sorteggio non proprio benevolo in Champions, é forte.

Il Toro arriva sicuramente più riposato, dopo il rinvio di sabato per la nebbia di Reggio Emilia e con tanta voglia di rivalsa dopo l’ennesima beffa in campionato.

E’ di nuovo Derby: sará una partita come tante o una partita da raccontare ai nipotini per molti anni?

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