In questi giorni, nei quali infuriano le polemiche relative a Udinese-Napoli, emergono chiare e lampanti agli occhi di chi le vuole vedere e non è accecato dal tifo contro o, peggio ancora, dalla malafede, le vere ragioni del perché la Juventus sia una società vincente da oltre un secolo e, di conseguenza, vince mentre gli altri non possono fare altro che guardare e probabilmente continueranno a farlo negli anni a venire.
Ci sono diversi punti di contatto tra la partita di Udine e quella del 28 ottobre 2015: la mitica Sassuolo-Juventus, turno infrasettimanale di campionato. Quello fu il punto più basso della nostra stagione e fu una partita approcciata e gestita malissimo almeno per un tempo dalla Juventus. Vi fu un’espulsione (giustissima) ai danni di un giocatore della Juventus e l’arbitraggio di Gervasoni fu disastroso (unica decisione corretta l’espulsione di Chiellini, poi una gestione della gara pessima e due episodi nettissimi a nostro sfavore). Le similitudini immagino le abbiate già trovate: approccio alla partita disastroso, espulsione (giusta in entrambi i casi), risultato che non ammette repliche, arbitraggio discutibile (anche se Irrati, a confronto con Gervasoni, ci fa un figurone) e squadra sconfitta che si trova a doversi leccare le ferite nel momento peggiore della sua stagione. Per chi non gode di ottima memoria è il caso di riportare un paio di ritagli significativi:

Titolo moviola di panorama

Dettaglio moviola Panorama
Che ne dite, di motivi per sbarellare ce n’era qualcuno, no? Sicuramente c’erano episodi arbitrali su cui recriminare, ben più evidenti ed eclatanti di quelli di Udine. A memoria, non ricordo alcun hashtag #iostoconChiellini, a difesa di un nostro giocatore giustamente espulso per somma di ammonizioni (toh, guarda): ricordo invece diversi tifosi (tra cui il sottoscritto) molto incazzati con un giocatore di 31 anni, con l’esperienza di Chiellini, caduto nelle provocazioni di uno sbarbatello come Berardi. Espulsione da idiota, se mai ce n’è una. Non ricordo nemmeno sollevazioni popolari (e nemmeno mediatiche, ma quelle vabbè…) contro Gervasoni, protagonista di un arbitraggio davvero indecente: ricordo invece juventini (tra cui il sottoscritto) molto incazzati con la propria squadra per quella partita pessima e per quell’inizio di stagione inaccettabile, pur con tutte le giustificazioni del caso. Non ricordo parole come complotto, poteri forti, favori, aiutini, calcio pulito e altre simili stronzate. Ma soprattutto ricordo le parole del Capitano della Juventus. Anche qui, un paio di ritagli per rinfrescare la memoria (da Repubblica.it):

Buffon sull’arbitraggio

Buffon fa autocritica
Secondo voi sarà mica un caso che Sassuolo-Juventus verrà ricordata da noi tifosi quasi con piacere, perché da lì è nata la grande riscossa di una squadra capace di vincere 20 delle seguenti 21 partite e passare dal quattordicesimo posto a -11 dalla capolista al primo con 6 punti di vantaggio (impresa che le generazioni future dovranno leggere sui libri di storia)? E sarà mica un caso che (speriamo) Udinese-Napoli verrà invece ricordata come la partita della fine del sogno scudetto dei ciucci?
A volte non servono nemmeno troppe parole per spiegare la differenza tra la Juventus e il mediocre resto d’Italia: bastano solo un poco di memoria per scovare momenti simili e qualche neurone funzionante. Bisogna però ammettere che noi juventini abbiamo un gran culo: nessuno dei nostri avversari ne è dotato e nessun media glielo farà mai notare, ma anzi li asseconderà. Che il dio del calcio ce li conservi sempre così!