In una realtà parallela, questa partita è andata così: Lione – Juventus 3-0.
La Juventus è partita forte, con un paio di buone occasioni: Bonucci a botta sicura colpisce Khedira nell’area piccola, Lopes salva in volo su un colpo di testa potentissimo dal limite di Higuain. Poi sale il ritmo e l’aggressività del Lione che guadagna un rigore su una trattenuta inutile di Bonucci. Il portiere della Juventus intuisce ma non para.
Nel secondo tempo Fekir sfrutta un errore marchiano di Dani Alves per raddoppiare girandosi sul posto e infilando la palla sotto la traversa. La parola “fine” alla partita viene messa pochi minuti dopo quando Lemina viene espulso per doppia ammonizione. Il Lione continua a spingere e nonostante la strenua resistenza la Juventus incassa il terzo gol quando al 70° Tolisso infila sotto le gambe del portiere un colpo di testa su calcio piazzato (a difesa colpevolmente ferma).
La partita non cambia con le sostituzioni di Allegri e finisce 3-0.
Invece.
Il portiere della Juventus è Gigi Buffon, il fenomeno, il miglior portiere degli ultimi 25 anni, forse di più.
E Gigi Buffon quei tre gol non li ha presi: il rigore lo para, il tiro di Fekir lo respinge con un colpo di reni alzandolo sopra la traversa, il colpo di testa di Tolisso lo ferma di puro istinto con le gambe.
Allegri, dal canto suo, il cambio giusto lo fa: non toglie un attaccante e non si copre, ma toglie un Dybala poco brillante per Cuadrado, al fine di sfruttarne la velocità e la capacità di saltare l’uomo. Cuadrado lo ripaga con il più bel gol della sua carriera in bianconero: parte da destra ed entra in area, con un doppio passo e un dribbling secco salta il diretto avversario, poi guarda a centro area ma esplode un tiro violento sul primo palo che sorprende il portiere.
Il resto è solo cuore e testa per resistere all’assalto finale e vincere la partita.
Marca tre, e andiamo avanti.