Ha vinto il “calcio del popolo” e dei tifosi. Non prendetevela con me per la definizione: non è mia. Sono i tifosi illuminati che l’hanno chiamato così, in contrapposizione al “calcio del denaro“, proposto dai cattivi ribelli golpisti.
Ma cos’è questo calcio del popolo?
In Italia:
– quello dove i bambini possono sognare di battere la Juve;
– quello delle Asl di De Laurentiis e Lotito;
– quello dei protocolli ignorati (o ignoranti?) e del Coni;
– quello delle 10 partite tra il venerdì e il lunedì;
– quello del Var acceso o spento a comando;
– quello delle plusvalenze fasulle per restare in piedi;
– quello di RaiSport con Varriale e Rimedio;
– quello di SkySport con Caressa e Adani;
– quello dei 3 abbonamenti per vedere le partite in tv;
– quello degli abbonamenti a prezzi (im)popolari.
In Europa e nel mondo:
– quello della magnanimità di Ceferin e Infantino;
– quello di Psg e City che comprano chiunque fottendosene del FFP;
– quello di sceicchi e faccendieri che fanno quel che gli pare;
– quello dove aumenta il numero (non la qualità) delle squadre in CL;
– quello delle quarte classificate che vanno in CL;
– quello dove Guardiola e Klopp fanno la morale sui soldi;
– quello difeso da De Bruyne, dall’alto del suo ingaggio;
– quello delle pause nazionali per inutili e ridicoli tornei;
– quello del mondiale della corruzione in Qatar;
– quello delle migliaia di morti per costruire stadi e infrastrutture.
I fatti dicono che la Super League è durata 48 ore.
Era giusto provarci? Ci sarebbero voluti partner più affidabili? Si poteva fare meglio? Ci sarebbe voluta una comunicazione più efficace? Sono stati commessi degli errori?
La risposta alle domande è “sì”, ma ora non serve più.
Ci saranno delle conseguenze? Cosa accadrà ora?
Non lo so e, al momento, non credo mi interessi.
Su Andrea Agnelli, dopo averlo ringraziato per un decennio irripetibile, confermo solo quanto già detto in passate occasioni. Avere le migliori idee, la vision più innovativa e una managerialità superiore è utile e efficace solo se hai anche l’abilità di attirare partner che ti appoggino nelle battaglie. Se il potere ce l’hanno gli altri, o impari a costruirti le alleanze o essere il più bravo non ti servirà proprio a nulla.
Se poi, anche avere un alleato come Florentino Pérez non porta a ottenere risultati apprezzabili, beh, allora…
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