Avete presente il libro “Cuore”, anno del Signore 1886?
Quanti di voi, da piccoli, invece che assorbire lo spirito pedagocico e patriottico strabordante da quelle pagine, sono invece diventati devoti del culto apotropaico? Disgrazie su disgrazie a poveri malcapitati, “mai una gioia” direbbe qualcuno.
Come ogni lunedì torna la rubrica che vuol essere un atto di catarsi nei confronti del povero Maestro Perboni, descritto da De Amicis come una specie di Fantozzi ante litteram sulle cui spalle erano cadute le peggiori maledizioni. Sconfortati dalla cattiveria usata dall’autore nei confronti di questo servitore del Regno, abbiamo deciso di richiamarlo su questa terra tramite i servigi della maga Clara, per affidargli questa pagina a suo completo uso e consumo, affinché ne facesse un atto liberatorio, un contrappasso. Abbiamo scoperto con stupore e gioia un grande tifoso juventino appassionato osservatore celeste che accompagna la visione delle partite con un amico inseparabile, il bicchiere di Barolo, e una inaspettata voglia di sfogare anni di rabbia repressa.
Dal calamaio alla tastiera, a lei la pagella, Maestro! (La Redazione)
Ben ritrovati, miei piccoli lettori. Dopo i bagordi delle feste natalizie riprendiamo il naturale scorrere degli eventi nel tempo ordinario. Impegnati come eravamo con la festa dell’Epifania ho dovuto chiedere un permesso speciale per poter assistere alla partita. Permesso accordato in cambio di un piccolo favore: quest’anno toccherà a me lucidare l’oro portato in dono da Gaspare. Cosa non si fa per la Vecchia Signora!
Signor Buffon, voto sette – Prima vola a gettare fuori porta il tiro improvviso del Signor Pazzini poi vola dalla Signora D’Amico a bloccare in presa alta il suo terzo figlio. Auguri!
Signor Caceres, voto sei – Guida con sicurezza il reparto, schiva lucidamente i pericoli, ferma al palo ogni velleitario tentativo avversario.
Signor Bonucci, voto sette – Finalmente uno del trio difensivo accontenta il Signor Allegri segnando una marcatura di testa su palla inattiva, grazie soprattutto al regalo degli scaligeri che difendono a zona. Rivedendo l’azione ho rivissuto l’anno delneriano sulla nostra panchina, e ho avuto un leggero mancamento. Per fortuna che avevo con me la “medicina”, il Barolo dei miracoli.
Signor Chiellini, voto sei – Visto il numero di volte che esce dal campo con la testa fasciata, farebbe prima a sbattere la testa contro l’armadietto prima di ogni partita ed entrare già menato.
Signor Lichtsteiner, voto sette – In una partita come quella di ieri fa il Cuadrado della situazione. Prima si inserisce in area e tira col mancino di poco fuori, subito dopo si procura la punizione dal limite che mette in discesa la partita, amministra il resto della partita. Il tutto senza per questo rovinarci il pomeriggio con orrendi passi di danza degni della peggior musica caribe dai tempi della Lambada. Ahhh, la serietà svizzera!
Signor Kedhira, voto sei – Se accanto ad uno svizzero con problemi di cuore ci metti un tedesco con i muscoli di cristallo, una tombolata di Natale al confronto sembrerà un rave party. Per il divertimento citofonare altrove, il tempo della festa è finito. Finalmente.
Signor Marchisio, voto sei e mezzo – Mezzo punto in meno per l’ammonizione che lo porta in squalifica, ma sono rischi del mestiere. Forse aveva delle scorie nervose per lo scazzo avuto durante le vacanze, ma in fondo capisco benissimo il malumore: provate voi a restare allegri dovendo tornare dalle Maldive…
Il resto è la solita magnifica partita in cabina di regia a comandare egregiamente il centrocampo.
Signor Pogba, voto sette – Ormai è chiara la strategia: gli avversari sono ipnotizzati dai graffiti dorati sul capoccione e lui può fare quello che vuole in mezzo al campo. Genio!
Signor Alex Sandro, voto sei e mezzo – In questo periodo dell’anno, di solito, i carioca sono vittime della saudade. Nella loro patria arrivano i giorni più pazzi dell’anno, ma il carnevale alle porte non scalfisce il nostro brasiliano. O non ama ballare o abita insieme ad Hernanes.
Signor Dybala, voto otto e mezzo – Mezzo voto in più per permettere a questo umile scribacchino di pavoneggiarsi con un aggancio alla propria passione felliniana: questo ragazzo gioca come in un sogno. A fine partita dichiara: “Agli allenamenti facciamo una gara di punizioni con Pogba, Morata e Bonucci.” Che tradotto dal calciatorese significa: “Anche se i miei compagni si mettono di impegno io non dimentico come si calcia una punizione.”
Signor Morata – voto sei – La sua partita si riassume… nell’azione del gol del 3-0. Il confronto con il Signor Zaza che gli subentra nel finale è inevitabile. Lo spagnolo corre, lotta, pressa e fa il compitino ma gira alla larga dalla porta. Il lucano entra in campo e la prima cosa che fa è buttare la palla dentro con un movimento da attaccante puro. La staffetta tra i due amici ricorda tanto quel tipo che impiega settimane per strappare alla tipa un appuntamento e la sera dell’aperitivo arriva il terzo che se la porta direttamente in camera da letto. Occhio, Alvaro…
Signor Allegri, voto sette – Inserito il pilota automatico, stavolta non serve nemmeno un accenno di streaptease.
Vostro, M° Giulio Perboni.