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Le pagelle del cuore: Frosinone-Juve 0-2

Come ogni lunedì torna la rubrica di Giulio Perboni, un atto di catarsi nei confronti del povero Maestro, descritto da De Amicis nel libro “Cuore” come una specie di Fantozzi ante litteram sulle cui spalle erano cadute le peggiori maledizioni. Sconfortati dalla cattiveria usata dall’autore nei confronti di questo servitore del Regno d’Italia, abbiamo deciso di richiamarlo su questa terra tramite i servigi della maga Clara, per affidargli questa pagina a suo completo uso e consumo, affinché ne facesse un atto liberatorio, un contrappasso. Abbiamo scoperto con stupore e gioia un grande tifoso juventino, appassionato osservatore celeste, che guarda le partite con un amico inseparabile, il bicchiere di Barolo, e una inaspettata voglia di sfogare anni di rabbia repressa.
Dal calamaio alla tastiera: a lei la pagella, Maestro! (La Redazione)

Ben ritrovati, miei piccoli lettori.

Signor Buffon, senza voto – Il suo messaggio di carica ai compagni prima della partita era un pensiero alla gara d’andata. Dal primo approccio sul pullman fino all’ingresso nello stadio non ha ripetuto che le stesse due parole: “Frosinone culone“. Il messaggio è stato recepito abbastanza, direi.

Signor Barzagli, voto sette – Destra o sinistra non fa differenza, tanto non si passa lo stesso. Il suo noto aplomb va a farsi benedire quando l’arbitro non ferma l’azione per una trattenuta nei suoi confronti. Non inganni il labiale delle proteste, quelle erano superbe bestemmie toscane della migliore tradizione.

Signor  Bonucci, voto sette – Vista la consistenza dell’attacco frusinate, vicino all’evanescenza degli spiriti, aveva il solo compito di finire la partita senza prendere il cartellino giallo. Il signor Ciofani lo provoca rifilandogli una carezza degna di Bud Spencer ma il buon Leonardo fa affidamento a tutti gli insegnamenti del motivatore per tenere manone e boccuccia a freno.

Chiellini, voto otto – Negli ultimi mesi sta diventando bravissimo a saltare per infortunio le principali partite dell’anno: è record!

Signor Cuadrado, voto otto – Si sta specializzando in gol decisivi, vuoi vedere che l’acquisto meno studiato e il giocatore più strambo messo in rosa si rivelerà come uno dei migliori prestiti della storia del mondo?

Signor Sturaro, voto sei – La moscezza trasferita dal Signor Cerci nella partita di mercoledì a diversi calciatori della Juve pare abbia colpito anche il mediano bianconero che non riesce a toccare un pallone (che andrebbe semplicemente spinto in porta) a due metri dalla linea. Il caro vecchio S. Pietro, vedendo tutto ciò, ha esclamato: “Tenni duro più io quando rinnegai Cristo che questi al cospetto di Cerci!”

Signor Marchisio, voto otto – L’unico a restare sempre lucido e calmo in ogni frangente. Un giocatore magnificamente noioso, anche quando preferisce non tirare in porta pur di cercare una soluzione più ragionata all’azione: peccato che davanti, oggi, regni il cazzeggio. E per fortuna mancava il Signor Zaza…

Signor Pogba, voto sette – Quando una squadra avversaria si dispone in posizione ultra difensiva che il bus di Mourinho sembra un modulo spericolato, la tentazione del Signor Pogba è quella di saltare tutti gli avversari, fare il giro di campo con la palla, salutare i dirigenti in tribuna, andare a prendere il caffé nell’area hospitality e poi, forse, passare il pallone a qualcuno. Peccato che il “Matusa” sia piccolo e il divertimento poco.

Signor Alex Sandro, voto otto – Quando un terzino pondera il calibro dei cross in base a quale compagno ci sia in area cosa vuoi pretendere altro, soprattutto se trattarsi di un brasiliano? Mancando il Signor Mandzukic i passaggi in area sono quasi sempre tesi e rasoterra. E infatti…

Signor Dybala, voto sette – Un voto in meno perché, come ebbe a dire il Signor Paganini secoli or sono, un genio non ripete: l’esecuzione magistrale deve essere al primo colpo.

Signor Morata – voto cinque – Niente, questo giovane ragazzo deve avere la carta di identità taroccata. Si comporta come un bambino di sei anni a cui il fratello maggiore toglie il giocattolo preferito e lui va a lamentarsi dalla mamma. Solo che l’arbitro di ieri è una zitella acida e non se lo caga proprio: il senso materno, questo sconosciuto.

Signor Allegri, voto dieci – Come i milioni che gli ha promesso il magnate russo padrone della squadra inglese piena di brasiliani oggi allenata da un olandese: che ci va a fare uno di Livorno?

Vostro, M° Giulio Perboni.

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