La Juventus continua la serie positiva e vince l’ottava partita consecutiva. Allegri ieri aveva ricordato quanto successo con il Carpi, ma onestamente questo Verona non poteva creare alcun reale pensiero.
Segna subito Dybala, con una punizione magistrale che scavalca la barriera e si insacca scheggiando il primo palo: non lo scopriamo oggi che la maglia numero 21 di Pirlo e Zidane è stata assegnata a un giocatore dotato di tecnica sopraffina.
Il Verona tenta la reazione e dopo due minuti arriva l’unica occasione di tutta la partita: Pazzini dal limite dell’area con una scomposta acrobazia riesce a calciare verso il palo più lontano, Buffon salva in tuffo.
La Juventus forse soffre il richiamo di preparazione effettuato nei giorni scorsi: si vedono alcuni errori in fase di impostazione e passaggi fuori misura, la squadra toglie il piede dall’acceleratore ed entra in modalità touring, così il Verona cerca di impostare in maniera ordinata ma tutte le iniziative si fermano sulla trequarti bianconera. La Vecchia Signora controlla, riparte, e punge: provano il gol da fuori Morata, Pogba e Marchisio. Alla fine del primo tempo, su un lancio rasoterra decisamente lungo, Dybala decide di crederci fino in fondo e prende un fallo vicino al corner: la Joya si incarica di battere, tira un cross tesissimo con Bonucci che stacca perfettamente a centro area e segna di testa.
Con la partita praticamente chiusa, la Juventus nel secondo tempo riprende completamente il controllo del gioco, giocando in scioltezza. Entra Zaza per Morata a dieci minuti dalla fine e va in rete grazie ad una verticalizzazione di Pogba, abbassando la sua pazzesca media realizzativa a 1 gol ogni 64 minuti giocati.
Perfetto Dybala, che finalmente ci restituisce la pericolosità sui calci piazzati, oltre a una mole di gioco impressionante in attacco; prestazione in chiaroscuro per Pogba, poco efficace nel primo tempo e deve ancora ritrovare la mira sui calci da fuori, torna “razza superiore” nel secondo tempo quando diventa l’assoluto padrone del centrocampo.
Da rivedere ancora una volta Morata: impegno e sacrificio sempre al massimo, ma scelte sempre sbagliate in attacco.
Da segnalare il giallo a Marchisio che era diffidato e salterà la trasferta con la Sampdoria.
Una vittoria scontata e doverosa per continuare la rincorsa allo scudetto.