di Davide Peschechera
La sosta per le Nazionali è tradizionalmente un periodo morto per noi tifosi e appassionati di calcio. Ci si annoia e si pensa, magari vedendo qualche highlights, all’ultima partita giocata dalla nostra squadra del cuore e a quella che verrà. Io ho utilizzato questa pausa per riflettere, ragionare, metabolizzare alcune sciocchezze che si sono dette in assenza del calcio giocato, quello vero. Naturalmente il calcio italiano non può che offrirci ipocrisia, fomentata mediaticamente, dove questa sembra essere veramente l’unico valore di questo sport. Partiamo dalle parti di casa nostra? Bene. Oltre alla solita doppia intervista a Gigi Simoni prima di Inter Juve, dal ritiro della Nazionale non si può che parlare di Balotelli, autore di un’altra piccola gaffe (eufemismo), che ha disertato il discorso del ministro per l’integrazione Kyenge sul razzismo, arrivata a Torino, per impegni istituzionali. L’attaccante del Milan ha scelto di rimanere a dormire invece di presentarsi al saluto informale che la federazione aveva organizzato nella hall dell’hotel. All’incontro, non obbligatorio per i calciatori ma “vivamente consigliato”, come ha ricordato Abete, hanno partecipato, tra gli altri, il capitano Gianluigi Buffon, Giorgio Chiellini, Ogbonna e El Shaarawy. Va detto anche che l’ex City si è poi scusato con un sms ma ciò non ha impedito allo stesso Abete di lanciargli una frecciatina attraverso i microfoni di Radio Uno: “Non era obbligatorio presentarsi, però sono sicuro che al ministro avrebbe fatto molto piacere“. Tuttavia non ci sarà alcun richiamo ufficiale nei confronti del giocatore. Il 6 agosto, il ministro aveva detto che Balotelli era un esempio da seguire. A distanza di un mese, ecco il ringraziamento di Mario. Attenti a criticarlo per questo, potreste passare voi stessi per razzisti. Altra notizia di pseudo razzismo è che secondo Peters Peters, il direttore finanziario dello Schalke 04, Boateng sia andato via dall’Italia “a causa dei numerosi episodi di razzismo avvenuti durante la sua permanenza in Italia”. Vuole dire che in Germania non c’è razzismo?
Poi in casa Juve c’è Pavel che non sa mentire: “Nessuna paura di perdere Conte, c’è grandissima sintonia tra lui e la società. A fine stagione valutazioni reciproche.” Non che Conte non possa andare via dalla Juve, ma addirittura si è detto che lo farebbe per nostalgia di Giaccherini e quindi andrebbe al Sunderland ma vista la situazione delle squadre maggiori, tutte attrezzate di buoni allenatori, in lista ci metterei anche WBA e Norwich per il mister, no?
Sempre rimanendo in casa Juve, come ben sapete ospiteremo la Nazionale allo Juventus Stadium. Pare che l’incompetente Abete abbia chiesto di levare i simboli recanti il n.31 allo Juventus Stadium. Io credo che la Juventus debba togliere lo stemma con i 31 scudetti dallo stadio… per mettere quello con i 32 e riservare una bella accoglienza ad Abete, Lega, Figc, Nazionale, Balotelli. Un’accoglienza che riassuma gli ultimi 7 anni di vergogna: Calciopoli, calcioscommesse, incompetenza del Consiglio Federale e del TNAS del CONI a decidere sullo scudetto di cartone, incompetenza a decidere sull’incasso della Supercoppa della Corte di Giustizia Federale, cambio regole in corsa pur di condannare, come la radiazione degli imputati di calciopoli; si inventano reati nuovi, come il famoso illecito strutturato di farsopoliana memoria; si nega l’ascolto di testimoni a discarico che invece sono concessi ad altri, come per Carobbio, protetto fino alla fine dalle domande della difesa. Assegnato in via prioritaria alla Lazio a titolo di risarcimento per un ipotetico mancato guadagno, la Juventus quindi dovrà accontentarsi di ciò che è rimasto dell’incasso. E’ curioso che si rifacciano ad ipotetiche norme dello Statuto e del Regolamento senza né elencarle né tanto meno citarle senza neanche entrare nel merito delle disposizione per giustificare e motivare la in-competenza. Sembra quasi che fosse una decisione scontata e che sia superfluo motivare le decisioni per la giustizia sportiva. Non bisognerà aspettarsi una decisione avversa alla Lazio neanche nella futura decisione della giustizia del CONI, che verrà a breve chiamata a giudicare. Negli ultimi anni la sola decisione “favorevole” alla Juventus emessa dalla giustizia sportiva è stata quella relativa alla vicenda che vedeva coinvolti Pepe e Bonucci. Assolti per il semplice fatto che la giustizia ordinaria li aveva pienamente scagionati da ogni addebito. Altrimenti ci saremmo trovati con due calciatori in meno in rosa. Altri che scritta 31, tutte le coppe scudetto dovrebbero essere posizionate di fianco alle sedie dei vertici federali, con opportuno antifurto, visto che tra un aperitivo e un’oliva, al Coni amano in genere candidare Roma all’Olimpiade, invece di risanare una giustizia sportiva da terzo mondo, fortemente punitiva e vendicativa.
