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Juventus – Inter 1-0 : Il calabrone Mandžukić

È stata una settimana abbastanza tranquilla quella che sta per concludersi.
Nessun turno infrasettimanale, nessun impegno di coppa, il fato sotto forma di calendario ha deciso che da domenica sera si potesse pensare solo ed esclusivamente a Juventus – Inter.
Che vuol dire tutto e non vuol dire niente, ma vuol dire soprattutto passare sopra ai vecchi ricordi, smetterla di rivangare il passato e pensare solo al presente e al domani.
Infatti quest’anno Simoni è stato intervistato solo il giorno prima della partita…ma in compenso c’hanno pensato i vari Fresi (lo dico perché non lo distinguo da Colonnese e da Galante, forse perché erano accomunati dall’essere tre emeriti pipperi) e il sempreverde RonaldoQuelloVero a ricordarci che si…la Juve è più forte, la Juve è favorita, Cristiano Ronaldo è un enorme valore aggiunto MA PERCHÉ NON C’HANNO DATO QUEL RIGORE? VERGOGNA CECCARINI!!1!1! KONDIVIDI SE SEI INDINNIATO!

Dall’altra parte, in casa nostra, solo le dichiarazioni di Allegri che dava più importanza alla prossima partita di Champions piuttosto che a quella di ieri sera, facevano inarcare un po’ il sopracciglio a la Ancelotti.
Si, perché tra la maggior parte dei tifosi la convinzione era la solita: ASFALTIAMOLI! DISTRUGGIAMOLI! VINCIAMO 5-0!
Io li leggevo, li ascoltavo ma, lungi dal capirci qualcosa di calcio, sapevo che non sarebbe andata così.
È una questione di avere buona memoria: quante volte negli ultimi anni abbiamo affrontato la partita contro l’inter (in casa) al grido di asfaltiamoli eccetera eccetera e poi alla fine abbiamo vinto al massimo per 1-0/2-0?
Io ricordo solo il 3-1 nel campionato 2013-2014, quando in effetti dominammo per 60 minuti e potevamo essere sul 6-0 e invece vincevamo 3-0. Netto, certo, ma negli ultimi minuti beccammo un gol e mancava poco che la riaprissero…
Per dire che la partita contro l’inter, a meno di non trovarla quando ha già mandato in vacca la stagione, non è mai facile.
Anche se abbiamo una squadra nettamente più forte.
Anche se abbiamo tra le fila il giocatore più forte al mondo.

E infatti è andata così.
È stata una partita ostica e anche agnostica per dirla alla Sacchi: un primo tempo orrendo, graziati da Gagliardini, da Perisic, dal fato che non ha fatto arrivare la palla a Icardi ma soprattutto da un Chiellini vero e proprio “Baluastro” della difesa.
Preciso, duro, roccioso, impeccabile, è in una condizione di forma straordinaria tanto che per molti è, ora come ora, il miglior centrale difensivo a livello europeo se non mondiale.
Per il resto c’era un ottimo Cancelo, un Matuidi prezioso a centrocampo anche se ogni tanto perdeva palloni velenosi e…mi aiutate?
Perché non ricordo altro di positivo se non un Pjanić da battere in terra.
Ah, aspettate, in tutto questo gran caos due o tre palle gol le abbiamo create per inerzia, pur avendo il Marziano in modalità Vučinić-in-pantofole.
Passata la paura, rientrati in campo più tranquilli e organizzati, tutto è migliorato e alla fine la differenza è venuta fuori e siamo arrivati al gol vittoria di Mandžukić.

A proposito di Marione mi torna in mente l’aneddoto riguardo al calabrone che per la scienza non potrebbe volare ma lui se ne infischia e vola lo stesso. A parte che poi la scienza ha dimostrato che il calabrone può davvero volare, resta il fatto che Mandžukić per una buona fetta di tifosi della Juventus e di addetti ai lavori non dovrebbe giocare e non capiscono perché giochi.
È vecchio, è scarpone, segna poco, è il cocco di Allegri, ruba il posto a Douglas Costa e per dirla come un vecchio gobbo “A parte le guerre puniche gli viene attribuito veramente di tutto”.
Ma lui sapete cosa fa?
Se ne infischia di tutto questo: gioca, lo vedi in tutte le zone del campo (e un giorno lo vedremo pure con i guantoni da portiere) e segna.
Gol facili? Gol difficili?
Gol pesanti e quest’anno pure tantini.
Quello di stasera da bravo centravanti d’area di rigore, capace di bruciare sul tempo l’ex Asamoah che in questi interventi non è mai stato un fenomeno, anche quando era da noi (quante volte è stato uccellato da Callejon…).

Il resto della partita è stata la classica partita della Juve finita 1-0: tante potenziali occasioni da gol, ovviamente non concretizzate, un’ottima fase difensiva ma soprattutto la cara e vecchia melina negli ultimi minuti di gioco…e chissenefrega se i tifosi avversari se ne escono con “se la stanno facendo sotto!”.
Vinci 1-0, sono gli ultimi minuti di gioco, la porti a casa ed è finita lì.
E così è stato: massimo risultato con uno sforzo tutto sommato non esagerato, ora testa alla Champions e vediamo di chiudere in bellezza il girone, perché lo meritiamo.
Keep the faith alive e Forza Juve!

PS. Mentre finivo di scrivere a “Rabona”, su Rai3, hanno intervistato in studio Ceccarini.
Dopo 20 anni, nonostante gli insulti e le offese, nonostante il mondo calcistico abbia deciso che quello era rigore, lui non cambia idea.
Quello non era rigore!
Fatevene una ragione.
Grazie Piero, onore a te!

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