Ve lo dico subito: quando andate in giro a dire che la Juve sponsorizza gli arbitri tramite Eurovita fate la figura degli ignoranti e dei rosiconi. O peggio.
Per verificare l’esistenza di legami tra queste società infatti basta una connessione internet, cinque minuti di tempo, pochi click, due neuroni funzionanti e la voglia di farlo. “Troppo difficile avere tutte queste risorse a disposizione”, dite? In alcuni casi può essere.
Primo click. Come si può facilmente verificare tramite il sito di Eurovita, gli azionisti di questa compagnia di assicurazione sono i seguenti:

Come si vede, l’azionista di maggioranza è il fondo di private equity JCF III, a sua volta di proprietà di J.C. Flowers & Co. che, come si vede dal loro sito, è “a private investment firm dedicated to investing globally in the financial services industry“. In estrema sintesi, sono dei signori che raccolgono i soldi dei ricconi e li investono comprando aziende che si occupano di finanza.
Chi sono i proprietari di JCF e chi sono questi ricconi? Sempre come si vede dal loro sito, il proprietario e fondatore di JCF è il appunto il Sig. J. Christopher Flowers, che gestisce questi danari avvalendosi del supporto di un team, di cui fanno parte questi altri signori: tutti soggetti abbastanza sconosciuti al grande pubblico ma con particolari competenze nel settore finanziario.
I ricconi in questione hanno conferito i soldi in 3 fondi, tutti gestiti da loro: JCF Fund I (April 2002, $901 million); JCF Fund II (June 2006, Final close of $7.0 billion); JCF Fund III (September 2008, Final close of $2.3 billion). Quest’ultimo è proprio il possessore di Eurovita. Per i curiosi, queste sono le altre partecipazioni di JCF in giro per il mondo (in Italia hanno partecipazioni anche in Equita SIM S.p.A.).
Chi sono questi ricconi? Ovviamente i nomi di questi ricconi, così come i nomi di un qualsiasi sottoscrittore di un qualsiasi fondo comune d’investimento, li conoscono solo loro; ma prima che cominciate a sbraitare “ecco, potrebbe esserci dentro Exor o Agnelli!”, dimostrando ancora una volta quanto siete … prevenuti, vi invito ad azionare i due neuroni di cui sopra e a considerare quanto segue:
- potrebbe esserci dentro chiunque, compreso Berlusconi, De Laurentiis, Rocco Siffredi o chi vi pare: se vale per Agnelli vale letteralmente per chiunque. Exor (o la Juve) però no, e poi vi dico perché.
- il punto 1 è totalmente irrilevante, perché le decisioni le prende il suddetto comitato di gestione. A tutela di tutti gli (altri) investitori, i fondi funzionano così: tu versi i soldi, il comitato decide, se ti sta bene me li fai gestire altrimenti quella è la porta. Altrimenti tutti vorrebbero metterci becco e se le cose vanno male, poi, di chi è la responsabilità? Se non ti sta bene ti crei tu il tuo fondo di Private Equity, così non devi niente a nessuno.
- i fondi JCF cubano complessivamente “nearly $15 billion“: per poter influire sulle decisioni del comitato di gestione quindi, fatto salvo il discorso di cui sopra, teoricamente bisognerebbe conferire giusto quattro spicci. Per capirci, quelli che vi avanzano dopo aver fatto colazione al bar non bastano. E, per inciso, Exor, tutta insieme, cuba “nearly $13 billion“; non so se rendo l’idea… Il mondo è grande ragazzi!
- di fatto, for dummies, il fondo fa lo stesso lavoro di Exor. Mentre è perfettamente comprensibile che un privato senza competenze specifiche deleghi questi signori a gestirgli i soldi, non ha assolutamente senso che i proprietari di Exor paghino qualcun altro per fare lo stesso lavoro che già fanno loro direttamente. Già, perché Exor avrebbe dovuto conferire alcuni miliardi di euro al fondo JCF (pagando centinaia di migliaia di euro in commissioni di gestione all’anno, per inciso), così da poter influenzare il comitato di gestione, poi convincerli ad investire in Eurovita, infine convincere il CDA di Eurovita a sponsorizzare gli arbitri. Violando e convincendo altri a violare un fantastilione di leggi internazionali, tutto per una sponsorizzazione da €1,2 milioni agli arbitri! Che poi ti danno 3 rigori in tutta la stagione contro i 12 della tua diretta concorrente! Anche solo il buon senso dovrebbe far capire quanto sia ridicola la cosa. Molto più semplice aprire una Ltd in un qualsiasi paradiso fiscale e poi far arrivare i soldi tramite quella… (ehm no, questo è un’altro caso).
- il JFC III fund ha chiuso la raccolta fondi da tempo (“JCF Fund III initial close in September 2008; Final close of $2.3 billion in capital commitments”), quindi, se fosse partecipato da Exor (o Juve), dovremmo trovarne menzione nelle relazioni di Exor.
Già perché Exor e la Juventus sono società quotate: se avessero partecipazioni rilevanti in altri soggetti, le troveremmo in qualche relazione di bilancio. Questa ad esempio. E invece… Queste infatti sono le aziende partecipate da Exor:

Come si vede, Eurovita o JCF Fund III non compaiono da nessuna parte.
Pertanto consiglio vivamente all’onorevole Taglialatela di citare me la prossima volta, invece di Pistocchi: farà probabilmente miglior figura.
Morale di questa vincenda?
Da un lato ci sono quelli che dietro la sponsorizzazione degli arbitri da parte di Eurovita riescono a vedere questo: “La nostra sponsorizzazione arbitrale è già considerabile un vero e proprio business case di grande successo nell’ambito delle sponsorizzazioni sportive. La straordinaria crescita della notorietà del brand Eurovita, che sale in un anno nella popolazione italiana dall’1% al 40%, rappresenta un risultato eccezionale nella storia del marketing sportivo. I risultati ottenuti, certificati da una società di ricerca indipendente, ci rafforzano nella nostra volontà di proseguire la collaborazione con la FIGC e con l’AIA.” (Andrea Battista, amministratore delegato di Eurovita Assicurazioni).
Dall’altro quelli che, mancando di almeno una cosa tra “una connessione internet, cinque minuti di tempo, due neuroni funzionanti e la voglia di far chiarezza”, ci vedono la Juve che corrompe gli arbitri. E, perché no, anche la marmotta che incarta la cioccolata.
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