Poi non può mancare mai la gazzetta quando si parla di chicchere da bar. A parte il fatto che la vittoria dell’Italia di Basket, unica squadra imbattuta dopo quattro turni agli Europei, visto che anche la Slovenia padrone di casa perde l’imbattibilità con la Croazia, è a pagina 36, dopo la F1, la Nazionale di calcio, la A, la B e la Lega Pro, non può passare inosservata l’inchiesta che fotografa le spese del calcio italiano in questa stagione attraverso l’analisi del monte stipendi delle squadre di serie A. Ebbene, emerge che oggi siamo sotto, come monte-ingaggi-lordo, al miliardo (non succedeva dal 2009/10): 745,2 milioni di euro (lordi) per la paga base che con il sistema dei bonus viene stimato in 912 milioni di euro. Un anno fa la serie A aveva dichiarato un costo del lavoro lordo di 1.039,5 milioni di euro lordi, già inferiore rispetto ai 1.100 milioni del 2011 che rappresentano la punta più alta del fenomeno. La dieta c’è e comincia a dare i suoi frutti, anche se il sistema dei bonus rende difficile ogni valutazione anche perché spesso si tratta di premi molto semplici da raggiungere che mascherano veri e propri costi fissi a bilancio delle società. A parte quindi la conta farlocca di questi “bonus”, concentrandomi sulla Juve, la Gazzetta ha contato, però, ingaggi troppo più bassi di quanto in realtà non siano. Tevez 4,5M€ (in verità 5,5M€), Pirlo 3,5M€ (in verità 4M€), Llorente 3,5M€ (4,5M€), Ogbonna 1,7M€ (800.000). In più alla Gazzetta parlano di 115M€ lordi totali per la Juve, ma se si fa la somma degli stipendi netti pubblicati si arriva a soli 49,8M€. Come nella conta dei 31 Scudetti tolgono il 6% dal momento che ne riconoscono solo 29, la Gazzetta fa risparmiare almeno il 15% sugli stipendi dei tesserati. Però in fondo cosa vuoi pretendere su cifre, stipendi, dati esatti da un giornale che non sa manco contare fino a 31? Ecco perché poi si legge di “stipendi in calo” e Inter e Milan a dieta.
E chiudiamo questa rassegna con le uscite poco felici di Florentino Perez e Zidane. il Presidente del Real Madrid, anche lui ha avuto una pesante caduta di stile in questa settimana di chiacchiere parlando del suo ex dipendente Mesut Ozil: «Mesut Ozil – ha dichiarato Perez a “abc.es” – non è un buon professionista. E’ ossessionato dalle donne: la notte usciva sempre con le amanti e praticamente dormiva pochissimo». Figuriamoci Crisitiano Ronaldo, allora. Ma lamentarsi dopo essersi intascato 50 mln. dalla cessione del calciatore è una cafonata al pari del De Laurentiis di turno che dà dei “cafoni” ai giornalisti che parlano sempre di soldi, minaccia querele da 100 milioni di euro contro il Comune di Capri e poi la querela la riceve, s’intasca 30+64 milioni dal P.S.G. per le cessioni di Lavezzi e Cavani e poi critica gli arabi (e i russi) che usano i propri club come giocattolini. E di essere scorretti perché spendono troppo, dimenticandosi che i suoi conti sono in regola proprio grazie a loro. Coerenza.
Un’altra uscita infelice che si ricorda del Real è quella che l’ex presidente Calderon fece parlando di Cassano e Florentino Perez: “Mi fa pena vedere un ex presidente che appare durante un momento di crisi della squadra ma d’altro canto ha sempre insidiato l’attuale dirigenza e non mi sorprenderebbe vederlo in posa per i fotografi con un altro giocatore, che ha preso quattro milioni di euro dal Real Madrid e che, secondo quanto ha detto lui stesso, li ha utilizzati per accrescere la natalita’ e rilanciare la prostituzione nelle avventure notturne nella capitale spagnola”. E Zidane che, dichiarato giorni fa: “100 milioni per Bale? Incomprensibile. Nessun calciatore vale così tanto”, sebra soffrire di Alzheimer perché è poi è andato a ritirare la busta paga a Valdebebas: “Bale 100M€? I grandi campioni vanno pagato tanto!”. E vabbè. Tanto il campionato ricomincia tra pochi giorni…
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