Archiviata l’ottava giornata di campionato che ha visto la formazione bianconera allungare sulla seconda in classifica, torna di scena la Champions League con l’andata della doppia sfida all’Olimipique Lyonnais.
Primi novanta minuti da giocarsi nel nuovissimo impianto di proprietà dei francesi con qualche defezione importante, ragion per cui servirà un grande sforzo collettivo, se si vuole portare a casa l’intera posta in palio.
L’obiettivo infatti dev’essere quello di ottenere due vittorie contro i transalpini, atteso che il Siviglia è presumibile faccia bottino pieno contro il fanalino di coda Dinamo Zagabria nell’altro doppio match del girone.
È evidente però, che per riuscire a incamerare i tre punti occorrerà una Juve diversa, sia nell’atteggiamento che nella gestione della partita (specie nel finale), da quella scialba vista almeno nel primo tempo di sabato scorso.
Il Lione non è più ai vertici del calcio francese da qualche anno – e in Champions non ha mai fatto molta strada in passato – tuttavia non è certo un avversario comodo da affrontare, specie fra le mura amiche.
È probabile che il mister si affidi al più che collaudato 3-5-2 ma, come innanzi detto, più del modulo e degli interpreti conterà l’atteggiamento, la volontà di non fare calcoli e di pensare soltanto a vincere la partita, elementi che in Europa fanno spesso la differenza.
Servirà una squadra votata all’attacco, che imponga da subito il proprio gioco e i propri ritmi alla gara, senza timori reverenziali o braccino corto; caratteristiche, queste ultime, che sovente in tempi anche recenti hanno tarpato le ali alla Juve di coppa.